Desejo a todos os meus leitores
UM BOM ANO DE 2016
8º A N O
LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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MARTINIANO, Santo
Em Atenas, Grécia, São MARTINIANO que tinha sido eremita num lugar próximo de Cesareia da Palestina. (398)
CASTOR DE AQUITÂNIA, Santo
Em Karden, junto às margens do Mosela, no território de Tréveris, hoje Alemanha, São CASTOR DA AQUITÂNIA presbítero e eremita. (séc. IV)
BENIGNO, Santo
Em Tódi. na Úmbria, Itália, São BENIGNO presbítero e mártir. (séc. IV)
ESTÊVÃO DE LIÃO, Santo
Em Lião, na Gália, hoje França, Santo ESTÊVÃO bispo. (515)
ESTÊVÃO DE RIÉTI, Santa
Em Riéti, na Sabina, hoje no Lácio, Itália, a comemoração de Santo ESTÊVÃO abade, homem de admirável paciência, como escreveu o papa São GREGÓRIO MAGNO. (séc. VI)
GOSBERTO, Santo
Em Osnabruck, na Saxónia, hoje Alemanha, São GOSBERTO bispo dos Suevos que expulso da sua sede durante a perseguição dos pagãos, aceitou o governo da Igreja de Osnabruck. (874)
GUIMERA ou GUMARO, Santo
Em Osnabruck, na Saxónia, hoje Alemanha, São GOSBERTO bispo dos Suevos que expulso da sua sede durante a perseguição dos pagãos, aceitou o governo da Igreja de Osnabruck. (874)
GUIMERA ou GUMARO, Santo
Em Carcassone, na Gália Narbonense, hoje França, São GUIMERA ou GUMARO bispo. (931)
FULCRANO, Santo
Em Lódeve, Gália Narbonense, hoje França, São FULCRANO bispo insigne na misericórdia para com os pobres e no zelo pelo culto divino. (1006)
GILBERTO, Santo
Em Meaux, na região de Brie, hoje França, São GILBERTO bispo. (1009)
JORDÃO DE SAXÓNIA, Santo
Em Ptolemaida, hoje Akko, na Palestina, o passamento do beato JORDÃO DE SAXÓNIA presbítero da Ordem dos Pregadores sucessor e imitador de São Domingos que propagou com intenso vigor a Ordem e morreu num naufrágio. (1237)
AGOSTINHA CAMMÓZI (Cristina Cammózzi), Beata
Em Spoleto, na Úmbria, Itália, a Beata AGOSTINHA CAMMÓZZI (Cristina Cammózzi) que, depois da morte do esposo, seguiu por algum tempo a concupiscência da carne, mas depois escolheu a vida penitente na Ordem secular de Santo Agostinho onde se dedicou à oração e ao serviço dos enfermos pobres. (1458)
EUSTÓQUIO (Lucrécia Bellíni), Beata
Em Pádua, na Venécia, hoje região do Véneto, Itália, a Beata EUSTÓQUIO (Lucrécia Bellíni) virgem da Ordem de São Bento. (1469)
PAULO LIU HANZUO, Santo
Em Dongjiaochang, localidade próxima de Lezhi, no Sichuan - China, São PAULO LIU HANZUO presbitero e mártir estrangulado por ser cristão. (1818)
PAULO LÊ-VAN-LOC, Santo
Em Thi-Nghé, cidade da Cochinchina, hoje Vietname, São PAULO LÊ-VAN-LOC presbitero e mártir que no tempo do imperador Tu Duc foi degolado às portas da cidade, por confessar a fé em Cristo
e ainda...
AIMO e VERMUNDO CORIO, Santos
Il più antico documento intorno ai santi Aimo e Vermondo è quello conservato in originale alla biblioteca Trivulziana di Milano, che risale all'incirca al 1357, cui si rifecero coloro che ne scrissero, come il Bascapè, il Bugato, il Morigia, il Ferrari e, da ultimo, l'Agrati, che ne ha pubblicato integralmente il testo latino, dando a fianco la traduzione italiana. La tradizione li vuole fratelli, conti di Turbigo sul Ticino, dove fondarono il monastero di S. Vittore. Sospinti da un branco di cinghiali, mentre cacciavano in luogo solitario, ripararono verso levante, nella regione briantea, dove più tardi sorse l'industriosa cittadina di Meda e dove edificarono una chiesa in onore di s. Vittore, alla quale unirono un monastero femminile secondo la regola benedettina.
Sepolti in quella chiesa, la loro tomba fu spesso miracolosa e molti, anche da lontano, ottennero segnalati favori e grazie particolari, onde sorse la fama di santità dei due fondatori, che ancora perdura.
Il 31 maggio 1581 furono venerati da s. Carlo e da Federico Borromeo, mentre il card. Ildefonso Schuster fece una ricognizione delle reliquie dei due santi nel 1932, quando si celebrarono in loro onore dei solenni festeggiamenti
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Il più antico documento intorno ai santi Aimo e Vermondo è quello conservato in originale alla biblioteca Trivulziana di Milano, che risale all'incirca al 1357, cui si rifecero coloro che ne scrissero, come il Bascapè, il Bugato, il Morigia, il Ferrari e, da ultimo, l'Agrati, che ne ha pubblicato integralmente il testo latino, dando a fianco la traduzione italiana. La tradizione li vuole fratelli, conti di Turbigo sul Ticino, dove fondarono il monastero di S. Vittore. Sospinti da un branco di cinghiali, mentre cacciavano in luogo solitario, ripararono verso levante, nella regione briantea, dove più tardi sorse l'industriosa cittadina di Meda e dove edificarono una chiesa in onore di s. Vittore, alla quale unirono un monastero femminile secondo la regola benedettina.
Sepolti in quella chiesa, la loro tomba fu spesso miracolosa e molti, anche da lontano, ottennero segnalati favori e grazie particolari, onde sorse la fama di santità dei due fondatori, che ancora perdura.
Il 31 maggio 1581 furono venerati da s. Carlo e da Federico Borromeo, mentre il card. Ildefonso Schuster fece una ricognizione delle reliquie dei due santi nel 1932, quando si celebrarono in loro onore dei solenni festeggiamenti
ÂNGELO TANCREDI DE RIETI, Beato
Il beato Angelo Tancredi da Rieti fu uno dei primi discepoli di san Francesco, e cioé uno dei primi frati minori. Angelo Tancredi era un nobile cavaliere, fu il primo cavaliere ad unirsi a Francesco. Nel 1223 lavorava a Roma, a servizio del cardinale di "Santa Croce in Gerusalemme" Leone Brancaleone. E proprio in quegli anni Angelo Tancredi conobbe Francesco d'Assisi. Trascorse con il frate serafico gli ultimi due anni della sua vita. Angelo assieme ai compagni Leone e Rufino confortò Francesco, mentre stava morendo, cantandogli il Cantico delle Creature. Con Leone e Rufino egli scrisse la celebre "Leggenda dei tre compagni" e, nel 1246, una lettera da Greccio al ministro generale Crescenzo di Iesi. Tancredi da Rieti è sepolto vicino alla tomba di Francesco nella cripta della basilica di Assisi. E lo stesso san Francesco, volendo delineare l'identikit dell'autentico frate minore, così scriveva: «Sarebbe un buon frate minore colui che avesse la cortesia di Angelo, che fu il primo cavaliere entrato nell'Ordine e fu adorno di ogni gentilezza e bontà». (Avvenire)
BERENGÁRIO DE ASSIS, Beato
Predicatore nella città di Granada, Valenza e Murcia, il Beato Berengario di Assisi, spesso visitò gli ergastolani portando loro conforto e la parola del Signore. Liberò dalle mani dei saraceni 358 schiavi ed infine con tante opere e pieno di meriti nel convento di Santa Maria Guardia Pratorum, raggiunse la corona della gloria
FOSCA e MAURO, Santos
La storia delle martiri Fosca e Maura, secondo gli agiografi, va collocata durante la persecuzione di Decio, nel III secolo. Secondo la narrazione di un'antica «passio», la giovane Fosca, figlia di genitori pagani di Ravenna, a quindici anni confidò alla nutrice Maura il desiderio di divenire cristiana. Insieme si recarono dal sacerdote Ermolao che le educò alla fede e le battezzò. A nulla valsero i tentativi del padre di far recedere la figlia da questo passo. Fosca fu denunciata al prefetto Quinziano, ma gli uomini inviati ad arrestarla la trovarono con un angelo e non riuscirono nel loro intento. Quindi Fosca e Maura, presentatesi spontaneamente a Quinziano, vennero processate, crudelmente torturate e infine decapitate il 13 febbraio. I loro corpi furono gettati in mare o, secondo altre versioni, rapiti da marinai e trasportati in Tripolitania dove ebbero sepoltura nelle grotte presso Sabratha (oggi Saqratha). Molti anni più tardi, occupata la regione dagli Arabi, un cristiano di nome Vitale per divina ispirazione riportò le reliquie in Italia, nell'isola di Torcello, nella laguna veneta, dove venne eretta una chiesa in onore delle due martiri. (Avv.)
JULIANA DE TORINO, Santa
La figura di questa santa compare nelle vicende di alcuni santi piemontesi, nonostante non esistano prove documentarie o archeologiche che consentano di conoscerne nei particolari la vicenda umana. La sua persona emerge, infatti, più come quella simbolica della donna timorata di Dio, coraggiosa seppellitrice dei martiri e amorosa educatrice di futuri ecclesiastici, che non come quella di un personaggio dalle coordinate storiche spazio – temporali ben definite
GOSBERTO DE SAXÓNIA, Santo
A Osnabrück nella Sassonia in Germania, san Gosberto, vescovo degli Svevi, che, cacciato dalla sua sede durante la persecuzione dei pagani, accettò il governo della Chiesa di Osnabrück
MODOMNOCK, Santo
Fu abate di Tipra Fachtnai (Tibberaghny, contea di Kilkenny) alla fine del VI e all'inizio del VII sec.; è commemorato da solo il 13 febbraio nei martirologi irlandesi e, insieme a s. Maedoc di Ferns il 18 maggio.
Con Maedoc di Ferns (m. 626) e Scuithin di Sliab Mairge, era discepolo di s. David nel Galles. L'infondata notizia secondo cui "fu lui ad introdurre dal Galles le api in Irlanda" si trova nella Vita di s. Molaa e, più ampiamente, in quella di s. David
Con Maedoc di Ferns (m. 626) e Scuithin di Sliab Mairge, era discepolo di s. David nel Galles. L'infondata notizia secondo cui "fu lui ad introdurre dal Galles le api in Irlanda" si trova nella Vita di s. Molaa e, più ampiamente, in quella di s. David
PEDRO I de VERCELLI, Santo
Ben due personaggi di nome Pietro hanno ricoperto la carica episcopale presso la più antica diocesi piemontese presso Vercelli, entrambi venerati come santi e vissuti a cavallo dell’anno 1000. Solo del primo, commemorato in data odierna, unico martire vescovo di tale città, ci sono pervenute maggiori informazioni sulla sua vita e sul suo operato. Probabilmente di origini tedesche, Pietro I si insediò sulla cattedra vercellese verso il 978. Nomino abate di Lucedio, presso Trino, San Bononio, al quale era legato da un’amicizia nata dalla sua partecipazione alla battaglia indetta dall’imperatore Ottone II contro i Saraceni nel sud Italia
SIMEÃO ESTÊVÃO NEMANJA, Santo
Lo zupan serbo Stefano Nemanja, governò il suo paese guidandolo all’integrità della vera fede ed ornandolo di numerosi monasteri. Entrò infine in quello di Studenica, abdicando in favore di suo figlio Santo Stefano “primo incoronato” e raggiungendo poi il celebre ultimogenito San Saba presso il Monte Athos. Qui dalle rovine di Hilandar i due crearono un nuovo centro spirituale per il popolo serbo ed infine Simeone vi morì. La sua salma prese ad emanare un profumo soave che gli valse il soprannome di Simeone il Mirovlita
UNA (HUNA), Santo
Una era un monaco che visse nel doppio monastero fondato da Santa Etelreda nell'isola di Ely. Assistette la santa fondatrice nei suoi ultimi momenti di vita terrena ed in seguito si ritirò a vivere da eremita in una piccola isola delle Fens. Questa isola fu poi chiamata Huneia in suo onore.
Morì attorno al 690. Le sue reliquie furono poi riesumate e portate nell'abbazia di Thorney nel Cambridgeshire.
La sua festa è celebrata il 13 febbraio
Morì attorno al 690. Le sue reliquie furono poi riesumate e portate nell'abbazia di Thorney nel Cambridgeshire.
La sua festa è celebrata il 13 febbraio
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Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
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In
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
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Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) - http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com
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