Caros Amigos:
Desejo a todos os meus leitores
UM BOM ANO DE 2016
Nº 2778 - (159-2016)
7 DE JUNHO DE 2016
SANTOS DE CADA DIA
8º A N O
LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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COLMANO, Santo
Na Hibernia, hoje Irlanda, São COLMANO bispo e abade do mosteiro de Dromore por ele fundado, que trabalhou admiravelmente pela fé no território de Down. (séc. VI)
PEDRO, VALABONSO, SABINIANO, VISTREMUNDO, HABÊNCIO e JEREMIAS, Santos
Em Córdova, na Andaluzia, Espanha, os santos mártires PEDRO presbitero, VALABONSO, diácono, SABINIANO, VISTREMUNDO, HABÊNCIO e JEREMIAS monges, que por Cristo foram degolados na perseguição dos Mouros. (851)
ROBERTO, Santo
Em Newminster, Nortúmbria, Inglaterra, São ROBERTO abade da Ordem Cisterciense que, aspirando intensamente à vida de oração e pobreza, fundou com 12 companheiros este cenóbio, do qual irradiou em breve tempo a fundação de três famílias de monges. (1159)
ANA DE SÃO BARTOLOMEU, Beata
Em Antuérpia, no Brabante, hoje Bélgica, a Beata ANA DE SÃO BARTOLOMEU virgem da Ordem das Carmelitas Descalças, discípula e secretária de Santa TERESA DE JESUS e dotada de dons místicos, que divulgou e renovou com fervorosa assistência a Ordem na França, (1626)
ANTÓNIO MARIA GIANELLI, Santo
Em Piacenza, na Emília-Romagna, Itália, o passamento de Santo ANTONIO MARIA GIANELLI bispo de Bóbbio que fundou a Congregação das Filhas de Maria Santíssima do Horto e resplandeceu pelo empenho e luminoso exemplo de dedicação às necessidades dos pobres, à salvação das almas e à promoção da santidade do clero. (1846)
... E AINDA ...
Demostene Giovanni nacque a Vercelli. Si laureò in legge all’Università di Torino.Terminati gli studi, vide il cugino Candido rinunziare ad importanti cariche per entrare tra i francescani e lo seguì nell’ordine nel 1477. Entrò tra i francescani, nel convento di Santa Maria degli Angeli a Torino. Esercitò il ministero della predicazione. Nel 1497 papa Alessandro VI lo nominò “commissario” per la predicazione e la difesa della fede nelle valli valdesi, su richiesta del duca Filippo di Savoia. Demostene svolse con entusiasmo e profitto il compito assegnatogli. Morì a Torino nel 1512, nel convento di Santa Maria degli Angeli. Era ricordato il 7 giugno.
Figlio del duca Udo o Utone, che ancora nei primi anni dell'imperatore Corrado II governava gli Obodriti e i Vagri, Godescalco venne educato sin dalla nascita nella religione cristiana, dapprima in famiglia, quindi nel monastero di S. Michele a Liineburg. Alla morte del padre, assassinato per mano di un sassone, il quale voleva vendicarsi della tirannia e della crudeltà di Udo, qualificato peraltro dal cronista Adamo di Brema come male christianus, Godescalco, sacrificando la sua fede alla vendetta, abiurò al Cristianesimo e, postosi alla testa della sua gente, si unì ad altri principi pagani per andare contro i Sassoni. Combatté a lungo contro di essi portando nella loro terra distruzioni e morte, finché, cedendo al rimorso per tanti dolori e rovine arrecati si arrese al duca di Sassonia Bernardo II, il quale, dopo averlo tenuto prigioniero per qualche tempo, lo spedì in Danimarca. Postosi quivi al servizio del re Canuto II il Grande, andò con lui a combattere in Inghilterra (ca. 1030), dove si comportò da valoroso, facendosi ammirare anche per le sue ottime qualità, si da conquistare tutta la stima e la considerazione del re, di cui sposò in seguito la pronipote Syritha
LANDOLFO DE VAREGLATE, Beato
Nato nella seconda metà del sec. XI a Vareglate, che la tradizione milanese identifica con Vergiate, borgata a Nord di Milano, e la tradizione astigiana con Variglié, località vicina ad Asti, studiò a Pavia nel monastero benedettino di S. Pietro in Ciel d'Oro, senza tuttavia diventar monaco.
Consacrato sacerdote, fu eletto a Milano prima canonico della metropolitana, poi, al piú tardi nel 1098, preposto di S. Nazaro, cariche ambedue di notevole responsabilità. Partito il 13 settembre 1100 con l'arcivescovo Anselmo IV alla testa di un esercito milanese per la crociata, dopo la sconfitta e la ritirata a Costantinopoli, dove il 30 settembre 1101 Anselmo morí per ferite ricevute in battaglia, raggiunse nel 1103 Roma, per riferire al papa i risultati di quell'infelice spedizione. Non è però improbabile che volesse anche informarsi, prima di tornare a Milano, della situazione ivi creatasi dopo la homina, nel 1102, a successore di Anselmo, del vicario Grossolano, già vescovo di Savona (1098), tanto piú che Landolfo era stato sul punto di essere eletto arcivescovo; se la nomina non era avvenuta, la responsabilità era dello stesso Grossolano che l'aveva impedita. Desiderava forse cono3cere con precisione sino a qual limite avesse ragione il prete milanese Liprando, che contestava la legittimità della nomina di Grossolano, sostenendo le sue ragioni anche con la prova del fuoco avvenuta il 25 marzo 1103. Tornato a Milano e vista l'impossibilità di riportare la pace negli animi, dopo avere invano atteso i legati pontifici promessi da Pasquale II, Landolfo consigliò di portare la questione a l sinodo romano che nel 1105 riconfermò Grossolano nella sede di Milano
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Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
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Textos recolhidos
In
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
MARTIROLÓGIO ROMANO
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Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) - http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com