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10º A N O
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Zeferino, Santo
Liberal, Santo
Em Roma, junto à Via Salária Antiga, no cemitério «ad Septem Palumbas» São LIBERAL mártir que, segundo a tradição tinha exercido o ofício de cônsul. (data incerta)
Filogónio de Antioquia, Santo
Em Antioquia, na Síria hoje Antakya na Turquia, São FILOGÓNIO bispo que chamado por vontade divina da profissão de ofício de advogado ao governo desta Igreja, foi um dos primeiros que, juntamente com o bispo Santo ALEXANDRE e seus companheiros combateram contra Ário pela fé católica, e descansou no Senhor cumulado de méritos. São JOÃO CRISÓSTOMO celebra-o com um eloquente panegírico. (324)
Ursicino, Santo
No território do Jura helvético, junto ao rio Doubs, hoje Suiça, Santo URSICINO discipulo de São COLUMBANO que, levando vida eremítica na solidão, depois de ser descoberto induziu muitos a seguir o mesmo género de vida. (620)
Domingos de Silos, Santo
No mosteiro de Silos, Castela, Espanha, São DOMINGOS abade que, depois de ter sido eremita, restaurou este mosteiro arruinado, restabeleceu a observância e promoveu o louvor divino dia e noite. (1073)
Vicente Romano, Beato
No campo de concentração de Sachsenhausen, na Alemanha, o Beato MIGUEL PIASCZYNSKI, presbítero e mártir que, sendo natural da Polónia, foi encarcerado nesta prisão estrangeira por causa da fé e, superados os suplícios, partiu para a glória celeste. (1940)
Abramo e Coren, Santos
Commendatore del convento mercedario di San Lazzaro in Saragozza (Spagna), il Beato Giovanni de Molina, si distinse per tante virtù.Famoso per l'austerità della vita, la profezia e la gloria dei miracoli alla sua morte, sulla sua cella rifulse una mirabile luce celeste segno della sua santità.
L'Ordine lo festeggia il 20 dicembre.
Nato verso il 1415, in El Puig (Spagna), San Lorenzo Company, fin da piccolo vestì l'abito mercedario. Ancora molto giovane fu nominato commendatore del convento di Santa Maria degli Angeli in El Puig, per la sua modestia, saggezza e compassione verso gli schiavi fu scelto come redentore. Nel 1442 assieme al Beato Pietro Bosset mentre ritornavano da una redenzione compiuta a Tunisi in Africa, furono sorpresi da una furiosa tempesta che li riportò a Tunisi ed i pochi superstiti furono ridotti nuovamente in schiavitù compresi loro due stessi.Trascorsi 15 anni di prigionia durante i quali consolò gli schiavi e li fortificò nella fede, padre Company fu liberato nel 1457 e poté tornare in patria. Avendo vissuto per 55 anni nell'Ordine con singolare virtù il 23 giugno 1474 fu eletto Maestro Generale. Famoso per i miracoli morì santamente il 20 dicembre del 1479, il suo corpo fu sepolto nella chiesa di El Puig.
L'Ordine lo festeggia il 20 dicembre.
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Entramos na última Semana do Advento, o que quer dizer que no próximo Domingo é dia 25 - DIA DE NATAL
Nº 2963 - (354-2016)
20 de DEZEMBRO de 2016
SANTOS DE CADA DIA
10º A N O
LOUVADO SEJA PARA SEMPRE
NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
E SUA MÃE MARIA SANTÍSSIMA
NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
E SUA MÃE MARIA SANTÍSSIMA
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Comemorar e lembrar
os Santos de cada dia,
é dever de todo o Católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
os Santos de cada dia,
é dever de todo o Católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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Zeferino, Santo
Em Roma, no cemitério de Calisto, junto à Via Ápia, o sepultamento de São ZEFERINO papa, que presidiu à Igreja Romana durante dezoito anos e encomendou ao seu diácono CALISTO o encargo de construir para a Igreja Romana este cemitério. ((217)
Liberal, Santo
Em Roma, junto à Via Salária Antiga, no cemitério «ad Septem Palumbas» São LIBERAL mártir que, segundo a tradição tinha exercido o ofício de cônsul. (data incerta)
Filogónio de Antioquia, Santo
Em Antioquia, na Síria hoje Antakya na Turquia, São FILOGÓNIO bispo que chamado por vontade divina da profissão de ofício de advogado ao governo desta Igreja, foi um dos primeiros que, juntamente com o bispo Santo ALEXANDRE e seus companheiros combateram contra Ário pela fé católica, e descansou no Senhor cumulado de méritos. São JOÃO CRISÓSTOMO celebra-o com um eloquente panegírico. (324)
Ursicino, Santo
No território do Jura helvético, junto ao rio Doubs, hoje Suiça, Santo URSICINO discipulo de São COLUMBANO que, levando vida eremítica na solidão, depois de ser descoberto induziu muitos a seguir o mesmo género de vida. (620)
Domingos de Silos, Santo
No mosteiro de Silos, Castela, Espanha, São DOMINGOS abade que, depois de ter sido eremita, restaurou este mosteiro arruinado, restabeleceu a observância e promoveu o louvor divino dia e noite. (1073)
Vicente Romano, Beato
Em Torre Del Greco, Nápoles, Itália, o Beato VICENTE ROMANO presbítero que sendo pároco se dedicou com todas as suas forças à educação das crianças e às necessidades dos operários e dos pescadores. (1831)
Miguel Piaszcynski, Beato
Miguel Piaszcynski, Beato
No campo de concentração de Sachsenhausen, na Alemanha, o Beato MIGUEL PIASCZYNSKI, presbítero e mártir que, sendo natural da Polónia, foi encarcerado nesta prisão estrangeira por causa da fé e, superados os suplícios, partiu para a glória celeste. (1940)
... e, A i n d a ...
Abramo e Coren, Santos
Santi ABRAMO e COREN, confessori.
Abramo e Coren furono discepoli dei santi vescovi Giuseppe, Isacco e Leonzio, erano sacerdoti armeni ammogliati ed avevano la cura delle anime. Quando nel 450 il re di Persia Iezdegerd II inviò agli Armeni un decreto con cui ordinava di accettare come religione il mazdeismo, il clero e i principi armeni, riunitisi nel sinodo di Artasat, risposero energicamente che preferivano la morte piuttosto che rinnegare la loro fede cristiana. A questo sinodo erano presenti Abramo e Coren. L'anno seguente (451) il re mandò il suo esercito per imporre con la forza quanto non era riuscito ad ottenere con le minacce; ma il popolo armeno con a capo i suoi principi combattè coraggiosamente, mentre il clero assisteva e incoraggiava i soldati nella dura lotta. La guerra segnò una sconfitta per gli Armeni, dei quali molti guadagnarono la palma del martirio, mentre altri furono fatti prigionieri. Tra questi ultimi c'erano anche Abramo e Coren, che insieme con i loro maestri Giuseppe, Isacco e Leonzio, furono cacciati in prigione per tre anni nella città di Nisapur, nel nord-est della Persia. I vescovi furono messi a morte in quanto ritenuti responsabili della ribellione contro il re, mentre ai loro discepoli Abramo e Coren, invitati a rinnegare la loro fede, fu proposta l'adorazione del sole per essere messi in libertà. Essi rifiutarono, e per questo il giudice Tamsapur ordinò che fossero trascinati per terra e poi di tagliar loro le orecchie, infine li mandò in Mesopotamia ai lavori forzati nelle terre del re. Qui essi si prodigarono aiutando e consolando i prigionieri armeni sopravvissuti alla guerra del 451. Dopo sette anni di duro lavoro, nel 461, Coren moriva in seguito ad una insolazione confessando la sua fede, mentre Abramo continuò ancora per due anni a sopportare la vita in esilio, finché fu liberato nel 463 e poté ritornare in patria. Qui, però, visto che il popolo lo onorava come confessore, si ritirò in solitudine per dedicarsi alla vita cenobitica. Dopo tre anni, tuttavia, la fama della sua vita angelica attirò ancor più l'attenzione del popolo, che lo costrinse ad accettare la consacrazione episcopale. Fu, infatti, vescovo di Bznunik per qualche anno e morì in fama di santità. La festa dei due santi confessori si celebra il 20 dicembre.
Abramo e Coren furono discepoli dei santi vescovi Giuseppe, Isacco e Leonzio, erano sacerdoti armeni ammogliati ed avevano la cura delle anime. Quando nel 450 il re di Persia Iezdegerd II inviò agli Armeni un decreto con cui ordinava di accettare come religione il mazdeismo, il clero e i principi armeni, riunitisi nel sinodo di Artasat, risposero energicamente che preferivano la morte piuttosto che rinnegare la loro fede cristiana. A questo sinodo erano presenti Abramo e Coren. L'anno seguente (451) il re mandò il suo esercito per imporre con la forza quanto non era riuscito ad ottenere con le minacce; ma il popolo armeno con a capo i suoi principi combattè coraggiosamente, mentre il clero assisteva e incoraggiava i soldati nella dura lotta. La guerra segnò una sconfitta per gli Armeni, dei quali molti guadagnarono la palma del martirio, mentre altri furono fatti prigionieri. Tra questi ultimi c'erano anche Abramo e Coren, che insieme con i loro maestri Giuseppe, Isacco e Leonzio, furono cacciati in prigione per tre anni nella città di Nisapur, nel nord-est della Persia. I vescovi furono messi a morte in quanto ritenuti responsabili della ribellione contro il re, mentre ai loro discepoli Abramo e Coren, invitati a rinnegare la loro fede, fu proposta l'adorazione del sole per essere messi in libertà. Essi rifiutarono, e per questo il giudice Tamsapur ordinò che fossero trascinati per terra e poi di tagliar loro le orecchie, infine li mandò in Mesopotamia ai lavori forzati nelle terre del re. Qui essi si prodigarono aiutando e consolando i prigionieri armeni sopravvissuti alla guerra del 451. Dopo sette anni di duro lavoro, nel 461, Coren moriva in seguito ad una insolazione confessando la sua fede, mentre Abramo continuò ancora per due anni a sopportare la vita in esilio, finché fu liberato nel 463 e poté ritornare in patria. Qui, però, visto che il popolo lo onorava come confessore, si ritirò in solitudine per dedicarsi alla vita cenobitica. Dopo tre anni, tuttavia, la fama della sua vita angelica attirò ancor più l'attenzione del popolo, che lo costrinse ad accettare la consacrazione episcopale. Fu, infatti, vescovo di Bznunik per qualche anno e morì in fama di santità. La festa dei due santi confessori si celebra il 20 dicembre.
Baiulo (e Liberato), Santo
Sul martire Baiulo ci sono problemi di storicità in quanto il nome è sicuramente un errore di interpretazione nel manoscritto originale.
Il martire Liberato è invece autentico, anche se il nome originale suona come Liberale. Molti documenti ricordano il suo dies natalis tra il 20 o 21 dicembre a Roma e sepolto nel cimitero della via Salaria. Antichi documenti ricordano che la sua tomba era custodita nel sottosuolo della basilica dedicata al martire Giovanni. Non sappiamo come e quando sia morto Liberato: alcuni sostengono che la sua morte sua avvenuta sotto il regno di Claudio il Goto (269-70). Secondo due antiche iscrizioni apprendiamo che era di nobile famiglia, era console e che durante il suo ufficio fu messo a morte. Infine che lo stesso Floro, suo carnefice, costruì il suo sepolcro che poi fu distrutto dall’invasione di Alarico (410?) e successivamente restaurato.
La memoria liturgica è il 20 dicembre.
Sul martire Baiulo ci sono problemi di storicità in quanto il nome è sicuramente un errore di interpretazione nel manoscritto originale.
Il martire Liberato è invece autentico, anche se il nome originale suona come Liberale. Molti documenti ricordano il suo dies natalis tra il 20 o 21 dicembre a Roma e sepolto nel cimitero della via Salaria. Antichi documenti ricordano che la sua tomba era custodita nel sottosuolo della basilica dedicata al martire Giovanni. Non sappiamo come e quando sia morto Liberato: alcuni sostengono che la sua morte sua avvenuta sotto il regno di Claudio il Goto (269-70). Secondo due antiche iscrizioni apprendiamo che era di nobile famiglia, era console e che durante il suo ufficio fu messo a morte. Infine che lo stesso Floro, suo carnefice, costruì il suo sepolcro che poi fu distrutto dall’invasione di Alarico (410?) e successivamente restaurato.
La memoria liturgica è il 20 dicembre.
Giovanni de Molina, Beato
Commendatore del convento mercedario di San Lazzaro in Saragozza (Spagna), il Beato Giovanni de Molina, si distinse per tante virtù.Famoso per l'austerità della vita, la profezia e la gloria dei miracoli alla sua morte, sulla sua cella rifulse una mirabile luce celeste segno della sua santità.
L'Ordine lo festeggia il 20 dicembre.
Lorenzo Company, Santo
Nato verso il 1415, in El Puig (Spagna), San Lorenzo Company, fin da piccolo vestì l'abito mercedario. Ancora molto giovane fu nominato commendatore del convento di Santa Maria degli Angeli in El Puig, per la sua modestia, saggezza e compassione verso gli schiavi fu scelto come redentore. Nel 1442 assieme al Beato Pietro Bosset mentre ritornavano da una redenzione compiuta a Tunisi in Africa, furono sorpresi da una furiosa tempesta che li riportò a Tunisi ed i pochi superstiti furono ridotti nuovamente in schiavitù compresi loro due stessi.Trascorsi 15 anni di prigionia durante i quali consolò gli schiavi e li fortificò nella fede, padre Company fu liberato nel 1457 e poté tornare in patria. Avendo vissuto per 55 anni nell'Ordine con singolare virtù il 23 giugno 1474 fu eletto Maestro Generale. Famoso per i miracoli morì santamente il 20 dicembre del 1479, il suo corpo fu sepolto nella chiesa di El Puig.
L'Ordine lo festeggia il 20 dicembre.
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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto
Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
In
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
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Blogue:
SÃO PAULO (e Vidas de Santos) http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com
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