Desejo a todos os meus leitores
UM BOM ANO DE 2016
8º A N O
LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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DOMINGO DA DIVINA MISERICÓRDIA
E' la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia. Gesù parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Płock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: "Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia". Negli anni successivi - secondo gli studi di don I. Rozycki - Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.
La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: "Ora vedo che l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore". Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo.
Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l'istituzione della festa: "Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (...). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre".
La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che "elargirà grazie di ogni genere".
Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:
- che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;
- che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia.
"Sì, - ha detto Gesù - la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l'azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all'immagine che è stata dipinta".
La grandezza di questa festa è dimostrata dalle promesse:
- "In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene" - ha detto Gesù. Una particolare grazia è legata alla Comunione ricevuta quel giorno in modo degno: "la remissione totale delle colpe e castighi". Questa grazia - spiega don I. Rozycki - "è qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria. Quest'ultima consiste infatti solo nel rimettere le pene temporali, meritate per i peccati commessi (...). E' essenzialmente più grande anche delle grazie dei sei sacramenti, tranne il sacramento del battesimo, poiché‚ la remissione delle colpe e dei castighi è solo una grazia sacramentale del santo battesimo. Invece nelle promesse riportate Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia, ossia da questo punto di vista l'ha innalzata al rango di "secondo battesimo". E' chiaro che la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia deve essere non solo degna, ma anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Divina Misericordia". La comunione deve essere ricevuta il giorno della festa della Misericordia, invece la confessione - come dice don I. Rozycki - può essere fatta prima (anche qualche giorno). L'importante è non avere alcun peccato.
Gesù non ha limitato la sua generosità solo a questa, anche se eccezionale, grazia. Infatti ha detto che "riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia", poiché‚ "in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto". Don I. Rozycki scrive che una incomparabile grandezza delle grazie legate a questa festa si manifesta in tre modi:
- tutte le persone, anche quelle che prima non nutrivano devozione alla Divina Misericordia e persino i peccatori che solo quel giorno si convertissero, possono partecipare alle grazie che Gesù ha preparato per la festa;
- Gesù vuole in quel giorno regalare agli uomini non solo le grazie salvificanti, ma anche benefici terreni - sia alle singole persone sia ad intere comunità;
- tutte le grazie e benefici sono in quel giorno accessibili per tutti, a patto che siano chieste con grande fiducia.
Questa grande ricchezza di grazie e benefici non è stata da Cristo legata ad alcuna altra forma di devozione alla Divina Misericordia.
Numerosi sono stati gli sforzi di don M. Sopocko affinché‚ questa festa fosse istituita nella Chiesa. Egli non ne ha vissuto però l'introduzione. Dieci anni dopo la sua morte, il card. Franciszek Macharski con la Lettera Pastorale per la Quaresima (1985) ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia e seguendo il suo esempio, negli anni successivi, lo hanno fatto i vescovi di altre diocesi in Polonia.
Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia - Lagiewniki era già presente nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l'indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha. Dalle pagine del Diario sappiamo che suor Faustina fu la prima a celebrare individualmente questa festa, con il permesso del confessore.
La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: "Ora vedo che l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore". Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo.
Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l'istituzione della festa: "Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (...). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre".
La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che "elargirà grazie di ogni genere".
Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:
- che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;
- che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia.
"Sì, - ha detto Gesù - la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l'azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all'immagine che è stata dipinta".
La grandezza di questa festa è dimostrata dalle promesse:
- "In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene" - ha detto Gesù. Una particolare grazia è legata alla Comunione ricevuta quel giorno in modo degno: "la remissione totale delle colpe e castighi". Questa grazia - spiega don I. Rozycki - "è qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria. Quest'ultima consiste infatti solo nel rimettere le pene temporali, meritate per i peccati commessi (...). E' essenzialmente più grande anche delle grazie dei sei sacramenti, tranne il sacramento del battesimo, poiché‚ la remissione delle colpe e dei castighi è solo una grazia sacramentale del santo battesimo. Invece nelle promesse riportate Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia, ossia da questo punto di vista l'ha innalzata al rango di "secondo battesimo". E' chiaro che la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia deve essere non solo degna, ma anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Divina Misericordia". La comunione deve essere ricevuta il giorno della festa della Misericordia, invece la confessione - come dice don I. Rozycki - può essere fatta prima (anche qualche giorno). L'importante è non avere alcun peccato.
Gesù non ha limitato la sua generosità solo a questa, anche se eccezionale, grazia. Infatti ha detto che "riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia", poiché‚ "in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto". Don I. Rozycki scrive che una incomparabile grandezza delle grazie legate a questa festa si manifesta in tre modi:
- tutte le persone, anche quelle che prima non nutrivano devozione alla Divina Misericordia e persino i peccatori che solo quel giorno si convertissero, possono partecipare alle grazie che Gesù ha preparato per la festa;
- Gesù vuole in quel giorno regalare agli uomini non solo le grazie salvificanti, ma anche benefici terreni - sia alle singole persone sia ad intere comunità;
- tutte le grazie e benefici sono in quel giorno accessibili per tutti, a patto che siano chieste con grande fiducia.
Questa grande ricchezza di grazie e benefici non è stata da Cristo legata ad alcuna altra forma di devozione alla Divina Misericordia.
Numerosi sono stati gli sforzi di don M. Sopocko affinché‚ questa festa fosse istituita nella Chiesa. Egli non ne ha vissuto però l'introduzione. Dieci anni dopo la sua morte, il card. Franciszek Macharski con la Lettera Pastorale per la Quaresima (1985) ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia e seguendo il suo esempio, negli anni successivi, lo hanno fatto i vescovi di altre diocesi in Polonia.
Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia - Lagiewniki era già presente nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l'indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha. Dalle pagine del Diario sappiamo che suor Faustina fu la prima a celebrare individualmente questa festa, con il permesso del confessore.
Fonte: | www.festadelladivinamisericordia.com |
SISTO I, Santo
Em Roma, São SISTO I papa, que no tempo do imperador Adriano, foi o sexto sucessor de São PEDRO na direcção da Igreja. (128)
CRESTO e PAPO, Santos
Em Constança, cidade da Cítia, na actual Roménia, os santos CRESTO e PAPO mártires. (séc. IV)
ULPIANO, Santo
Em Tiro, na Fenícia hoje no Líbano, Santo ULPIANO mártir, que ainda adolescente durante a perseguição de Maximino Daia César foi encerrado com um cão e uma serpente num saco de coiro e consumou o martírio afogado no mar. (306)
JOÃO, Santo
Em Nápoles , na Campânia,. Itália São JOÃO bispo que morreu na Noite Santa de Pascoa, quando celebrava os sagrados mistérios e, acompanhado pela multidão dos fiéis neófitos, foi sepultado na solenidade da ressurreição do Senhor,. (432)
NICETAS, Santo
No mosteiro de Medikion na Bitínia, hoje Turquia, São NICETAS hegúmeno que no tempo do imperado Leão o Atménio suportou o cárcere e o exílio por defender as sagradas imagens. (824)
JOSÉ o Hinógrafo, Santo
Em Constantinopla, hoje Istambul. Turquia São JOSÉ o Hinógrafo presbitero e monge que na perseguição desencadeada contra o culto das sagradas imagens, foi enviado a Roma para pedir a protecção da Sé Apostólica e, depois de ter suportado muitos tormentos, finalmente recebeu o encargo de guardar os objectos sagrados da Igreja de Santa Sofia. (886)
RICARDO, Santo
Em Chichester , Inglaterra São RICARDO bispo que exilado pelo rei Henrique III e de novo restituído à sua sede manifestou uma grande generosidade para com os pobres. (1235)
GANDOLFO DE BINASCO SÁCHI, Santo
Em Polízzi, na Sicília, Itália São GANDOLFO DE BINASCO SÁCHI presbitero da Ordem dos Menores, que se entregou a uma austera vida de solidão e iluminou as regiões limítrofes com a pregação da palavra de Deus. (1260).
JOÃO, Beato
Em Penna, no Piceno hoje nas Marcas, Itália, o Beato JOÃO presbítero um dos primeiros companheiros de São FRANCISCO que foi enviado para a Gália narbonense, hoje França onde propagou a forma de vida evangélica. (1275)
ROBERTO MIDDLETON e TURSTÃO HUNT, Beatos
Em Lencastre, na Inglaterra, os beatos ROBERTO MIDDLETON da Companhia de Jesus e TURSTÃO HUNT presbíteros e mártires: o segundo foi preso quando tentava libertar o primeiro durante um,a transferência de prisioneiros condenados ambos à morte, no reinado de <Isabel I por causa do seu sacerdócio, mereceram através dos tormentos ser glorificados à direita de Cristo. (1601)
LUÍS SCROSÓPPI, Santo
Em Údine, no Véneto, Itália, São LUÍS SCROSÓPPI presbitero da Congregação do Oratório que fundou a Congregação das Irmãs da Divina Providência para formar as jovens no espírito cristão. (1884)
EZEQUIEL (José Luciano) HUERTA GUTIÉRREZ e SALVADOR (José) HUERTA GUTIÉRREZ, Beatos
Em Guadalajara, Jalisco, México, os beatos EZEQUIEL (José Luciano) HUERTA GUTIÉRREZ e SALVADOR (José) HUERTA GUTIÉRREZ pais de família e mártires. (1927)
JOÃO DE JESUS E MARIA
(João Otazua y Madariaga), Beato
Em Mancha Real, perto de Jaén, Espanha, o Beato JOÃO DE JESUS E MARIA (João Otazua y Madariaga) presbitero da Ordem da Santíssima Trindade e mártir. (1937)
PEDRO EDUARDO DANKOWSKI, Beato
Perto de Cracóvia, Polónia, no campo de concentração de Auschwitz, o Beato PEDRO EDUARDO DANKOWSKI presbitero e mártir que, durante a ocupação militar da sua pátria por um regime militar estrangeiro foi encarcerado por causa da fé cristã e através dos tormentos consumou o martírio. (1942)
... E AINDA ...
FRANCISCO SOLÍS PEDRAJAS, Beato
Marmolejo, Spagna, 9 luglio 1877 - Mancha Real, Spagna, 3 aprile 1937
LOURENÇO PAK CHWI-DEUK, Beato
Lorenzo Pak Chwi-deuk nacque a Myeoncheon, nel distretto di Chungcheong, nel 1769. Sentì per la prima volta la predicazione del cattolicesimo nella sua città natale, ma apprese il catechismo quando andò a Seul, dal catechista Saba Ji Hwang. Tornato a casa, prese a pregare con fervore e provò a proclamare il Vangelo tra i suoi familiari e i suoi vicin
MARIA TERESA CASINI, Beata
Teresa Casini nacque a Frascati, cittadina dei Castelli Romani, il 27 ottobre 1864, primogenita dell’ingegner Tommaso Casini e di Melania Rayner, di nazionalità belga. Ricevette il Battesimo nella cattedrale di Frascati due giorni dopo la nascita. Per volontà del padre, ad accompagnarla al fonte battesimale ci fu una schiera di poveri, quegli stessi che più di una volta, in braccio al genitore o a una domestica, vide bussare alla porta di casa.
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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto
Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
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In
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
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Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) - http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com