Em Afrodísia, na Cária, hoje Turquia, os santos DIODORO e RODOPIANO mártires, que, durante a perseguição do imperador Diocleciano, foram apedrejados até à morte pelos seus concidadãos. (séc. IV)
LOURENÇO DE NOVARA, Santo
Em Novara, Ligúria, Piemonte, Itália, São LOURENÇO presbitero e mártir que construiu uma sagrada fonte onde baptizava as crianças que lhe eram confiadas para a sua educação; mas num dia em que conduziu a Deus um numeroso grupo de crianças pelo baptismo, foi coroado com o martírio juntamente com os pequenos neófitos. (séc. IV)
MERCURIAL DE FORLI, Santo
Em Forli, na Emília-Romanha, Itália, São MERCURIAL bispo que, segundo a tradição, instituiu a sede episcopal nesta cidade. (séc. IV)
POMPÓNIO DE NÁPOLES, Santo
Em Nápoles, na Campânia, Itália, São POMPÓNIO bispo que construiu na cidade uma igreja dedicada ao Nome de Maria Mãe de Deus e durante a ocupação militar dos Godos, defendeu da heresia ariana o povo que lhe estava confiado. (séc. VI)
PEDRO LEVITA, Beato
Em Roma, o Beato PEDRO LEVITA que, tendo sido monge no monte Célio, por mandato do papa São GREGÓRIO MAGNO administrou com prudência o património da Igreja de Roma e, ordenado diácono, foi ministro fiel do Sumo Pontífice. (605)
AUGULO, Santo
Em Viviers-sur-Rhône. Nêustria hoje França, Santo AUGULO bispo que, segundo a tradição, construiu o primeiro hospital desta cidade e libertou muitos escravos. (séc. VII)
ERCONVALDO, Santo
Em Barking, na Inglaterra, o passamento de Santo ERCONVALDO bispo que fundou dois mosteiros: um para homens a que ele mesmo presidiu e outro para mulheres, que foi dirigido por sua irmã, Santa ETELBURGES.(693)
GUALFARDO, Santo
Em Verona, no Véneto, Itália, São GUALFARDO fabricante de selas oriundo da Germânia que, depois de passar muitos anos na solidão, foi recebido pelos monges de São Salvador nesta cidade. (1127)
ADJUTOR DE VERNON, Santo
Em Vernon-sur-Seine, França, Santo ADJUTOR que, feito prisioneiro em tempo de guerra, foi torturado por causa da sua fé e, regressando à sua pátria, retirou.-se numa cela, onde se entregou à vida penitente. (1131)
GUILHERME SOUTHERNE, Beato
Em Newcastle-on-Tyne, Inglaterra, o beato GUILHERME SOUTHERNE presbitero e mártir que, terminados os estudos na Lituânia, Espanha e Douai, depois de ser ordenado presbitero partiu para Inglaterra e, por isso, no reinado de Jaime I, foi condenado ao suplício da forca.(1618)
BENTO DE URBINO, Beato
Em Fossombrone, nas Marcas, Itália, o beato BENTO DE URBINO presbitero da Ordem dos Frades Menores Capuchinhos, que foi companheiro de São LOURENÇO DE BRINDES na pregação frente aos hussitas e luteranos. (1625)
JOSÉ TUAN, Santo
Em An Bai, Tonquim, hoje Vietname, São JOSÉ TUAN presbitero da Ordem dos regadores e mártir que, denunciado por ter administrado os sacramentos à sua mãe enferma, foi condenado à morte no tyempo do imperador Tu Duc. (1861)
PAULINA VON MALLINCKRODT, Beata
Em Paderborn, na Alemanha , a Beata PAULINA VON MALLINCKRODT virgem , fundadora das Irmãs da Caridade Cristã, para instruir crianças pobres e cegas e prestar auxílio aos enfermos e aos necessitados. (1881)
... E AINDA ...
FORANNAN DE WAULSORT, Santo
Era un vescovo irlandese che lasciò il suo paese natale e, giunto all'abbazia benedettina di Waulsort sulla Mosa, entrò come monaco nella comunità e nel 962 ne divenne abate. Passò qualche tempo a Gorze per studiare la regola monastica instauratavi da san Giovanni (di Gorze) con l'intenzione di introdurla anche a Waulsort, cosa che fece con grande successo
HILDEGARDA, Beata
Uno storico del IX secolo la classifica come “nobilissimam piissimamque reginam” (nobilissima piissima regina).
Discendente da Goffredo duca di Allemagna e dell’alta nobiltà sveva, Hildegarda era figlia di Pabo conte del Thurgan (altri testi dicono di Ildebrando conte di Svevia).
Era ancora un’adolescente quando Carlomagno, re dei Franchi, nel 771 la prese in sposa, subito dopo aver rotto il suo terzo matrimonio con la figlia di Desiderio re dei Longobardi, che d’altra parte non era approvato dal papa Stefano IV (768-772)
LUIGI PUELLI e 69 companheiros, Santos
Nel convento mercedario di Sant’Eulalia in Montpellier (Francia), i Beati Luigi Puell e 69 compagni, lottarono per l’autorità del Romano Pontefice difendendo eroicamente la fede cattolica dai protestanti luteranensi e furono atrocemente uccisi dagli eretici Ugonotti nell’anno 1567. Onorando l’Ordine e la Chiesa con il loro martirio, esultano in cielo per l’eternità
MARIANO DE ACERENZA, Santo
San Mariano, giovane diacono della Chiesa Acheruntina al tempo del santovescovo Marcello, amico di Laviero di cui imitò il coraggio dellapredicazione del Vangelo, subì il martirio nell'anno 303, sotto la terribilepersecuzione dell'imperatore Diocleziano.
La seconda cappella del deambulatorio della Cattedrale di Acerenza, titolataa Santa Maria Assunta e a San Canio patrono della città, è dedicata a SanMariano, martire acheruntino e patrono minore, assieme a San Laviero.Sotto l'altare si conservano le sue reliquie, ricognite dall'arcivescovoFrancesco Zunica nel 1782, e di lui portano il sigillo.Nella nicchia sopra l'altare si trova la statua lignea di San Mariano, fattaeseguire dall'arcivescovo Giovanni Spilla nel 1613, dopo il ritrovamentodelle reliquie, avvenuto il 7 giugno di quell'anno
ROSAMUNDA de BLAR, Beata
Rosamunda di Blar, sposa di Giovanni, signore di Vernon, fu madre di s. Adiutore al quale dette un’accurata educazione cristiana. Non fa meraviglia quindi se fu presto onorata come beata e commemorata al 30 aprile insieme al figlio nelle diocesi di Chartres, Evreux e Rouen
VENTURA DE SPELLO,Santo
Ventura è un antico nome di origine latina che significa “il futuro”. Lo spellano Ventura sarebbe appartenuto secondo la tradizione alla famiglia degli Spellucci. Nato sul finire del XII secolo, aderì all’ordine ospedaliero dei Crociferi . Dopo un periodo di formazione a Roma nel monastero di Fontana di Trevi tornò a Spello (in Umbria) dove fondò una chiesa con ospedale che intitolò a Santa Croce. Trascorse tutta la sua vita in questa chiesa dedicandosi ai poveri e agli ammalati. Morì a Spello il 30 Aprile di un anno imprecisato (secondo alcune fonti nel XIV secolo) e fu sepolto nella chiesa dove aveva trascorso tutta la sua vita. L’edificio religioso di Santa Croce mutò ben presto l’intitolazione in San Ventura, per i numerosi miracoli operati a favore di quanti si recavano a pregare sulla sua tomba. Le spoglie del Santo, poste in un’urna di pietra, vennero collocate sotto la mensa d’altare. Qui tuttora accorrono i malati di ossa, di cui il santo è ritenuto patrono. All’interno della chiesa di San Ventura a Spello c’è anche un affresco del Santo, opera di un artista attivo sullo scadere del XIV secolo. San Ventura nell’affresco è raffigurato come un vegliardo dalla lunga barba, con grandi occhi e copricapo, con in mano un libro (simbolo di saggezza). Il Santo è raffigurato anche con una gruccia in mano, attributo di tutti i Santi che in vita si sono dedicati alla cura degli ammalati. Una seconda immagine del Santo, risalente al 1300 si trova nella chiesa di San Francesco a Trevi, sempre in Umbria. Anche qui è ripetuto l’attributo della gruccia. In altre fonti San Ventura è citato come Beato