MÁXIMO, Santo
Na província da Ásia, hoje Turquia, São MÁXIMO mártir, que, durante a perseguição do imperador Décio, segundo a tradição, por apedrejamento entregou o seu espírito a Deus. (250)
PÔNCIO DE CIMIEZ, Santo
Em Cimiez, na Provença, hoje França, São PÔNCIO mártir. (séc. III)
VÍTOR e CORONA,Santos
Na Síria, os santos VÍTOR e CORONA que sofreram o martírio ao mesmo tempo. (séc. III)
ISIDORO, Santo
Na ilha de Quios, na actual Grécia, Santo ISIDORO mártir que, segundo a tradição foi lançado num poço. (séc. III)
FÉLIX e FORTUNATO, Santos
Em Aquileia, na Venécia, hoje no Friúli-Venécia Giúlia, Itália, os santos FÉLIX e FORTUNATO que honraram esta cidade com o seu glorioso martírio. (séc. IV)
JUSTA e HEREDINA, Santas
Na ilha de Sardenha, Itália, a comemoração das santas JUSTA e HEREDINA mártires. (séc. III)
ABRÚNCULO, Santo
Em Arvena, na Aquitânia, hoje Clermont-Ferrand - França, Santo ABRÚNCULO bispo que, expulso da sede episcopal de Langres por Gundebaldo, rei da Borgonha, ao chegar a Clermont foi eleito bispo desta Igreja. (488)
GALO, Santo
Também em Clermont-Ferrand, França, São GALO bispo, homem humilde e pacifico que foi tio paterno de São GREGÓRIO DE TOURS. (551)
CARTAGO, Santo
Em Lismore, na Irlanda, São CARTAGO bispo e abade. (638)
EREMBERTO, Santo
No mosteiro de Fontenelle, na Nêustria, hoje França, Santo EREMBERTO que foi bispo de Toulouse e depois abraçou a vida monástica. 674)
TEODORA (Ana Teresa Guérin), Santa
Em Saint Mary of The Woods, localidade próxima de Indianópolis, nos Estados Unidos da América do Norte, Santa TEODORA (Ana Teresa Guérin), virgem da Congregação das Irmãs da Providência que, tendo nascido na França, apesar das enormes adversidades, sempre confiada na divina providência orientou com grande espírito de misericórdia a nascente comunidade daquele lugar. (1856)
MARIA DOMINGAS MAZZARELLO, Santa
Em Nizza Monferrato, no Piemonte, Itália, Santa MARIA DOMINGAS MAZZARELLO que, com São JOÃO BOSCO fundou o Instituto das Filhas de Maria Auxiliadora para a instrução das jovens pobres, procedendo sempre com admirável prudência e caridade. (1881)
... E AINDA ...
AMPÉLIO, Santo
È il santo protettore dei fabbri-ferrai e della città di Bordighera (Imperia) e visse probabilmente al tempo degli imperatori Teodosio I (329-395) e di Onorio (395-423), prima nella Tebaide e poi in Liguria.
S. Ampelio era un fabbro-ferraio che si ritirò a condurre vita eremitica nella Tebaide (antica regione dell’Alto Egitto con capitale Tebe; nei secoli II e III d.C. fu celebre centro di anacoretismo); qui il demonio prese a tentarlo sotto forma di una donna lasciva e impudica.
Ma il santo anacoreta, che continuava ad operare nel suo mestiere, scacciò il demonio brandendo un ferro rovente; ottenendo da Dio, per questo suo pronto reagire alla tentazione, da allora in poi, il dono di essere insensibile alle scottature.
Come poi il santo eremita, dalla Tebaide sia giunto in Liguria, ci è del tutto sconosciuto; stabilitosi nei pressi di Bordighera continuò nella sua vita penitente e di preghiera, operando numerosi miracoli; morì il 5 ottobre di un anno imprecisato, intorno al 410
CARLO JEONG CHEOL-SANG, Beato
Carlo Jeong Cheol-sang nacque a Majae, presso Gwangju, nel distretto del Gyeonggi (attuale Neungnae-ri, Joan-myeon, Namyangju-si, Gyeonggi-do), in Corea del Sud, da una famiglia di studiosi convertita al cattolicesimo. Apprese il catechismo dal padre, Agostino Jeong Yak-jong. Benché gli altri familiari fossero contrari a quel suo rinnegare la religione degli avi, Carlo continuò ad amare il Signore con tutto se stess
CONSTANÇO DE CAPRI, Santo
Alcuni storici hanno identificato S. Costanzo di Capri con il patriarca costantinopolitano Costantino I (675-677), che è venerato nella chiesa greca il 9 agosto. Secondo il “Sermo de virtute s. Costantii et sermo de transitu s. Costantii”, S. Costanzo avrebbe svolto un’azione efficace contro gli eretici in alcune zone dell’Italia meridionale. Dopo lungo peregrinare, il santo giunse a Capri dove morì. Gli abitanti dell’isola costruirono in suo onore una basilica, che esiste tuttora. Nell’abazzia di Montevergine, nella cripta di S. Guglielmo, alcune reliquie di S. Costanzo sono esposte in un reliquiario, sul quale vi è una targhetta che dice “Ossa S. Costantio E.C. (episcopo confessore).
La festa del santo ricorre il 14 maggio
CONSTANÇO DE VERCELLI, Santo
San Costanzo fu il tredicesimo vescovo di Vercelli, succedendo così a Sant’Eusebio II nel 530 circa. Dunque, storicamente parlando, questo personaggio non è assolutamente da confondere con il santo omonimo venerato nel cuneese, presunto martire della Legione Tebea. Poco si sa purtroppo di questo santo pastore vercellese, che sedette sulla cattedra episcopale che fu del grande protovescovo Sant’Eusebio, del quale il suo immediato predecessore non era che un omonimo.
Nel 1572 vennero alla luce, durante alcuni lavori nella cripta dell’antica basilica eusebiana, gli epitaffi di alcuni vescovi tra i quali proprio Costanzo. Recava iscritto il suo elogio funebre che, come si usava a quel tempo presso il celebre cenobio attiguo alla cattedrale, era in versi poetici, probabilmente redatti dal suo successore San Flaviano, grande poeta. Purtroppo sia l’epitaffio che il suo contenuto sono andati persi e ciò giustifica la carenza di notizie sul conto di Costanzo.
E’ sopravvissuta tuttavia all’oblio del tempo l’iscrizione sepolcrale delle due sorelle del vescovo, le sante monache Costanza ed Esuperia, festeggiate al 18 febbraio, che come si apprende da tale fonte avrebbero ricevuto il sacro velo proprio dal loro congiunto.
San Costanzo è festeggiato al 14 maggio, anche se in realtà purtroppo la sua memoria non compare più sul calendario liturgico diocesano
DIEGO DE NARBONA, Beato
Di origine francese, il Beato Diego da Narbona, ricevette un’educazione cristiana e da giovane volle farsi religioso nell’Ordine della Mercede. Con una vita esemplare e umiltà profonda, fu ricompensato da più miracoli tanto che la gente lo chiamava Diego il Buono e per questo, per restare più riservato, per un certo periodo si ritirò nel convento di El Puig presso Valenza in Spagna. Partito per l’Africa in missione di redenzione, nella città di Bonne fu flagellato più volte per il suo zelo e per la fede in Cristo, sopportò per un anno intero, legato con catene mani e piedi, un duro carcere; tuttavia liberò 108 schiavi. Ritornato in patria, morì nel convento di Barcellona mentre era in coro per l’ufficio divino e fu sepolto vicino all’altar maggiore
PÔNCIO DE PRADLEVES, Santo
Venerato a Pradleves (CN), ove è festeggiato il 14 maggio. Con San Costanzo avrebbe collaborato all’evangelizzazione della zona compresa tra i torrenti Grana e Maira