Desejo a todos os meus leitores
UM BOM ANO DE 2016
Nº 2761 - (142-2016)
21 DE MAIO DE 2016
SANTOS DE CADA DIA
8º A N O
LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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CRISTOVÃO DE MAGALLANES e companheiros ROMÃO ADAME, RODRIGO AGUILAR, JÚLIO ALVAREZ, LUÍS BATIS SÁINZ, AGOSTINHO CALOCA CORTÉS, MATEUS CORREA, ATILANO CRUZ, MIGUEL DE LA MORA, PEDRO ESQUEDA RAMIREZ, MARGARIDO FLORES, JOSÉ ISABEL FLORES, DAVID GALVÁN, PEDRO MALDONADO, JESUS MÉNDEZ, JUSTINO ORONA, SABAS REYES, JOSÉ MARIA ROBLES, TORÍBIO ROMO, JANUÁRIO SÁNCHEZ DELGADILLO, TRANQUILINO UBIARCO e DAVID URIBE, presbíteros; MANUEL MORALES, SALVADOR LARA PUENTES e DAVID ROLDÁN LARA, leigos, Santos
Santos CRISTOVÃO DE MAGALLANES, presbítero e companheiros ROMÃO ADAME, RODRIGO AGUILAR, JÚLIO ALVAREZ, LUÍS BATIS SÁINZ, AGOSTINHO CALOCA CORTÉS, MATEUS CORREA, ATILANO CRUZ, MIGUEL DE LA MORA, PEDRO ESQUEDA RAMIREZ, MARGARIDO FLORES, JOSÉ ISABEL FLORES, DAVID GALVÁN, PEDRO MALDONADO, JESUS MÉNDEZ, JUSTINO ORONA, SABAS REYES, JOSÉ MARIA ROBLES, TORÍBIO ROMO, JANUÁRIO SÁNCHEZ DELGADILLO, TRANQUILINO UBIARCO e DAVID URIBE, presbíteros; MANUEL MORALES, SALVADOR LARA PUENTES e DAVID ROLDÁN LARA, leigos,. mártires, que, em várias regiões do México, perseguidos em ódio ao nome cristão e à Igreja Católica, por terem professado a fé em Cristo Rei, alcançaram a coroa do martírio. (1927)
TIMÓTEO, Santo
Na Mauritânia, território da actual Argélia, São TIMÓTEO diácono e mártir. (data incerta)
Na Mauritânia, território da actual Argélia, São TIMÓTEO diácono e mártir. (data incerta)
POLIEUTO, Santo
Em Cesareia, na Capadócia, hoje Kayseri, na Turquia, São POLIEUTO mártir. (data incerta)
SANTOS MÁRTIRES DO PENTECOSTES
NA ALEXANDRIA
Comemoração dos SANTOS MÁRTIRES (homens e mulheres) que em ALEXANDRIA DO EGIPTO nos sagrados dias de Pentecostes, o bispo ariano JORGE sob o governo do imperador Constâncio, mandou matar crudelíssimamente ou enviar para o exílio. (357-358)
PATERNO DE VANNES, Santo
Em Vannes, na Bretanha Menor, França, a comemoração de São PATERNO bispo que, segundo a tradição, neste dia foi ordenado bispo por São PERPÉTUO DE TOURS no concílio provincial congregado nessa cidade. (460-490)
Em Nice, na Provença, França, Santo HOSPÍCIO recluso, homem de admirável espírito de penitência, que predisse a chegada dos Lombardos. (581)
Em Évora, cidade da Lusitânia hoje Portugal, São MANÇOS mártir (séc. VI)
TEOBALDO DE VIENNE, Santo
Em Vienne, na Borgonha, França, São TEOBALDO bispo que, durante 44 anos, dignificou esta sede episcopal com seu insigne exemplo de caridade e piedade. (1001)
Ao largo de Rochefort, França, o beato JOÃO MOPINOT da Congregação dos Irmãos das Escolas Cristãs e mártir, que, durante a Revolução Francesa, por ser religioso, foi detido e encerrado numa pequena e sórdida barca, onde morreu vitimado pela tuberculose. 1794)
CARLOS EUGÉNIO DE MAZENOD, Beato
Em Marselha, na Provença, França, CARLOS EUGÉNIO MAZENOD bispo, que, para evangelizar os pobres, fundou o Instituto dos Missionários de Maria Imaculada e, durante quaxse vinte e cinco anos, ilustrou a Igreja com as suas virtudes, obras, sermões e escritos. (1861)
MANUEL GÓMEZ GONZÁLEZ e
ADÍLIO DARONCH, Beatos
Em Feijão Miúdo, localidade do Rio Grande do Sul, no Brasil, os beatos MANUEL GÓMEZ GONZÁLEZ presbítero e ADÍLIO DARONCH mártires. (1924)
... E AINDA ...
BEINIO, FÁBIO, EMANUEL e FERMO, Santos
Al 22 ottobre 1633 veniva posta la prima pietra del monastero delle
Carmelitane Scalze di Vienna, dedicato a San Giuseppe. Fu eletta prima
priora Paola Maria di Gesù, oriunda di Genova, che morì poi in concetto
di santità il 15 gennaio 1646. Tale monastero fu dotato di un elevato
numero di reliquie, pare oltre duecento, fatte pervenire da ogni parte.
Il bollandista Daniele Papebroech (1628-1714) fu pregato dal carmelitano scalzo Paolo di Tutti i Santi, definitore dell’Ordine in Germania, derogando alla solita regola di non trattare "operose ac singillatim" dei martiri "recentiori memoria Romae editis", di trattare circa alcuni dei martiri delle cui reliquie erano entrati in possesso. Fece dunque menzione di Beinio, Fabio, Emanuele e Fermo, la cui festa comune era celebrata al 21 maggio, ma singolarmente erano invece festeggiati rispettivamente il 21, il 27, il 30 maggio ed il 1° giugno.
Il dotto gesuita, osservando come il nome Emanuele non potesse appartenere ad un martire romano dei primi secoli e, di conseguenza, "ex designatione inventoris vel donatoris inditum credi possit", concluse dunque che "Quibus porro indiciis crediti sint illi, quorum sic translata sunt ossa, vere martyres Christi fuisse, tacentibus donationum instrumentis, dicere nequimus".
Era dunque evidente ci si trovasse di fronte a dei corpi santi, estratti dalle catacombe, ma ai quali arbitrariamente furono assegnati dei nomi per poter porre tali reliquie ala venerazione dei fedeli
Il bollandista Daniele Papebroech (1628-1714) fu pregato dal carmelitano scalzo Paolo di Tutti i Santi, definitore dell’Ordine in Germania, derogando alla solita regola di non trattare "operose ac singillatim" dei martiri "recentiori memoria Romae editis", di trattare circa alcuni dei martiri delle cui reliquie erano entrati in possesso. Fece dunque menzione di Beinio, Fabio, Emanuele e Fermo, la cui festa comune era celebrata al 21 maggio, ma singolarmente erano invece festeggiati rispettivamente il 21, il 27, il 30 maggio ed il 1° giugno.
Il dotto gesuita, osservando come il nome Emanuele non potesse appartenere ad un martire romano dei primi secoli e, di conseguenza, "ex designatione inventoris vel donatoris inditum credi possit", concluse dunque che "Quibus porro indiciis crediti sint illi, quorum sic translata sunt ossa, vere martyres Christi fuisse, tacentibus donationum instrumentis, dicere nequimus".
Era dunque evidente ci si trovasse di fronte a dei corpi santi, estratti dalle catacombe, ma ai quali arbitrariamente furono assegnati dei nomi per poter porre tali reliquie ala venerazione dei fedeli
HENRIQUE VI DE INGLATERRA, Santos
Un caso di martirio nell'Inghilterra del Quattrocento, assolutamente caduto nell'oblio quantomeno agli occhi del opinione pubblica. E' la triste ma al tempo stesso gloriosa vicenda del sovrano Enrico VI.
Nato da Enrico V e da Caterina di Valois il 6 dicembre 1421 presso Windsor, rimase orfano del padre all'età di soli nome mesi. Caso probabilmente unico nella storia di re asceso al trono in così tenera età, venne a stabilirsi pertanto in Inghilterra un periodo di reggenza, che fu purtroppo caratterizzato da lotte furiose fra le famiglie che si contendevano il governo della nazione.
Finalmente Enrico VI assunse il comando nel 1442 e due anni dopo convolò a nozze con Margherita di Provenza. Forti simpatie riuscì ad accattivarsi grazie al suo carattere mite e buono, ma anche e soprattutto per la sua pietà. Nel 1453, in seguito ad una sua malattia mentale, da cui guarì due anni dopo, si scatenò nuovamente in Inghilterra una lotta di fazioni. E' il periodo comunemente denominato “guerra delle due rose”, che vide protagoniste le famiglie di York e di Lancaster
GODRICO, Santo
Nato a Walpole, nel Norfolk, da poveri genitori, Godrico divenne mercante ambulante per aiutare i suoi genitori. In seguito distribuì ai poveri la fortuna abilmente accumulata e si diede alla pratica dei pellegrinaggi, recandosi a Roma, in Terra Santa e a Compostela. Decise poi di dedicarsi alla vita eremitica nelle foreste di Durham e poi in un luogo vicino al santuario di S. Cutberto. La sua fama si diffuse ben presto, tanto che le folle lo visitavano per esserne edificate e confortate. Morì il 22 maggio 1170 e fu sepolto nella piccola chiesa da lui stesso costruita”
ISBERGA ou GISELA, Santa
Nella data odierna, dedicata in Oriente alla festa del santo imperatore
Costantino I il Grande e di sua madre Elena, si ricorda invece in
Occidente la figura di Santa Isberga, sorella quasi leggendaria del
primo Sacro Romano Imperatore Carlo Magno. Se da un lato è pur vero che
la Chiesa latina non ha mai concesso a nessuno dei suoi figli il titolo
di “Uguale agli Apostoli” che i bizantini tributano a Costantino e non
solo, resta comunque il fatto che il cardinale Lambertini, futuro
Benedetto XIV, indicò il caso di Carlo Magno quale classico esempio di
equivalenza fra venerazione tradizionale e regolare beatificazione (De
servorum Dei beatificatione, I, cap. 9, n. 4). La pietà popolare ha
inoltre voluto cingere il Padre dell’Europa anche di una corona di
santità tutta al femminile, annoverante sua beata madre Berta, la sua
beata sposa Ildegarda e la predetta santa sorella Isberga.
LÚCIO DEL RIO, Beato
Confessore di Giacomo II°, Re di Castiglia e
dell’Infanta Isabella, il mercedario Beato Lucio del Rio, si gloriava
della sola croce del Signore. E per i meriti della croce, nel convento
di Sant’Eulalia in Barcellona morì centenario nell’anno 1342
raggiungendo le delizie eterne del paradiso.
L’Ordine lo festeggia il 21 maggio
NICOSTRATO e ANTÍOCO, Santos
I tribuni Nicostrato e Antioco e i loro compagni soldati sono noti
soltanto per il ruolo secondario da essi sostenuto nella passio, del
resto favolosa, di Procopio di Cesarea. Si può dunque, a buon diritto,
non solo dubitare del loro martirio, ma anche della loro stessa
esistenza.
Nicostrato ed Antioco sono tuttavia annunciati nei
sinassari bizantiní, come compagni di martirio di Procopio, ma senza
alcuna particolare notizia, in date diverse: 7, 19, 20 e 21 maggio. Sono
inoltre menzionati nella notizia di s. Procopio all'8 giugno.Sconosciuti ai martirologi medievali dell'Occidente, Nicostrato ed Antioco sono stati introdotti da C. Baronio nel Martirologio Romano al 21 maggio
PIETRO ou PEDRO PARENZO, Santo
Nella storia millenaria della Chiesa, è purtroppo accaduto che le
divergenze d’interpretazione dottrinale, sulla natura umana e divina di
Gesù, sulla figura e l’importanza di Maria nel disegno della Redenzione,
sul culto dei santi, delle reliquie, delle immagini, sul mistero
Trinitario, ecc. oltre a portare a Concili chiarificatori e semmai di
condanna delle eresie ideologiche che affioravano specie in Oriente,
provocarono anche scontri e persecuzioni fra le varie parti, capeggiati
da vescovi e patriarchi locali, dove anche e soprattutto il potere
imperiale aveva la sua parte.
SILAO, Santo
Silao è uno dei vari santi irlandesi venerati in
Italia. Il suo culto è ancora vivo a Lucca, che ne possiede anche le
sacre reliquie. Nato al principio dell’undicesimo secolo da stirpe
regia, fu dapprima sacerdote secolare per poi vestire l’abito
benedettino. Divenne vescovo di un’importante e tuttora ignota sede
irlandese, ma per la prepotenza di un signore locale fu costretto a
recarsi a Roma per invocare l’aiuto di papa Gregorio VII. Durante il
viaggio fece una sosta a Lucca per incontrare la sorella Ermengarda, ma
qui ne apprese la morte. Proseguì allora verso Roma ma durante il
ritorno si ammalò, per cui fu costretto a fermarsi a Lucca, dove morì
santamente il 21 maggio di un anno intorno al 1100
Silao è uno dei vari santi irlandesi venerati in
Italia. Il suo culto è ancora vivo a Lucca, che ne possiede anche le
sacre reliquie. Nato al principio dell’undicesimo secolo da stirpe
regia, fu dapprima sacerdote secolare per poi vestire l’abito
benedettino. Divenne vescovo di un’importante e tuttora ignota sede
irlandese, ma per la prepotenza di un signore locale fu costretto a
recarsi a Roma per invocare l’aiuto di papa Gregorio VII. Durante il
viaggio fece una sosta a Lucca per incontrare la sorella Ermengarda, ma
qui ne apprese la morte. Proseguì allora verso Roma ma durante il
ritorno si ammalò, per cui fu costretto a fermarsi a Lucca, dove morì
santamente il 21 maggio di un anno intorno al 1100
VITTORIO e companheiros, Santos
Questo santo non ha lasciato notizie di sé, si sa solo che ha subito il martirio a Cesarea di Cappadocia e che era un romano.
Dal
‘Martirologio Geronimiano’ che lo cita al 21 maggio insieme ad altri
due martiri Polieuto e Donato, è passato nel ‘Martirologio Romano’
insieme agli altri due e celebrati nello stesso giorno, altro non si sa;
comunque il gruppo lo si ritrova sempre nei martirologi storici
occidentali. La mancanza di notizie, contrariamente alle regole, non l’ha messo nel dimenticatoio della storia, egli è certamente più nominato nei secoli successivi ed ancora oggi, di quanto non fosse nominato e conosciuto in vita.
Vittorio è l’unico santo con questo nome, proviene dal latino Victorius una variante di Victor (vincitore), altri nomi derivati sono: Vittore, Vittoriano, Vittorino, Vittoriana, Vittoria.
In molti Paesi esso è tradotto nella loro lingua: Victoire in Francia; Victor e Victoria in Spagna e Gran Bretagna; Vike, Viktor e Viktoria in Germania; Vìtor in Portogallo, ecc.
In Inghilterra fu portato dalla celebre regina Vittoria il cui nome segnò un’epoca, uno stile “vittoriani”.
Grande diffusione in Italia, perché fu il nome di diversi sovrani e principi di Casa Savoia.
E’ invocato contro il fulmine, la grandine e gli spiriti maligni
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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto
Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
In
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
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Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) - http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com
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