Desejo a todos os meus leitores
UM BOM ANO DE 2016
Nº 2763 - (144-2016)
23 DE MAIO DE 2016
SANTOS DE CADA DIA
8º A N O
LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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LÚCIO, MONTANO, JULIÃO, VITORICO,
VÍTOR e DONACIANO, Santos
Em Cartago, hoje na Tunísia, os santos LÚCIO, MONTANO, JULIÃO, VITORICO, VÍTOR e DONACIANO mártires, que no tempo do imperador Valeriano, por confessarem a religião e a fé que aprenderam de São CIPRIANO consumaram o martírio. (259)
SANTOS MÁRTIRES DA CAPADÓCIA
Comemoração dos santos mártires da Capadócia, hoje na Turquia que, durante a perseguição do imperador Maximiano, morreram ao serem-lhes quebradas as pernas. (303)
Comemoração dos santos mártires da Capadócia, hoje na Turquia que, durante a perseguição do imperador Maximiano, morreram ao serem-lhes quebradas as pernas. (303)
SANTOS MÁRTIRES DA MESOPOTÂMIA
Comemoração dos santos mártires da MESOPOTÂMIA que, no mesmo tempo de perseguição do imperador Maximiano, foram suspensos com os pés para cima e a cabeça para baixo, e sufocados pelo fumo e queimados a fogo lento. (303)
EFEBO, Santo
Em Nápoles, na Campânia, Itália, Santo EFEBO bispo que governou santíssimamente e serviu fielmente o povo de Deus. (séc. IV)
DESIDÉRIO, Santo
Em Langres, na Gália Lionense, hoje França, a paixão de São DESIDÉRIO bispo que, segundo a tradição, ao ver como o seu povo era oprimido pelos Vândalos, foi ao encontro do rei vândalo para suplicar pelo povo; mas, por ordem do rei foi imediatamente degolado, oferecendo-se assim voluntariamente pelo rebanho que lhe estava confiado. (355)
No território de Nórcia, na Úmbria , Itália, Santo EUTÍQUIO abade que, segundo o papa São GREGÓRIO MAGNO praticou vida solitária juntamente com São FLORÊNCIO conduziu muitos a Deus com a sua exortação e depois governou santamente o mosteiro próximo. (3487)
HONORATO, Santo
Em Subiaco, no Lácio, Itália, a comemoração de Santo HONORATO abade que presidiu ao cenóbio onde antes vivera São BENTO. (séc. VI)
Em Sínada, na Frígia, hoje Cifitkasaba, na Turquia, São MIGUEL bispo, homem pacifico , que promoveu a paz e a concórdia entre os Gregos e os Latinos; mas, exilado por causa do culto das sagradas imagens, morreu longe da sua pátria. (826)
GUIBERTO, Santo
Em Gembloux, Liège, na Lotaríngia, hoje Bélgica, o sepultamento de São GUIBERTO monge que, abandonando a carreira militar e abraçando a vida monástica, construiu um mosteiro nas terras da sua herança, seguindo ele a vida monástica em Gorze, na Lotaríngia. (962)
JOÃO BAPTISTA DE RÓSSI, Santo
Em Roma, São JOÃO BAPTISTA DE ROSSI presbítero que acolheu todo o género de indigentes e abandonados e lhes ensinou a sagrada doutrina. (1764)
JOSÉ KURZAWA e VICENTE MATUSZEWSKI, Beatos
JOSÉ KURZAWA e VICENTE MATUSZEWSKI, Beatos
Em Witowo, na Polónia, os beatos JOSÉ KURSAWA e VICENTE MATUSZERWSKI presbíteros e mártires que, durante a ocupação das sua pátria por uma potência estrangeira foram mortos pelos inimigos da Igreja. (1940)
... E AINDA ...
VINTE MÁRTIRES DE BÉZIERS, Santos
Nel convento mercedario di Béziers in Francia, 20
Santi religiosi dell’Ordine della Mercede, nell’anno 1562 furono
crudelmente uccisi dagli Ugonotti per la difesa della loro fede in
Cristo e meritarono di ricevere in cielo la corona trionfale. L’Ordine
li festeggia il 23 maggio
CRISTÓFORO SOLER, Beato
Uomo di grande santità e cultura, il Beato Cristoforo Soler, onorò l’Ordine Mercedario con la sua vita esemplare. Inviato ad Oran in Algeria, per redenzione, nel 1380 liberò da una barbara schiavitù 198 prigionieri. Con una santa morte raggiunse il regno dei giusti
DOROTEIO e ILARIONE JUGSKIE, Santos
Nella festa liturgica della Chiesa russa dedicata a tutti i santi di
Rostov e Jaroslavl’ il 23 maggio, questi due santi monaci sono
accomunati, ma in realtà essi sono i fondatori di due diversi monasteri.
Doroteo era monaco del monastero delle Grotte a Pskov, secondo la tradizione, quando nel 1615 gli svedesi minacciarono l’invasione della regione, ebbe in sogno la Madre di Dio che l’invitò a portare in salvo l’icona della Odighitrìa. Con l’assenso e la benedizione dell’egumeno (abate) egli partì e portando con sé l’icona si avviò verso la sua regione natale; giunto alla confluenza dei due rami del fiume Jug, il monaco si fermò per riposare e appese l’icona al rami di un pino.
Pronto a ripartire, cercò di staccare l’icona dal ramo, ma per quanto si adoperasse questo non gli riuscì, allora comprese la volontà di Dio e si fermò in quel luogo vivendo da eremita e morendovi nel 1622.
Alcuni anni dopo fu costruito l’eremo di Jugskoj nella cui cappella fu deposto il corpo del santo monaco e la sua icona miracolosa. L’eremo è stato sempre aperto fino all’inizio del Novecento.
Di Ilarione si sa solamente che diede origine al monastero della Dormizione della Madre di Dio presso il fiume Moca, vicino alla città di Povolzsk. L’eremo esisteva già nel 1613; nel 1655 venne messo alle dipendenze del monastero Savvino-Storozevskij e infine soppresso nel 1708.
Ilarione è raffigurato come un anziano con capelli castani e barba e abiti monastici, mentre Doroteo ha un’iconografia più ampia collegata all’icona della Santa Madre di Dio appesa all’albero e lui inginocchiato davanti
Doroteo era monaco del monastero delle Grotte a Pskov, secondo la tradizione, quando nel 1615 gli svedesi minacciarono l’invasione della regione, ebbe in sogno la Madre di Dio che l’invitò a portare in salvo l’icona della Odighitrìa. Con l’assenso e la benedizione dell’egumeno (abate) egli partì e portando con sé l’icona si avviò verso la sua regione natale; giunto alla confluenza dei due rami del fiume Jug, il monaco si fermò per riposare e appese l’icona al rami di un pino.
Pronto a ripartire, cercò di staccare l’icona dal ramo, ma per quanto si adoperasse questo non gli riuscì, allora comprese la volontà di Dio e si fermò in quel luogo vivendo da eremita e morendovi nel 1622.
Alcuni anni dopo fu costruito l’eremo di Jugskoj nella cui cappella fu deposto il corpo del santo monaco e la sua icona miracolosa. L’eremo è stato sempre aperto fino all’inizio del Novecento.
Di Ilarione si sa solamente che diede origine al monastero della Dormizione della Madre di Dio presso il fiume Moca, vicino alla città di Povolzsk. L’eremo esisteva già nel 1613; nel 1655 venne messo alle dipendenze del monastero Savvino-Storozevskij e infine soppresso nel 1708.
Ilarione è raffigurato come un anziano con capelli castani e barba e abiti monastici, mentre Doroteo ha un’iconografia più ampia collegata all’icona della Santa Madre di Dio appesa all’albero e lui inginocchiato davanti
FEDELE DE STRASBURGO, Santo
Tra i praetermissi del 23 maggio i Bollandisti elencarono questo Fedele,
discepolo di s. Fiorenzo, notando però che le loro ricerche sul culto,
sia a Strasburgo come altrove, erano riuscite vane. Nel IV volume di
novembre, poi, pubblicavano la Vita di s. Fiorenzo dalla quale risulta
che i compagni del vescovo di Strasburgo furono Arbogasto, Teodato o
Idolfo. Nessun accenno ad Fedele: questo personaggio non sarebbe quindi
mai esistito. Il nome sarebbe una errata trascrizione di un alsaziano
che nel sec. XV, traducendo e riassumendo in tedesco la Vita di s.
Fiorenzo, avrebbe trasformato l'avverbio «videlicet», posto fra i nomi
dei menzionati discepoli, in Videlis (Fidelis)
GARCIA DE CARDEÑAS, Beato
Missionario mercedario di grandi virtù, il Beato
Garcia de Cardenas, aveva una particolare grazia nella predicazione, e
soprattutto per la conversione degli indios. Si portò fino agli estremi
confini della terra, fu difensore della fede cattolica e pieno di
santità e opere buone si addormentò in una santa vecchiai
GIULIO DA PORTO, Beato
Insigne religioso mercedario, il Beato Giulio da
Porto, compì una redenzione nella città di Granada (Spagna) dove liberò
100 schiavi dalla prigionia dei mussulmani. Santamente morì nella pace
dei giusti
PÔNCIO DE CONDAT, Santo
La vita di Ponzio ci è sconosciuta e la storia delle sue reliquie
presenta ancora molti problemi. Un fatto è certo però: un santo
personaggio di nome Ponzio è venerato da lungo tempo con culto pubblico
sia nelle diocesi di Besancon e St-Claude, sia in Svizzera sulle rive
del lago di Joux.
Questo personaggio, monaco dell'abbazia di Condat,
aveva avuto il permesso, come anche altri, di stabilirsi in un
eremitaggio. Comunque siano andate le cose, il suo ricordo è rimasto
nelle montagne del Giura, dove le sue reliquie sono state oggetto di
venerazione in parecchie chiese, specialmente al priorato di St-Point.
Da circa un secolo è stata scoperta nella chiesa di Lains (Giura) una
lapide che reca l'iscrizione, in caratteri del sec. XVI: «S. Poncivs», e
il busto di un monaco la cui testa è circondata da un'aureola. Sotto la
lapide è venuta alla luce una tomba di gesso contenente dei resti
ossei; il personaggio cui appartengono le ossa non è stato identificato
con certezza, ed il rapporto tra questo e il monaco di Condat non è
stato ancora chiarito. Hanno per patrono Ponzio, monaco di Condat, oltre
la parrocchia di Lains, che ha fatto eseguire una vetrata in suo onore,
una parrocchia nella diocesi di Besançon ed una nella diocesi di
St-Claude. La sua festa è il 23 o il 31 maggio. Attualmente il suo nome è
Point, ma viene chiamato anche Ponce o Poncet
RAIMUNDO FOLCH, Beato
Figlio di Don Giovanni Folch, primo duca di
Cardona (Spagna), il Beato Raimondo era destinato alla corte ma quando
fu sul punto di essere presentato al Re, il giovane Raimondo si gettò ai
piedi del padre supplicandolo di poter entrare nell’Ordine Mercedario.
Avuto il consenso del padre, prese l’abito nel convento di Barcellona
dove esercitò la via spirituale con umiltà e santità tanto che i reali
di Castiglia Ferdinando ed Isabella lo vollero a corte per servirsi dei
suoi consigli. Proclamato vescovo di Cuenca vi rinunciò per la sua
grande umiltà finché santamente spirò nel convento di Saragozza fra le
braccia dei suoi religiosi ed al suo funerale partecipò tutta la corte
FESTA DOS SANTOS DE ROSTOV-JAROSLAV'
Figlio di Don Giovanni Folch, primo duca di
Cardona (Spagna), il Beato Raimondo era destinato alla corte ma quando
fu sul punto di essere presentato al Re, il giovane Raimondo si gettò ai
È stata istituita nel 1964 con il consenso del patriarca di Mosca,
Alessio II e del santo sinodo. I santi dei quali si fa memoria sono: il
vescovo martire Leonzio di Rostov; i monaci Adriano di Posechon'e,
Daniele Grechozaruckij e 30 monaci e 200 fedeli di Uglic martiri insieme
con lui; Anastasia di Uglic e 35 monache martiri insieme con lei; i
monaci martiri Antonino Pokrovskij, Gerasimo, Eutimio, Barsonufio,
Macario, Matteo, Bassiano, Gurio, Giobbe, Ilarione, Giobbe, Acacio,
Onofrio, Giuseppe, Geronzio, Leonzio, Ticone, Filarete, Gelasio,
Giuseppe, Bassiano, Cristoforo, Serapione, Germano, Marcello, Nice-ta,
Arsenio, Teodosio, Giona, Giuda, Simeone, Michele, Giovanni, Macario,
Marnante, Gregorio, Ni-ceforo, Harione, Atanasio, Polieuto, Cosma e 1000
fedeli di Uglic martiri insieme con lui, Basilio Manga-zejskij; i
vescovi Teodoro di Rostov, Isaia di Rostov, Simone di Rostov, Luca di
Rostov, Cirillo di Rostov, Ignazio di Rostov, Procoro (nello schima
Trifone) di Rostov, Antonio di Rostov, un altro Cirillo di Rostov,
Giacobbe di Rostov, un altro Teodoro di Rostov, Stefano di Perni',
Gregorio il Saggio di Rostov, Dionisio di Rostov, Efrem di Rostov,
Trifone di Rostov, Bassiano I di Rostov, Bassiano II di Rostov,
Alessandro di Perejaslavl', Demetrio di Rostov; i monaci Abramo di
Rostov, Niceta lo Stilita di Perejaslavl', Abramo di Ja-roslavT, Pietro
Ordynski), Silvestro di Obnora, Sergio di Radonez, Cirillo e Maria di
Radonez, Stefano di Mosca, Onestino il Portinaio ed Eliseo il Diacono di
Radonez, Teodoro e Paolo di Rostov, Epifanio il Saggio, Barlamio
Ulejmnskij, Sebastiano di Posechon'e, Paisio di Uglic, Adriano di Uglic,
Bogolep di Uglic, Cassiano di Uglic, Bassiano di Uglic, Ignazio
Priluckij, Daniele di Perejaslavl', Leonida di Posechon'e, Cipriano
Tropskij, Gerasimo Boldinskij, Gennadio di Kostroma e di Ljubimograd,
Ignazio di Lorna, Isacco di Lorna, Irinarco il Recluso di Rostov,
Doroteo Jug-skij, Ilarione Jugskij, Nicodemo Kozeozerskij, Dionisio di
Perejaslavl', Gioacchino di Sartoma, Cornelio di Perejaslavl', Cirillo
Borissoglebskij, Pimen di Rostov; i pii principi Basilio di Rostov,
Basilio e Costantino di Jaroslavl', Alessandro Nevskij, Gleb di Rostov,
Romano di Uglic, Teodoro di Smolensk e i suoi figli Davide e Costantino,
Basilio di Jaroslavl', Andrea di Smolensk, Andrea di Uglic, Demetrio di
Uglic, Demetrio zarevic di Uglic e di Mosca; i «giusti» Tecla, Giovanni
il Fanciullo di Uglic; i «folli per Cristo» Isidoro di Rostov, Sergio
di Perejaslavl', Giovanni il Capelluto di Rostov, Giovanni di Mosca,
Stefano di Rostov, Elia di Danilovo, Atanasio di Rostov, Onofrio di
Romanov.
La festa ricorre il 23 magg.»»»»»»»»»»»»»»»»
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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto
Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
In
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
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Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) - http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com