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8º A N O
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TERESA DO MENINO JESUS, Santa
Memória de Santa TERESA DO MENINO JESUS virgem e doutora da Igreja, quem, entrando ainda muito jovem no mosteiro das Carmelitas de Lisieux, em França, pela sua vida de inocência e simplicidade se tornou mestra na santidade em Cristo, ensinando o caminho da infância espiritual para atingir a perfeição cristã e ponto toda a sua mística solicitude ao serviço da salvação das almas e do fortalecimento da Igreja. Terminou a sua vida terrena aos vinte e cinco anos de idade e morreu no dia 30 de Setembro. (1897)
Em seguida transcrevo o texto inserto no site www.santiebeati.it
Si arrampica a Milano sul Duomo fino alla Madonnina, a Pisa sulla Torre, e a Roma si spinge anche nei posti proibiti del Colosseo. La quattordicenne Teresa Martin è la figura più attraente del pellegrinaggio francese, giunto in Roma a fine 1887 per il giubileo sacerdotale di Leone XIII. Ma, nell’udienza pontificia a tutto il gruppo, sbigottisce i prelati chiedendo direttamente al Papa di poter entrare in monastero subito, prima dei 18 anni. Cauta è la risposta di Leone XIII; ma dopo quattro mesi Teresa entra nel Carmelo di Lisieux, dove l’hanno preceduta due sue sorelle (e lei non sarà l’ultima).
I Martin di Alençon: piccola e prospera borghesia del lavoro specializzato. Il padre ha imparato l’orologeria in Svizzera. La madre dirige merlettaie che a domicilio fanno i celebri pizzi di Alençon. Conti in ordine, leggendaria puntualità nei pagamenti come alla Messa, stimatissimi. E compatiti per tanti lutti in famiglia: quattro morti tra i nove figli. Poi muore anche la madre, quando Teresa ha soltanto quattro anni.
In monastero ha preso il nome di suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, ma non trova l’isola di santità che s’aspettava. Tutto puntuale, tutto in ordine. Ma è scadente la sostanza. La superiora non la capisce, qualcuna la maltratta. Lo spirito che lei cercava, proprio non c’è, ma, invece di piangerne l’assenza, Teresa lo fa nascere dentro di sé. E in sé compie la riforma del monastero. Trasforma in stimoli di santificazione maltrattamenti, mediocrità, storture, restituendo gioia in cambio delle offese.
E’ una mistica che rifiuta il pio isolamento. La fanno soffrire? E lei è quella che "può farvi morir dal ridere durante la ricreazione", come deve ammettere proprio la superiora grintosa. Dopodiché, nel 1897 lei è già morta, dopo meno di un decennio di vita religiosa oscurissima. Ma è da morta che diviene protagonista, apostola, missionaria. Sua sorella Paolina (suor Agnese nel Carmelo) le ha chiesto di raccontare le sue esperienze spirituali, che escono in volume col titolo Storia di un’anima nel 1898. Così la voce di questa carmelitana morta percorre la Francia e il mondo, colpisce gli intellettuali, suscita anche emozioni e tenerezze popolari che Pio XI corregge raccomandando al vescovo di Bayeux: "Dite e fate dire che si è resa un po’ troppo insipida la spiritualità di Teresa. Com’è maschia e virile, invece! Santa Teresa di Gesù Bambino, di cui tutta la dottrina predica la rinuncia, è un grand’uomo". Ed è lui che la canonizza nel 1925.
Non solo. Nel 1929, mentre in Urss trionfa Stalin, Pio XI già crea il Collegio Russicum, allo scopo di formare sacerdoti per l’apostolato in Russia, quando le cose cambieranno. Già allora. E come patrona di questa sfida designa appunto lei, suor Teresa di Gesù Bambino
VERÍSSIMO, MÁXIMA e JÚLIA, Santos
Em Séclin, na Gália Bélgica, hoje França, São PIATÃO presbitero que é venerado como evangelizador do território de Tournai e mártir. (séc. III)
ROMANO O Melodioso, Santo
NICÉCIO DE TRÉVERIS, Santo
Em Tréveris, na Renânia da Austrásia, hoje Alemanha, São NICÉCIO bispo que, segundo o testemunho de São GREGÓRIO DE TOURS era veemente na pregação, terrivel na repreensão, consistente no ensino. Sofreu o exílio ao tempo de Clotário, rei dos Francos. (561)
Em Gand, na Flandres, Nêustria hoje Bélgica, São BAVÃO monge que foi discípulo de Santo AMANDO deixando a vida secular distribuiu os seus bens pelos pobres e entrou no mosteiro fundado nesta cidade. (659)
VASNULFO DE CONDÉ-SUR-L'ESCAUT, Santo
Em Condé-sur-L'Escaut no Hainaut, território da Austrásia, hoje França, São VASNULFO monge, natural da Escócia. (séc. VII)
Em Cantuária, na Inglaterra, São GERALDO EDWARDS (também conhecido como EDOARDO CAMPION), presbitero e mártir que foi ordenado em França e, tendo regressado à sua pátria durante a perseguição da rainha Isabel I depois de longo cativeiro consumou o martírio no patíbulo. Com ele foram, martirizados o Beato ROBERTO WILCOX e CRISTÓVÃO BUXTON presbíteros também por serem sacerdotes e ROBERTO WIDMERPOOL por ter ajudado um sacerdote. (1588)
RODOLFO CROCKETT e EDUARDO JAMES, Beatos
Em Chichester, Inglaterra, os beatos RODOLFO CROCKETT e EDUARDO JAMES, presbiteros e mártires que, formados no Colégio dos Ingleses de Reims, regressando à sua pátria, só por causa do seu sacerdócio foram condenados ao suplício do patíbulo. (1588)
JOÃO ROBINSON, Beato
Em Ipswich, Inglaterra, o Beato JOÃO ROBINSON presbitero e mártir que, sendo pai de familia depois da morte da esposa, recebeu em idade avançada a ordenação sacerdotal e por isso recebeu a coroa do martírio. (1588)
GASPAR HIKOJIRO e ANDRÉ YOSHIDA, Beatos
Em Nagasáqui, Japão, os beatos GASPAR HIKOJIRO e ANDRÉ YOSHIDA mártires, que sendo catequistas foram degolados por terem recebido sacerdotes em suas casas. (1617)
ABREHA e ASBEHA, Santos
VIRILA DE LEYRE, Santo
San Virila abate benedettino. Visse nell'XI secolo e fu abate del monastero di San Salvatore di Leyre, Yesa di Navarra, Spagna.
La sua festa ricorre il 1° ottobre.
Yesa è un comune spagnolo di 257 abitanti situato nella comunità autonoma della Navarra.
È il primo comune che si incontra entrando in Spagna dal passo del Somport (Huesca), lungo il Camino aragonés verso Santiago, alla fine dell'omonimo lago artificiale.
Vicino al villaggio sorge il monastero benedettino di San Salvador de Leyre. La leggenda racconta la storia di San Virila, abate del monastero, che era ossessionato dal mistero dell'eternità. Meditando meditando, affascinato dal canto di un uccellino, quando l'abate si riscosse scoprì che erano passati 300 anni, e lui pensava che fosse passata solo un'ora.
La tradizione vuole che lo stesso San Virila raccontò :
“…In quel mentre mi tormentava il dilemma dell'eternità e i dubbi mi assalivano incessantemente. Pregavo Dio, nostro Signore, affinché mi illuminasse su questo mistero e accendesse la luce nel mio cuore. Una sera di primavera, come ero solito fare, uscii a passeggiare tra i frondosi alberi della sierra di Leyre.
Affaticato, mi sedetti a riposare accanto ad una fontana e rimasi lì assorto ed ipnotizzato ad ascoltare il bellissimo canto di un usignolo.
Trascorsa secondo me qualche ora, feci ritorno al monastero. Quando superai l'ingresso principale, nessun fratello monaco mi risultava familiare. Deambulai nelle varie dipendenze, sorprendendomi con ogni particolare e capendo poco a poco che era successo qualcosa di strano.
Rendendomi conto che nessuno mi riconosceva, mi recai dal Priore che, attonito, ascoltò la mia storia con attenzione. Ci dirigemmo alla biblioteca per cercare di decifrare questo enigma e consultando antichi documenti, scoprimmo che "trecento anni fa, un monaco santo, chiamato San Virila, aveva governato il monastero ed era stato divorato dalle belve durante una delle sue passeggiate primaverili"…
Con le lacrime agli occhi, capii che quel monaco ero io e che Dio finalmente aveva esaudito le mie preghiere.
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Desde o dia 1 de Janeiro que venho colocando aqui os meus Votos de um Bom Ano de 2016.
Como estamos no último terço do Ano, que se aproxima do seu fim velozmente, passo a desejar
Como estamos no último terço do Ano, que se aproxima do seu fim velozmente, passo a desejar
UM BOM resto do ANO DE 2016
Nº 2894 - (275 - 2016)
1 DE OUTUBRO DE 2016
SANTOS DE CADA DIA
8º A N O
LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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Memória de Santa TERESA DO MENINO JESUS virgem e doutora da Igreja, quem, entrando ainda muito jovem no mosteiro das Carmelitas de Lisieux, em França, pela sua vida de inocência e simplicidade se tornou mestra na santidade em Cristo, ensinando o caminho da infância espiritual para atingir a perfeição cristã e ponto toda a sua mística solicitude ao serviço da salvação das almas e do fortalecimento da Igreja. Terminou a sua vida terrena aos vinte e cinco anos de idade e morreu no dia 30 de Setembro. (1897)
Em seguida transcrevo o texto inserto no site www.santiebeati.it
Si arrampica a Milano sul Duomo fino alla Madonnina, a Pisa sulla Torre, e a Roma si spinge anche nei posti proibiti del Colosseo. La quattordicenne Teresa Martin è la figura più attraente del pellegrinaggio francese, giunto in Roma a fine 1887 per il giubileo sacerdotale di Leone XIII. Ma, nell’udienza pontificia a tutto il gruppo, sbigottisce i prelati chiedendo direttamente al Papa di poter entrare in monastero subito, prima dei 18 anni. Cauta è la risposta di Leone XIII; ma dopo quattro mesi Teresa entra nel Carmelo di Lisieux, dove l’hanno preceduta due sue sorelle (e lei non sarà l’ultima).
I Martin di Alençon: piccola e prospera borghesia del lavoro specializzato. Il padre ha imparato l’orologeria in Svizzera. La madre dirige merlettaie che a domicilio fanno i celebri pizzi di Alençon. Conti in ordine, leggendaria puntualità nei pagamenti come alla Messa, stimatissimi. E compatiti per tanti lutti in famiglia: quattro morti tra i nove figli. Poi muore anche la madre, quando Teresa ha soltanto quattro anni.
In monastero ha preso il nome di suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, ma non trova l’isola di santità che s’aspettava. Tutto puntuale, tutto in ordine. Ma è scadente la sostanza. La superiora non la capisce, qualcuna la maltratta. Lo spirito che lei cercava, proprio non c’è, ma, invece di piangerne l’assenza, Teresa lo fa nascere dentro di sé. E in sé compie la riforma del monastero. Trasforma in stimoli di santificazione maltrattamenti, mediocrità, storture, restituendo gioia in cambio delle offese.
E’ una mistica che rifiuta il pio isolamento. La fanno soffrire? E lei è quella che "può farvi morir dal ridere durante la ricreazione", come deve ammettere proprio la superiora grintosa. Dopodiché, nel 1897 lei è già morta, dopo meno di un decennio di vita religiosa oscurissima. Ma è da morta che diviene protagonista, apostola, missionaria. Sua sorella Paolina (suor Agnese nel Carmelo) le ha chiesto di raccontare le sue esperienze spirituali, che escono in volume col titolo Storia di un’anima nel 1898. Così la voce di questa carmelitana morta percorre la Francia e il mondo, colpisce gli intellettuali, suscita anche emozioni e tenerezze popolari che Pio XI corregge raccomandando al vescovo di Bayeux: "Dite e fate dire che si è resa un po’ troppo insipida la spiritualità di Teresa. Com’è maschia e virile, invece! Santa Teresa di Gesù Bambino, di cui tutta la dottrina predica la rinuncia, è un grand’uomo". Ed è lui che la canonizza nel 1925.
Non solo. Nel 1929, mentre in Urss trionfa Stalin, Pio XI già crea il Collegio Russicum, allo scopo di formare sacerdoti per l’apostolato in Russia, quando le cose cambieranno. Già allora. E come patrona di questa sfida designa appunto lei, suor Teresa di Gesù Bambino
VERÍSSIMO, MÁXIMA e JÚLIA, Santos
Em Lisboa, Portugal, os santos VERÍSSIMO, MÁXIMA e JÚLIA mártires. (séc. III)
PIATÃO DE TOURNAI, Santo
Em Séclin, na Gália Bélgica, hoje França, São PIATÃO presbitero que é venerado como evangelizador do território de Tournai e mártir. (séc. III)
ROMANO O Melodioso, Santo
Em Constantinopla, hoje Istambul, na Turquia, São ROMANO diácono que foi denominado O Melodioso pela sua arte sublime em compor hinos eclesiásticos em honra do Senhor e dos santos.(555-565)
NICÉCIO DE TRÉVERIS, Santo
Em Tréveris, na Renânia da Austrásia, hoje Alemanha, São NICÉCIO bispo que, segundo o testemunho de São GREGÓRIO DE TOURS era veemente na pregação, terrivel na repreensão, consistente no ensino. Sofreu o exílio ao tempo de Clotário, rei dos Francos. (561)
BAVÃO DE GAND, Santo
Em Gand, na Flandres, Nêustria hoje Bélgica, São BAVÃO monge que foi discípulo de Santo AMANDO deixando a vida secular distribuiu os seus bens pelos pobres e entrou no mosteiro fundado nesta cidade. (659)
VASNULFO DE CONDÉ-SUR-L'ESCAUT, Santo
Em Condé-sur-L'Escaut no Hainaut, território da Austrásia, hoje França, São VASNULFO monge, natural da Escócia. (séc. VII)
GERALDO EDWARDS ou EDOARDO CAMPION, ROBERTO WILCOX e CRISTÓVÃO BUXTON e ROBERTO WIDMERPOOL, Santos
Em Cantuária, na Inglaterra, São GERALDO EDWARDS (também conhecido como EDOARDO CAMPION), presbitero e mártir que foi ordenado em França e, tendo regressado à sua pátria durante a perseguição da rainha Isabel I depois de longo cativeiro consumou o martírio no patíbulo. Com ele foram, martirizados o Beato ROBERTO WILCOX e CRISTÓVÃO BUXTON presbíteros também por serem sacerdotes e ROBERTO WIDMERPOOL por ter ajudado um sacerdote. (1588)
RODOLFO CROCKETT e EDUARDO JAMES, Beatos
Em Chichester, Inglaterra, os beatos RODOLFO CROCKETT e EDUARDO JAMES, presbiteros e mártires que, formados no Colégio dos Ingleses de Reims, regressando à sua pátria, só por causa do seu sacerdócio foram condenados ao suplício do patíbulo. (1588)
JOÃO ROBINSON, Beato
Em Ipswich, Inglaterra, o Beato JOÃO ROBINSON presbitero e mártir que, sendo pai de familia depois da morte da esposa, recebeu em idade avançada a ordenação sacerdotal e por isso recebeu a coroa do martírio. (1588)
GASPAR HIKOJIRO e ANDRÉ YOSHIDA, Beatos
Em Nagasáqui, Japão, os beatos GASPAR HIKOJIRO e ANDRÉ YOSHIDA mártires, que sendo catequistas foram degolados por terem recebido sacerdotes em suas casas. (1617)
JOÃO DE PALAFOX Y MENDOZA, Beato
Em Osma, cidade de Castela la Mancha, Espanha, o beato JOÃO DE PALAFOX Y MENDOZA bispo. (1659)
LUÍS MARIA MONTÍ, Beato
Em Saronno, Varese, Lombardia, Itália, o Beato LUÍS MARIA MONTÍ religioso que, embora conservando s sua condição laical, instituiu os Filhos de Maria Imaculada que orientou para o exercício da caridade em favor dos pobres e necessitados, dedicando-se especialmente à assistência dos enfermos e dos órfãos e à formação dos jovens. (1900)
CECÍLIA EUSÉPI, Beata
Em Népi, Viterbo, Itália, a beata CECÍLIA EUSÉPI religiosa da Ordem Terceira dos Servos de Maria. (1928)
FLORÊNCIA CAEROLS MARTÍNEZ, Beata
Em Rotglá e Corbera, Valência, Espanha a beata FLORÊNCIA CAEROLS MARTÍNEZ virgem e mártir, que em tempo de perseguição contra a fé, mereceu através do martírio a glória da vida eterna. (1936)
ÁLVARO SANJUAN CANET, Beato
Em Villena, Valência, Espanha, o beato ÁLVARO SANJUAN CANET presbitero da Sociedade Salesiana e mártir que, durante a mesma perseguição alcançou a palma da vitória no combate pela fé. (1936)
ADOLFO MARIANO (Mariano Anel Andréu) e ILDEFONSO LUÍS (José Casa Lluch), Beatos
Em Barcelona, Catalunha, Espanha, em dia incerto de Outubro os beatos ADOLFO MARIANO (Mariano Anel Andréu) e ILDEFONSO LUÍS (José Casa Lluch) religiosos da Congregação dos Irmãos das Escolas Cristãs e mártires. (1936)
MANUEL BORRAJO MIGUEZ, Beato
Em Madrid, Espanha, o beato MANUEL BORRAJO MIGUEZ em dia incerto de Outubro religioso da Sociedade Salesiana e mártir. (1936)
CARMELO JOÃO PÉREZ RODRÍGUEZ, MATEUS GAROLERA MASFERRER , HIGÍNIO DE MATA DIEZ e JOÃO DE MATA DIEZ, Beatos
Em Madrid, Espanha, os beatos CARMELO JOÃO PÉREZ RODRÍGUEZ, MATEUS GAROLERA MASFERRER, HIGÍNIO DE MATA DIEZ religiosos da Sociedade Salesiana e JOÃO DE MATA DIEZ mártires. (1936)
ANTÓNIO REWERA, beato
Munique, Baviera, Alemanha, o beato ANTÓNIO REWERA presbitero e mártir que, deportado da Polónia para o campo de concentração de Dachau por causa do seu testemunho de Cristo, depois de duros tormentos alcançou a coroa do martírio. (1942)
Em Osma, cidade de Castela la Mancha, Espanha, o beato JOÃO DE PALAFOX Y MENDOZA bispo. (1659)
LUÍS MARIA MONTÍ, Beato
Em Saronno, Varese, Lombardia, Itália, o Beato LUÍS MARIA MONTÍ religioso que, embora conservando s sua condição laical, instituiu os Filhos de Maria Imaculada que orientou para o exercício da caridade em favor dos pobres e necessitados, dedicando-se especialmente à assistência dos enfermos e dos órfãos e à formação dos jovens. (1900)
CECÍLIA EUSÉPI, Beata
Em Népi, Viterbo, Itália, a beata CECÍLIA EUSÉPI religiosa da Ordem Terceira dos Servos de Maria. (1928)
FLORÊNCIA CAEROLS MARTÍNEZ, Beata
Em Rotglá e Corbera, Valência, Espanha a beata FLORÊNCIA CAEROLS MARTÍNEZ virgem e mártir, que em tempo de perseguição contra a fé, mereceu através do martírio a glória da vida eterna. (1936)
ÁLVARO SANJUAN CANET, Beato
Em Villena, Valência, Espanha, o beato ÁLVARO SANJUAN CANET presbitero da Sociedade Salesiana e mártir que, durante a mesma perseguição alcançou a palma da vitória no combate pela fé. (1936)
ADOLFO MARIANO (Mariano Anel Andréu) e ILDEFONSO LUÍS (José Casa Lluch), Beatos
Em Barcelona, Catalunha, Espanha, em dia incerto de Outubro os beatos ADOLFO MARIANO (Mariano Anel Andréu) e ILDEFONSO LUÍS (José Casa Lluch) religiosos da Congregação dos Irmãos das Escolas Cristãs e mártires. (1936)
MANUEL BORRAJO MIGUEZ, Beato
Em Madrid, Espanha, o beato MANUEL BORRAJO MIGUEZ em dia incerto de Outubro religioso da Sociedade Salesiana e mártir. (1936)
CARMELO JOÃO PÉREZ RODRÍGUEZ, MATEUS GAROLERA MASFERRER , HIGÍNIO DE MATA DIEZ e JOÃO DE MATA DIEZ, Beatos
Em Madrid, Espanha, os beatos CARMELO JOÃO PÉREZ RODRÍGUEZ, MATEUS GAROLERA MASFERRER, HIGÍNIO DE MATA DIEZ religiosos da Sociedade Salesiana e JOÃO DE MATA DIEZ mártires. (1936)
ANTÓNIO REWERA, beato
Munique, Baviera, Alemanha, o beato ANTÓNIO REWERA presbitero e mártir que, deportado da Polónia para o campo de concentração de Dachau por causa do seu testemunho de Cristo, depois de duros tormentos alcançou a coroa do martírio. (1942)
... E AINDA ...
ABREHA e ASBEHA, Santos
Secondo tardive leggende copte Abreha e il fratello Asbeha sarebbero
stati i primi re etiopi convertiti da s. Frumenzio (morto ca. nel 380)
al Cristianesimo. La Chiesa copta ne festeggia la memoria il 1° ott.
(nel 4° giorno di paopi) insieme con il re Aizana e il fratello Sazana.
Ma, se Aizana, re nel 356, fece erigere ad Aksum iscrizioni che
rivelano chiaramente l'indole pagana e se bisogna attendere un re della
seconda metà del sec. V, il presunto Tazana (nome di grafia incerta),
per leggere ad Aksum iscrizioni votive che esaltino un solo Dio del
cielo e del mondo, non si vede come nella corte etiope possa esser
penetrato il cristianesimo prima del sec. V.
Fu necessario, infatti, che maturassero particolari condizioni politiche, cioè che la dominazione etiope nell'Arabia meridionale, minacciata dalla ostilità dei Persiani, si appoggiasse a Bisanzio, divenendo la protettrice ufficiale del cristianesimo, perché questo sostituisse la religione precedente.
Se questa rivoluzione accadde, come testimonia Cosma Indicopleuste nell'ambito del sec. VI, non è chiaro quanto credito si possa concedere ad una notizia che l'anticipa di due secoli.
Fu necessario, infatti, che maturassero particolari condizioni politiche, cioè che la dominazione etiope nell'Arabia meridionale, minacciata dalla ostilità dei Persiani, si appoggiasse a Bisanzio, divenendo la protettrice ufficiale del cristianesimo, perché questo sostituisse la religione precedente.
Se questa rivoluzione accadde, come testimonia Cosma Indicopleuste nell'ambito del sec. VI, non è chiaro quanto credito si possa concedere ad una notizia che l'anticipa di due secoli.
DIEGO BOTELLO, Beato
Dei tre martiri Ferdinando (Fernando, Hernando) di Salcedo, Diego
Botello e un compagno (il nome del terzo è rimasto ignoto),
probabilmente giunti all'isola Espanola (oggi Haiti) nel primo decennio
del sec. XVI e appartenenti alla provincia francescana della Santa Croce
di Espanola, eretta nel 1505, conosciamo soltanto la concisa notizia
della loro morte, tramandata dallo storico francescano Girolamo di
Mendieta (m. 1604). Nel 1516, in una delle isole delle Piccole Antille,
gli indios caraibici, antropofagi, li uccisero a colpi di freccia e,
dopo averli mangiati, portarono in giro le loro teste e gli abiti come
bandiere in segno di trionfo. Il Martirologio Francescano li ricorda col
titolo di beati il 1° ottobre, ed indica arbitrariamente il Venezuela
come luogo del loro martirio.
DOMENICO DE VILLANOVA, Beato
Religioso del convento mercedario di Santa Maria
di Montflorite in Aragona (Spagna), il Beato Domenico da Villanova, ne
fu anche il commendatore. Famoso per la cultura e la santità, pieno di
meriti si addormentò in pace e fu sepolto nella chiesa del convento.
L'Ordine lo festeggia l'1 ottobre
L'Ordine lo festeggia l'1 ottobre
FERDINANDO (Fernando ou Hernando) DE SALCEDO, Santo
Dei tre martiri Ferdinando (Fernando, Hernando) di Salcedo, Diego
Botello e un compagno (il nome del terzo è rimasto ignoto),
probabilmente giunti all'isola Espanola (oggi Haiti) nel primo decennio
del sec. XVI e appartenenti alla provincia francescana della Santa Croce
di Espanola, eretta nel 1505, conosciamo soltanto la concisa notizia
della loro morte, tramandata dallo storico francescano Girolamo di
Mendieta (m. 1604). Nel 1516, in una delle isole delle Piccole Antille,
gli indios caraibici, antropofagi, li uccisero a colpi di freccia e,
dopo averli mangiati, portarono in giro le loro teste e gli abiti come
bandiere in segno di trionfo. Il Martirologio Francescano li ricorda col
titolo di beati il 1° ottobre, ed indica arbitrariamente il Venezuela
come luogo del loro martirio
VIRILA DE LEYRE, Santo
San Virila abate benedettino. Visse nell'XI secolo e fu abate del monastero di San Salvatore di Leyre, Yesa di Navarra, Spagna.
La sua festa ricorre il 1° ottobre.
Yesa è un comune spagnolo di 257 abitanti situato nella comunità autonoma della Navarra.
È il primo comune che si incontra entrando in Spagna dal passo del Somport (Huesca), lungo il Camino aragonés verso Santiago, alla fine dell'omonimo lago artificiale.
Vicino al villaggio sorge il monastero benedettino di San Salvador de Leyre. La leggenda racconta la storia di San Virila, abate del monastero, che era ossessionato dal mistero dell'eternità. Meditando meditando, affascinato dal canto di un uccellino, quando l'abate si riscosse scoprì che erano passati 300 anni, e lui pensava che fosse passata solo un'ora.
La tradizione vuole che lo stesso San Virila raccontò :
“…In quel mentre mi tormentava il dilemma dell'eternità e i dubbi mi assalivano incessantemente. Pregavo Dio, nostro Signore, affinché mi illuminasse su questo mistero e accendesse la luce nel mio cuore. Una sera di primavera, come ero solito fare, uscii a passeggiare tra i frondosi alberi della sierra di Leyre.
Affaticato, mi sedetti a riposare accanto ad una fontana e rimasi lì assorto ed ipnotizzato ad ascoltare il bellissimo canto di un usignolo.
Trascorsa secondo me qualche ora, feci ritorno al monastero. Quando superai l'ingresso principale, nessun fratello monaco mi risultava familiare. Deambulai nelle varie dipendenze, sorprendendomi con ogni particolare e capendo poco a poco che era successo qualcosa di strano.
Rendendomi conto che nessuno mi riconosceva, mi recai dal Priore che, attonito, ascoltò la mia storia con attenzione. Ci dirigemmo alla biblioteca per cercare di decifrare questo enigma e consultando antichi documenti, scoprimmo che "trecento anni fa, un monaco santo, chiamato San Virila, aveva governato il monastero ed era stato divorato dalle belve durante una delle sue passeggiate primaverili"…
Con le lacrime agli occhi, capii che quel monaco ero io e che Dio finalmente aveva esaudito le mie preghiere.
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Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
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In
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
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