Caros Amigos:
Desejo a todos os meus leitores
UM BOM ANO DE 2016
Nº 2789 - (170-2016)
18 DE JUNHO DE 2016
SANTOS DE CADA DIA
8º A N O
LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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MARCOS e MARCELIANO, Santos
Em Roma, no critério de Balbina, junto à Via Ardeatina, os santos MARCOS e MARCELIANO mártires durante a perseguição de Diocleciano que se tornaram irmãos no mesmo martírio. (304)
LEÔNCIO, PUBLIO, IPAZIO (IPATO) e TEODULO, Santos
Em Tripolí, na Fenícia, hoje no Líbano, os santos LEÔNCIO, PÚBLIO, IPÁZIO (Ipato) e TEÓDULO, soldados que, pelos terríveis suplícios sofridos no cárcere, alcançaram a coroa do martírio. (séc, IV)
CIRÍACO e PAULA, Santos
Na África Setentrional, os santos CIRÍACO e PAULA, mártires. (séc. IV)
AMANDO, Santo
Em Bordéus,. na Aquitânia hoje França, Santo AMANDO bispo, (séc. V)
ISABEL, Santa
Em Schonau, na Renânia da Germânia, hoje Alemanha, Santa ISABEL virgem insigne na observância da vida monástica. (1164)
HOSSANA ANDREÁSI, Beata
Em Mântua, na Lombardia, Itália, a beata HOSSANA ANDREÁSI virgem que, tomando o hábito das Irmãs da penitência de São Domingos associou com admirável sabedoria a contemplação das realidades divinas com as ocupações terrenas e a prática das boas obras. (1505)
GREGÓRIO BARBARIGO, Santo
Em Pádua, no Véneto, Itália, São GREGÓRIO BARBARIGO bispo que instituiu um seminário para clérigos, ensinou o catecismo às crianças no seu dialecto, convocou um sínodo e colóquios com o clero, abriu várias escolas, sendo liberal para com todos e severo para consigo. (1697)
... E AINDA ...
E' una santa giovane martire del Belgio, nel tempo dell’evangelizzazione del Paese; la sua ‘Vita’ fu compilata da un anonimo alla fine del secolo XII e risente delle caratteristiche delle narrazioni fantasiose agiografiche, che tanto furono usate da autori, che non avevano notizie certe dei santi di cui narravano.
Alena (Elena) nacque da genitori pagani a Dielbeek presso Bruxelles e si sarebbe fatta battezzare di nascosto della famiglia nella chiesa di Forest.
EQUÍZIO e PALÉRIO, Santos
San Palerio, vescovo di Telese ed Equizio, diacono
I due Santi sono legati alla questione dell’origine della diocesi di Telese e dei suoi primi vescovi.
L’unica certezza è una lapide che attesta la rivelazione divina della presenza dei s. corpi e della loro sepoltura in luogo consono in S. Martino V.C., consacrato dal vescovo Guglielmo di Avellino nel 1167.
La Chiesa di S. Palerio, diruta, per varie avvenimenti, divenne cava di materiale edile; in questa occasione vennero riscoperte le s. reliquie e la lapide suddetta (anno 1712).
Dopo analisi dei resti, avvenuta a Benevento, il Card. Orsini (poi Benedetto XIII) fece trasportare le s. reliquia a S. Martino V.C. e deporre sotto l’altare maggiore della Chiesa di S. Giovanni Battista (5 marzo 1713).
Questo avvenimento riporta in luce la devozione verso i sue Santi, le cui s. reliquie sono venerate nella Chiesa Metropolitana di Benevento e nella Cattedrale di Telese.
La memoria liturgica concessa dalla Sacra Congregazione dei Riti nel 1795 per la diocesi di Benevento e Telese-Cerreto dispone:
San Palerio - 16 giugno
Sant'Equizio - 18 giugno
ERASMO, Santo
Di un suo culto nella Chiesa greca ci sono garanti i Sinassari della famiglia M-Mc (sec. XIV), i quali ne celebrano la memoria al 18 giugno. I consueti trimetri giambici che precedono l'elogio precisano che questo santo ritenne sempre cose desiderabili la morte. Si tratta, come si vede, di un dato purtroppo assai generico che non permette di acquistare alcun altro elemento cronologico e topografico su Sant'Erasmo: potremmo tutt'al più arguirne che questo santo fu un asceta, forse un monaco, e che veniva considerato come un confessore
Ilia il Giusto Ciavciavadze, Santo
Poeta e scrittore, pubblicista e pensatore georgiano, Ilia fu detto il «re non coronato della Georgia». Venne assassinato dai terroristi socialdemocratici.
Era nato nel villaggio di Qvareli (Georgia orientale, provincia di Kacheti) nella famiglia di un principe decaduto; ancora in tenera età perdette i genitori e venne accolto nella famiglia della zia patema, Macrina, dalla quale fu allevato e ricevette la prima formazione. Successivamente, Ilia studiò al ginnasio per i nobili di Tbilisi e, nel 1861, concluse il corso di laurea presso la facoltà giuridica dell'Università di San Pietroburgo
MARINA e MARINO, Santos
La vita di s. Marina (quella del 18 giugno) ha alcune caratteristiche non riscontrabili con altri santi. Per prima cosa la narrazione e la ricerca si confonde in alcuni tratti con ben tre omonime: s. Marina d’Antiochia martire (20 luglio), s. Marina di Orense (18 luglio) e la beata Marina di Spoleto che si festeggia lo stesso giorno 18 giugno.
Per secondo aspetto, lo studio di s. Marina ha appassionato in ogni tempo gli agiografi, cosicché si è creata una massa di documenti – recensioni di ben dieci lingue orientali ed occidentali, convergenti e divergenti nel racconto e nella ricerca storica che fra l’altro ne asserisce l’esistenza.I vari Stati in cui si diffuse il culto presero a localizzare la vita della santa nel proprio territorio per cui abbiamo che la sua origine è stata in Egitto, Tracia, Bitinia, Sicilia e Libano. Sembra che il Libano sia la versione più accreditata, e che sia avvenuta nel corso del V secolo.
Per quanto riguarda il racconto della vita, esso ha delle attinenze con alcune sante che si sono trovate più o meno, nella stessa situazione, Apollinaria, Atanasia, Anastasia, Eufrosina, Eugenia, Teodora.
Si potrebbe quasi ricavare un film o un’opera teatrale dalla storia di s. Marina: Amava a tal punto il padre che quando questi rimasto vedovo, volle ritirarsi in convento, pur di non lasciarlo, si vestì da uomo e cambiò il nome in Marino, giustificò i suoi tratti femminili, facendosi passare per un eunuco. Dopo la morte del padre lei continuò nella finzione e condusse vita monastica regolare. Un giorno accompagnò un gruppo di monaci in un luogo lontano e quindi dovettero trascorrere la notte in una locanda, ma il caso volle che la figlia del locandiere si lasciasse sedurre da un soldato, proprio quella notte e accortasi d’essere rimasta incinta incolpasse proprio lui Marino (Marina) del fatto. Il locandiere protestò presso l’egumeno del convento: Marina non cercò di discolparsi, fu cacciata dal monastero e dopo la nascita, le fu affidato il bambino che riuscì ad allevare con mezzi di fortuna. Rimase comunque sempre nei dintorni del convento piangendo e pentendosi di una colpa non sua.
L’egumeno colpito da tanto pentimento dopo tre anni l’ammise di nuovo nel convento, dove ella fu, come per il passato, esempio di osservanza monastica.
Poco tempo dopo Marina – Marino morì e al momento di vestirlo con i panni funebri, i monaci stupefatti si accorsero del suo reale sesso e compresero così di quale diffamazione fosse stata vittima e come lei l’avesse accettata con la più grande rassegnazione.
Le varie chiese orientali la commemorano in vari e diversi giorni dei loro calendari; il Martirologio Romano la pone al 18 giugno ed è in questa data che a Parigi da secoli si venera s. Marina - Marino.
L’origine del nome viene dal latino Marinus “uomo del mare” ma è anche vero che l’origine può essere Marius (Mario). Molto diffuso in Italia e Francia, un diminutivo di Marina molto usato è Marinella
Nella diocesi di Cremona la sua memoria si celebra il 18 giugno
MARINA DE SPOLETO, Santa
Nata a Spoleto, poco prima della metà del sec. XIII, Vallarina
Petruccini entrò giovanissima nel monastero delle Canonichesse Regolari
di Sant’Agostino detto di s. Maria della Stella con il nome di Marina;
qui rimase per qualche anno, ma il suo desiderio era quello di darsi ad
una vita ancora più rigida e nel 1265 fondò il monastero di s. Matteo,
sempre sotto la regola agostiniana. Condusse una vita tutta dedita alla
preghiera e alla penitenza, mirabile esempio per tutta la Comunità.
Morì il 18 giugno di un anno intorno al 1300; il suo corpo rimase incorrotto e le ricognizioni e traslazioni avvennero nel 1471, 1548 e nel 1639, non ebbe tuttavia un culto ufficiale
Morì il 18 giugno di un anno intorno al 1300; il suo corpo rimase incorrotto e le ricognizioni e traslazioni avvennero nel 1471, 1548 e nel 1639, non ebbe tuttavia un culto ufficiale
PEDRO SANCHEZ, Beato
Il mercedario Beato Pietro Sanchez, fu inviato ad
Algeri in Africa dove predicando il vangelo di Cristo liberò 50
prigionieri da una dura schiavitù. Con una vita piena di opere, morì
nella pace del Signore a Valenza (Spagna) nell’anno 1503.
L’Ordine lo festeggia il 18 giugno
L’Ordine lo festeggia il 18 giugno
SIMPLÍCIO e familiares FELÍCIO e POTENTINO, Santos
Secondo una ‘Vita’ leggendaria composta nel IX secolo, Simplicio, Felicio suo fratello e Potentino suo padre, erano originari dell’Aquitania.
Partiti per un pellegrinaggio ai Luoghi Santi, che allora era veramente un impresa che necessitava di una grande fede, al ritorno si diressero a Treviri dal vescovo Massimino, anch’egli originario della Gallia romana che li mandò nella località di Karden (sulla Mosella), dove era stato eremita il prete s. Castore e lì vissero in preghiera e solitudine fino alla loro morte.
Altro non si sa, le loro reliquie prima del 930 furono trasferite a Steifeld (nella Eifel) dove s. Potentino fu scelto come patrono, questa traslazione delle reliquie era ricordata il 3 giugno.
Il 12 agosto 1908, papa s. Pio X confermava il culto ‘ab immemorabili’ della diocesi di Colonia dei santi Potentino, Felicio e Simplicio padre e figli, pellegrini ed eremiti, stabilendo la data di celebrazione al 18 giugno. (Archivio Storico Vaticano, n. 4519)
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Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
In
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
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Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) - http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com