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terça-feira, 5 de julho de 2016

Nº 2806 - (187-2016) - SANTOS DE CADA DIA - 5 DE JULHO DE 2016 - OITAVO ANO




Caros Amigos:




Desejo a todos os meus leitores



UM BOM ANO DE 2016

Nº 2806 -  (187-2016) 

5 DE JULHO DE 2016

SANTOS DE CADA DIA

8º   A N O



 miscelania 008



LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO



**********************************************************

Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
___________________________________________________________________________
===========================================

===========================================





ANTÓNIO MARIA ZACARIAS, Santo

        

Santo ANTÓNIO MARIA ZACARIAS presbitero que fundou a Congregação dos Clérigos Regrantes de São Paulo ou Barnabitas, para promover a renovação moral dos fiéis e, em Cremona, na Lombardia partiu deste mundo ao encontro do Salvador. (1539)


ESTÊVÃO DE NICEIA, Santo
   

Em Réggio Calábria, Itália, Santo ESTEVÃO DE NICEIA bispo e mártir. (78)
  


CIPRILA, Santa
 
  

Em Cirene, na Líbia, Santa CIPRILA mártir que, segundo a tradição, durante a perseguição do imperador Diocleciano suportou muito tempo em sua mão carvões a arder com incenso, para evitar que deitando fora as brasas, desse a impressão de que oferecia o incenso aos deuses; depois, crudelissimamente dilacerada, ornada com o próprio sangue partiu deste mundo ao encontro do Esposo. (séc. IV)



ATANÁSIO DE JERUSALÉM, Santo



Comemoração de Santo ATANÁSIO DE JERUSALÉM diácono da Igreja da Santa Ressurreição e mártir, assassinado pelo monge herético Teodósio por ter censurado a sua impiedade e defender o Santo Concílio de Calcedónia. (451)

DOMÉCIO O Médico, Santo



Comemoração de São DOMÉCIO o Médico, eremita no monte Kurós, na antiga Arménia. (séc. V)
 
MARTA, Santa



No Monte ADMIRÁVEL, perto de Antioquia, na Síria, hoje Antakya, na Turquia, Santa MARTA mãe de São SIMEÃO ESTILISTA o Jovem. (551)


TOMÁS, Santo
  

No mosteiro de Santa Marta de Terreto, perto de Réggio Calábria, Itália, São TOMÁS abade (1000)


ATANÁSIO o Atonita, Santo



No monte Athos, Grécia, Santo ATANÁSIO o Atonita, hegúmeno, homem humilde e pacifico, que instituiu na Grande Laura uma forma de vida cenobítica. (1004)


MATEUS LAMBERT, ROBERTO MEYLER, 
EDUARDO CHEEVERS e PATRÍCIO CAVANAGH, Beatos



Em Wexford, na Irlanda, os beatos MATEUS LAMBERT, ROBERTO MEYLER, EDUARDO CHEEVERS e PATRÍCIO CAVANAGH mártires - padeiro, o primeiro e marinheiros os outros - que, por causa da sua fidelidade à Igreja Romana e do auxílio prestado aos católicos, no reinado de Isabel I foram enforcados e esquartejados. (1581)


JORGE NICHOLS, RICARDO YAXLEY, TOMÁS BELSON e HUNFREDO PRITCHARD, Beatos


Em Oxford, Inglaterra, os beatos mártires JORGE NICHOLS e RICARDO YAXLEY presbíteros, TOMÁS BELSON candidato ao sacerdócio e HUNFREDO PRITCHARD que, condenados à morte no tempo da mesma rainha, uns porque eram sacerdotes que entraram na Inglaterra, outros porque lhes prestaram auxílio, sofreram, todos o suplício do patíbulo. (1589)


TERESA CHEN JINXIE e ROSA CHEN AIXIE, Santas

   

Perto de Huangeryin, localidade próxima de Ningjinxian, no Hebei, China, as santas irmãs TERESA CHEN JINXIE e ROSA CHEN AIXIE virgens e mártires que, durante a perseguição movida pelos «Yihetuan», para salvaguardarem a honra da virgindade e a sua fé cristã, resistiram, corajosamente às bárbaras depravações e à feroz crueldade dos perseguidores e foram trespassadas pelos golpes das lanças dos seus verdugos. (1900)



 ... E AINDA  ...


AGATÃO, Santo



Il Martirologio geronimiano commemora il 5 luglio i martiri Agatone e Trifina in Sicilia, senza aggiungere altro. La notizia passò di lì nei martirologi storici, in vari manoscritti siciliani e nel Martirologio romano. Di questi martiri tutto è ignoto eccetto le scarse notizie forniteci dai martirologi. Il Lanzoni ha supposto che sotto il nome di Agatone sia da riconoscere "la celebre martire di Catania Agathenis..., trasformata in Agathonis da un imperito copista", ipotesi accolta anche dal Delehaye nel commentario al Martirologio geronimiano. Si è pure pensato che il martire Agatone potrebbe identificarsi con Agatone I, vescovo di Lipari, di cui si parla negli Atti dei ss. Alfio, Filadelfio e Cirino, il quale, fuggendo per salvarsi dalla persecuzione, si recò a Lentini, dove visse nascosto in una grotta presso la città assieme ad Alessandro, vecchio persecutore convertito; questa supposizione sembra tuttavia improbabile, poiché gli autori dei martirologi non hanno conosciuto gli atti dei tre martiri venuti in Occidente dalla Sicilia, attraverso l'Oriente. Sicché le conclusioni che oggi si possono presentare alla critica non sono lontane da quanto diceva il Caetani nel Seicento, cioè che, nonostante tutti gli sforzi per identificare questo martire
ASTEIO DE DURAZZO, Santo
Il Sinassario Costantinopolitano il 5 luglio celebra la memoria di Asteio (o Astio, o Aberisto), vescovo di Durazzo, che, durante l'impero di Traiano, essendo preside dell'Illirico Agricolao, subì il martirio per essersi rifiutato di onorare i simulacri di Dioniso. Dopo esser stato flagellato, Asteio fu legato ad una croce, cosparso di miele, e lasciato al caldo e agli insetti fino a quando venne a morte. Questo accadde intorno all'anno 100.
Il nome di Asteio ricorre anche nella passio dei martiri Pellegrino, Luciano, Esichio, Papio, Saturnino e Germano che, rifugiatisi a Durazzo, si imbatterono nel corpo di Asteio ancora appeso alla croce e, confortati nella loro fede, si proclamarono cristiani e furono uccisi. Il Menologio di Basilio celebra A. il 6 luglio e così l'Annus ecclesiasticus graeco-slavicus. Nel Martirologio Romano e nel Sinassario Costantinopolitano, il nome di Asteio ricorre anche il 7 luglio nella celebrazione di Pellegrino e dei suoi compagni
FEBRÓNIA, Santa

 

Patti è uno dei pochi Comuni della nostra Diocesi che ha l’onore di annoverare tra i propri concittadini una giovane eccelsa per santità, a cui ha dato i natali e che si gloria di avere come Patrona: la Vergine e Martire Santa Febronia.
Secondo un'antichissima tradizione orale Santa Febronia visse agli inizi del quarto secolo dopo Cristo e subì il martirio sotto l’imperatore Diocleziano. Pur appartenendo ad una famiglia agiata di origine pagana, conobbe la fede cristiana e fu battezzata dal vescovo S. Agatone ad una fonte, divenuta poi miracolosa, situata in una località detta per questo “Acqua Santa”.
La giovane Febronia, abbandonato il paganesimo, si consacrò a Cristo Gesù facendo voto di verginità e, a causa di questa scelta, dovette subire angherie di ogni genere da parte del padre, che già aveva in serbo per lei altri progetti di vita.
Per sfuggire infine alla collera paterna si nascose presso le grotte del Mons Iovis, presso l’attuale località di Mongiove. Ma il padre, scopertone il rifugio, la raggiunse e, accecato dall’odio per la fede cristiana, la uccise gettandone il corpo in balia delle onde
FILOMENA, Santa
 

Nel 1527 (1526), compiendosi scavi sotto l'altare maggiore di S. Lorenzo in Doliolo a Sanseverino Marche (l'antica Settempeda), fu rinvenuto un corpo di donna con una schedula (non facilmente leggibile) nella quale si afferma trattarsi della salma di s. Filomena della stirpe dei Chiavelli traslata da s. Severino vescovo in quella chiesa al tempo dei re goti (Totila). Nello stesso anno il card. Ciocchi del Monte sistemò il corpo sotto l'altare dedicato alla santa. La festa, dapprima celebrata il 5 luglio, data nella quale Filomena figura nel Martirologio Romano, successivamente fu rinviata alla prima domenica dello stesso mese.
Il corpo ritrovato è veramente quello di una santa martire? Da un punto di vista strettamente storico la risposta è negativa, giacché prima del sec. XVI nessuna menzione né del nome, né del culto, né del corpo di una santa Filomena si ha a Sanseverino. Lo stesso contenuto della schedula, attribuente la depositio a s. Severino, non presenta elementi che possano essere sostenuti da una sana critica storica. E' molto probabile perciò che si tratti di un "corpo santo" analogo a quello più famoso della Filomena romana.
Sopra l'altare ove riposa il corpo esisteva una tela del Pomarancio con la santa rappresenta l'insieme con s. Lorenzo
GUILHERME DE HIRSAU, Santo
 

Non si conosce la data della sua nascita, di certo si sa che vide i natali nella città bavarese di Ratisbona in Germania. Ben presto Guglielmo fu affidato, in tenera età, al monastero di San Emmeranno perché vi fosse educato. Crescendo, qui aderì all'ordine benedettino e successivamente venne ordinato sacerdote. Intorno al 1069 venne nominato abate del monastero di Hirsau " nella Selva Nera " che, dopo un periodo buio, sotto la sua guida conobbe la massima fioritura, grazie alla riforma ispirata a quella di Cluny. Guglielmo morì proprio ad Hirsau il 5 luglio 1091 e venne sepolto nella chiesa dei santi Pietro e Paolo, che egli stesso aveva edificata. Intorno al 1500 la sua tomba venne aperta e si constatò che sia il corpo sia le vesti dell'abate erano ancora ben conservati. L’Ordine Benedettino lo festeggia il 5 luglio. (Avvenire

TRIFINA, Santa


Il Martirologio geronimiano commemora il 5 luglio i martiri Agatone e Trifina in Sicilia, senza aggiungere altro. La notizia passò di lì nei martirologi storici, in vari manoscritti siciliani e nel Martirologio romano. Di questi martiri tutto è ignoto eccetto le scarse notizie forniteci dai martirologi. Il Lanzoni ha supposto che sotto il nome di Agatone sia da riconoscere "la celebre martire di Catania Agathenis..., trasformata in Agathonis da un imperito copista", ipotesi accolta anche dal Delehaye nel commentario al Martirologio geronimiano. Si è pure pensato che il martire Agatone potrebbe identificarsi con Agatone I, vescovo di Lipari, di cui si parla negli Atti dei ss. Alfio, Filadelfio e Cirino, il quale, fuggendo per salvarsi dalla persecuzione, si recò a Lentini, dove visse nascosto in una grotta presso la città assieme ad Alessandro, vecchio persecutore convertito; questa supposizione sembra tuttavia improbabile, poiché gli autori dei martirologi non hanno conosciuto gli atti dei tre martiri venuti in Occidente dalla Sicilia, attraverso l'Oriente. Sicché le conclusioni che oggi si possono presentare alla critica non sono lontane da quanto diceva il Caetani nel Seicento, cioè che, nonostante tutti gli sforzi per identificare questo martire. Quanto a Trifina, il Delehaye e il Lanzoni pensano che sia una forma corrotta, derivata da un Trifone o Trofimo o Trofima




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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto


miscelania 003


Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.

Textos recolhidos

In

MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII

e

sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros









Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) -  http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com

Nº 2806 - (187-2016) - SANTOS DE CADA DIA - 5 DE JULHO DE 2016 - OITAVO ANO




Caros Amigos:




Desejo a todos os meus leitores



UM BOM ANO DE 2016

Nº 2806 -  (187-2016) 

5 DE JULHO DE 2016

SANTOS DE CADA DIA

8º   A N O



 miscelania 008



LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO



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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
___________________________________________________________________________
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ANTÓNIO MARIA ZACARIAS, Santo

        

Santo ANTÓNIO MARIA ZACARIAS presbitero que fundou a Congregação dos Clérigos Regrantes de São Paulo ou Barnabitas, para promover a renovação moral dos fiéis e, em Cremona, na Lombardia partiu deste mundo ao encontro do Salvador. (1539)


ESTÊVÃO DE NICEIA, Santo
   

Em Réggio Calábria, Itália, Santo ESTEVÃO DE NICEIA bispo e mártir. (78)
  


CIPRILA, Santa
 
  

Em Cirene, na Líbia, Santa CIPRILA mártir que, segundo a tradição, durante a perseguição do imperador Diocleciano suportou muito tempo em sua mão carvões a arder com incenso, para evitar que deitando fora as brasas, desse a impressão de que oferecia o incenso aos deuses; depois, crudelissimamente dilacerada, ornada com o próprio sangue partiu deste mundo ao encontro do Esposo. (séc. IV)



ATANÁSIO DE JERUSALÉM, Santo



Comemoração de Santo ATANÁSIO DE JERUSALÉM diácono da Igreja da Santa Ressurreição e mártir, assassinado pelo monge herético Teodósio por ter censurado a sua impiedade e defender o Santo Concílio de Calcedónia. (451)

DOMÉCIO O Médico, Santo



Comemoração de São DOMÉCIO o Médico, eremita no monte Kurós, na antiga Arménia. (séc. V)
 
MARTA, Santa



No Monte ADMIRÁVEL, perto de Antioquia, na Síria, hoje Antakya, na Turquia, Santa MARTA mãe de São SIMEÃO ESTILISTA o Jovem. (551)


TOMÁS, Santo
  

No mosteiro de Santa Marta de Terreto, perto de Réggio Calábria, Itália, São TOMÁS abade (1000)


ATANÁSIO o Atonita, Santo



No monte Athos, Grécia, Santo ATANÁSIO o Atonita, hegúmeno, homem humilde e pacifico, que instituiu na Grande Laura uma forma de vida cenobítica. (1004)


MATEUS LAMBERT, ROBERTO MEYLER, 
EDUARDO CHEEVERS e PATRÍCIO CAVANAGH, Beatos



Em Wexford, na Irlanda, os beatos MATEUS LAMBERT, ROBERTO MEYLER, EDUARDO CHEEVERS e PATRÍCIO CAVANAGH mártires - padeiro, o primeiro e marinheiros os outros - que, por causa da sua fidelidade à Igreja Romana e do auxílio prestado aos católicos, no reinado de Isabel I foram enforcados e esquartejados. (1581)


JORGE NICHOLS, RICARDO YAXLEY, TOMÁS BELSON e HUNFREDO PRITCHARD, Beatos


Em Oxford, Inglaterra, os beatos mártires JORGE NICHOLS e RICARDO YAXLEY presbíteros, TOMÁS BELSON candidato ao sacerdócio e HUNFREDO PRITCHARD que, condenados à morte no tempo da mesma rainha, uns porque eram sacerdotes que entraram na Inglaterra, outros porque lhes prestaram auxílio, sofreram, todos o suplício do patíbulo. (1589)


TERESA CHEN JINXIE e ROSA CHEN AIXIE, Santas

   

Perto de Huangeryin, localidade próxima de Ningjinxian, no Hebei, China, as santas irmãs TERESA CHEN JINXIE e ROSA CHEN AIXIE virgens e mártires que, durante a perseguição movida pelos «Yihetuan», para salvaguardarem a honra da virgindade e a sua fé cristã, resistiram, corajosamente às bárbaras depravações e à feroz crueldade dos perseguidores e foram trespassadas pelos golpes das lanças dos seus verdugos. (1900)



 ... E AINDA  ...


AGATÃO, Santo



Il Martirologio geronimiano commemora il 5 luglio i martiri Agatone e Trifina in Sicilia, senza aggiungere altro. La notizia passò di lì nei martirologi storici, in vari manoscritti siciliani e nel Martirologio romano. Di questi martiri tutto è ignoto eccetto le scarse notizie forniteci dai martirologi. Il Lanzoni ha supposto che sotto il nome di Agatone sia da riconoscere "la celebre martire di Catania Agathenis..., trasformata in Agathonis da un imperito copista", ipotesi accolta anche dal Delehaye nel commentario al Martirologio geronimiano. Si è pure pensato che il martire Agatone potrebbe identificarsi con Agatone I, vescovo di Lipari, di cui si parla negli Atti dei ss. Alfio, Filadelfio e Cirino, il quale, fuggendo per salvarsi dalla persecuzione, si recò a Lentini, dove visse nascosto in una grotta presso la città assieme ad Alessandro, vecchio persecutore convertito; questa supposizione sembra tuttavia improbabile, poiché gli autori dei martirologi non hanno conosciuto gli atti dei tre martiri venuti in Occidente dalla Sicilia, attraverso l'Oriente. Sicché le conclusioni che oggi si possono presentare alla critica non sono lontane da quanto diceva il Caetani nel Seicento, cioè che, nonostante tutti gli sforzi per identificare questo martire
ASTEIO DE DURAZZO, Santo
Il Sinassario Costantinopolitano il 5 luglio celebra la memoria di Asteio (o Astio, o Aberisto), vescovo di Durazzo, che, durante l'impero di Traiano, essendo preside dell'Illirico Agricolao, subì il martirio per essersi rifiutato di onorare i simulacri di Dioniso. Dopo esser stato flagellato, Asteio fu legato ad una croce, cosparso di miele, e lasciato al caldo e agli insetti fino a quando venne a morte. Questo accadde intorno all'anno 100.
Il nome di Asteio ricorre anche nella passio dei martiri Pellegrino, Luciano, Esichio, Papio, Saturnino e Germano che, rifugiatisi a Durazzo, si imbatterono nel corpo di Asteio ancora appeso alla croce e, confortati nella loro fede, si proclamarono cristiani e furono uccisi. Il Menologio di Basilio celebra A. il 6 luglio e così l'Annus ecclesiasticus graeco-slavicus. Nel Martirologio Romano e nel Sinassario Costantinopolitano, il nome di Asteio ricorre anche il 7 luglio nella celebrazione di Pellegrino e dei suoi compagni
FEBRÓNIA, Santa

 

Patti è uno dei pochi Comuni della nostra Diocesi che ha l’onore di annoverare tra i propri concittadini una giovane eccelsa per santità, a cui ha dato i natali e che si gloria di avere come Patrona: la Vergine e Martire Santa Febronia.
Secondo un'antichissima tradizione orale Santa Febronia visse agli inizi del quarto secolo dopo Cristo e subì il martirio sotto l’imperatore Diocleziano. Pur appartenendo ad una famiglia agiata di origine pagana, conobbe la fede cristiana e fu battezzata dal vescovo S. Agatone ad una fonte, divenuta poi miracolosa, situata in una località detta per questo “Acqua Santa”.
La giovane Febronia, abbandonato il paganesimo, si consacrò a Cristo Gesù facendo voto di verginità e, a causa di questa scelta, dovette subire angherie di ogni genere da parte del padre, che già aveva in serbo per lei altri progetti di vita.
Per sfuggire infine alla collera paterna si nascose presso le grotte del Mons Iovis, presso l’attuale località di Mongiove. Ma il padre, scopertone il rifugio, la raggiunse e, accecato dall’odio per la fede cristiana, la uccise gettandone il corpo in balia delle onde
FILOMENA, Santa
 

Nel 1527 (1526), compiendosi scavi sotto l'altare maggiore di S. Lorenzo in Doliolo a Sanseverino Marche (l'antica Settempeda), fu rinvenuto un corpo di donna con una schedula (non facilmente leggibile) nella quale si afferma trattarsi della salma di s. Filomena della stirpe dei Chiavelli traslata da s. Severino vescovo in quella chiesa al tempo dei re goti (Totila). Nello stesso anno il card. Ciocchi del Monte sistemò il corpo sotto l'altare dedicato alla santa. La festa, dapprima celebrata il 5 luglio, data nella quale Filomena figura nel Martirologio Romano, successivamente fu rinviata alla prima domenica dello stesso mese.
Il corpo ritrovato è veramente quello di una santa martire? Da un punto di vista strettamente storico la risposta è negativa, giacché prima del sec. XVI nessuna menzione né del nome, né del culto, né del corpo di una santa Filomena si ha a Sanseverino. Lo stesso contenuto della schedula, attribuente la depositio a s. Severino, non presenta elementi che possano essere sostenuti da una sana critica storica. E' molto probabile perciò che si tratti di un "corpo santo" analogo a quello più famoso della Filomena romana.
Sopra l'altare ove riposa il corpo esisteva una tela del Pomarancio con la santa rappresenta l'insieme con s. Lorenzo
GUILHERME DE HIRSAU, Santo
 

Non si conosce la data della sua nascita, di certo si sa che vide i natali nella città bavarese di Ratisbona in Germania. Ben presto Guglielmo fu affidato, in tenera età, al monastero di San Emmeranno perché vi fosse educato. Crescendo, qui aderì all'ordine benedettino e successivamente venne ordinato sacerdote. Intorno al 1069 venne nominato abate del monastero di Hirsau " nella Selva Nera " che, dopo un periodo buio, sotto la sua guida conobbe la massima fioritura, grazie alla riforma ispirata a quella di Cluny. Guglielmo morì proprio ad Hirsau il 5 luglio 1091 e venne sepolto nella chiesa dei santi Pietro e Paolo, che egli stesso aveva edificata. Intorno al 1500 la sua tomba venne aperta e si constatò che sia il corpo sia le vesti dell'abate erano ancora ben conservati. L’Ordine Benedettino lo festeggia il 5 luglio. (Avvenire

TRIFINA, Santa


Il Martirologio geronimiano commemora il 5 luglio i martiri Agatone e Trifina in Sicilia, senza aggiungere altro. La notizia passò di lì nei martirologi storici, in vari manoscritti siciliani e nel Martirologio romano. Di questi martiri tutto è ignoto eccetto le scarse notizie forniteci dai martirologi. Il Lanzoni ha supposto che sotto il nome di Agatone sia da riconoscere "la celebre martire di Catania Agathenis..., trasformata in Agathonis da un imperito copista", ipotesi accolta anche dal Delehaye nel commentario al Martirologio geronimiano. Si è pure pensato che il martire Agatone potrebbe identificarsi con Agatone I, vescovo di Lipari, di cui si parla negli Atti dei ss. Alfio, Filadelfio e Cirino, il quale, fuggendo per salvarsi dalla persecuzione, si recò a Lentini, dove visse nascosto in una grotta presso la città assieme ad Alessandro, vecchio persecutore convertito; questa supposizione sembra tuttavia improbabile, poiché gli autori dei martirologi non hanno conosciuto gli atti dei tre martiri venuti in Occidente dalla Sicilia, attraverso l'Oriente. Sicché le conclusioni che oggi si possono presentare alla critica non sono lontane da quanto diceva il Caetani nel Seicento, cioè che, nonostante tutti gli sforzi per identificare questo martire. Quanto a Trifina, il Delehaye e il Lanzoni pensano che sia una forma corrotta, derivata da un Trifone o Trofimo o Trofima




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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto


miscelania 003


Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.

Textos recolhidos

In

MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII

e

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Igreja da Comunidade de São Paulo do Viso

Nº 5 801 - SÉRIE DE 2024 - Nº (277) - SANTOS DE CADA DIA - 2 DE OUTUBRO DE 2024

   Caros Amigos 17º ano com início na edição  Nº 5 469  OBSERVAÇÃO: Hoje inicia-se nova numeração anual Este é, portanto, o 277º  Número da ...