quarta-feira, 2 de março de 2016

Nº 2679 - (62 - 2016) - SANTOS DE CADA DIA - 2 DE MARÇO DE 2016 - OITAVO ANO







Caros Amigos:


Desejo a todos os meus leitores

UM BOM ANO DE 2016

Nº 2679-  (62-2016) 

2 DE MARÇO DE 2016

SANTOS DE CADA DIA

8º   A N O



 miscelania 008

LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO

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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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TRÓADES, Santo


Em Neocesareia, cidade do Ponto, hoje Niksar, na Turquia, São TRÓADES mártir durante a perseguição do imperador Décio, de cujo martírio dá testemunho São GREGÓRIO TAUMATURGO. (250)


CEADA, Santo

Em Lichfield, Inglaterra, São CEADA bispo que em tempos muito difíceis, exerceu o ministério episcopal no território de Mércia, de Lindisfarne e da Ânglia Mediterrânea, ministério que procurou desempenhar com uma vida de grande perfeição segundo os exemplos dos Padres antigos (672)


LUCAS CASÁLI DE NICÓSIA, Santo


Em Agira, na Sicília, Itália, São LUCAS CASÁLI DE NICÓSIA monge célebre pela sua profunda humildade e grandes virtudes. (séc. IX)

INÊS, Santa


Em Praga, Boémia, hoje Chéquia, Santa INÊS abadessa que, sendo filha do rei Ottokar recusou as núpcias régias para ser esposa somente de Jesus Cristo e abraçou a Regra de Santa Clara num mosteiro por ela edificado, onde quis observar rigorosamente a vida de pobreza. (1282)

CARLOS O Bom, Beato


Em Bruges, Flandres, hoje Bélgica, o Beato CARLOS O BOM mártir que, sendo rei da Dinamarca e depois conde da Flandres, procedeu como promotor da justiça e defensor dos pobres e foi morto por soldados que ele procurava induzir à paz. (1127)



ÂNGELA DA CRUZ (Maria dos Anjos Guerrero González), Santa


Em Sevilha, Espanha, Santa ÂNGELA DA CRUZ (Maria dos Anjos Guerrero González) fundadora do Instituto das Irmãs da Companhia da Cruz, que nada considerava mais seu do que dos pobres, a quem costumava chamara seus «senhores» e se dedicava verdadeiramente ao seu serviço. (1932)


e ainda ...


CARMELO (Jerónimo Carmelo de Savóia), Santo


Girolamo Carmelo di Savoia, chiamato San Carmelo, anche se all’interno dell’Ordine della Mercede è considerato Venerabile, era di origine piemontese appartenente alla famiglia dei duchi di Savoia. Lasciati gli studi per dedicarsi alla vita militare, dopo un sogno decise di farsi religioso mercedario, fece i voti a Barcellona il 25 marzo del 1542. Nel periodo giovanile subì molte tentazioni da parte del demonio, successivamente si dedicò allo studio della teologia. Fu grande devoto della Madonna con la quale dialogava molto spesso e la considerava la sua “Sposa Mistica”, difese strenuamente il dogma dell’Immacolata Concezione e a lei dedicò un libro intitolato “De Conceptione”, nel quale si legge il verso “Tota pulcra es, amica mea, et macula non est in te”. Quando stava scrivendo questo, gli apparve la Vergine circondata di serafini, tale visione aumentò il suo amore verso di lei dicendo che era stato testimone oculare di questo dogma. Si afferma che San Carmelo fu vescovo di Teruel (Spagna), quando in realtà questa diocesi non era stata ancora fondata ma fu molto popolare fra la gente per tanti miracoli compiuti. Morì a Barcellona il 28 maggio 1558

LORGIO, Santo


Abbiamo poche notizie su s. Lorgio, prima di tutto esso è ricordato al 2 marzo dal Martirologio Romano, compilato da Cesare Baronio, insieme ai martiri Lucio vescovo e Assalonne tutti e tre di Cesarea di Cappadocia.
Come al solito quando si parla di martiri così lontani nel tempo e delle regioni più periferiche dell’ Impero Romano e con così gran numero di martiri con nomi più o meno simili, si finisce per avere varie versioni sullo stesso martirio secondo gli studiosi che si sono avvicendati nei secoli



QUINTO o Taumaturgo, Santo


E’ considerato martire per i supplizi ricevuti anche se come s. Giovanni Evangelista, dopo averli sopportati morì in pace di vecchiaia. 
Nativo della Frigia da un famiglia cristiana, si portò in Eolide e qui si dedicò all’assistenza dei poveri. Il governatore Rufo, al tempo dell’imperatore Aureliano (270-275), cercò di costringere Quinto a sacrificare agli idoli secondo i decreti imperiali, ma poi lo lasciò libero perché era stato liberato dall’ossessione demoniaca in merito alle preghiere dello stesso Quinto. 
I sinassari greci raccontano che questo avvenne nella città di Cime, dove un terremoto abbatté le statue e il tempio degli idoli, mettendo in fuga quanti erano lì presenti. Quaranta giorni dopo il suo rilascio, Quinto fu di nuovo arrestato da un altro magistrato Clearco, più intransigente di Rufo e sottoposto a torture, ma Dio lo guarì immediatamente dalle ferite, visto ciò fu di nuovo rilasciato e non ci si occupò più di lui. 
Poté continuare così il suo ministero risanando i malati e venendo in aiuto dei poveri per altri dieci anni, morì nel 280-85 circa





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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto


miscelania 003


Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.

Textos recolhidos

In

MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII

e

sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros









Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) -  http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com

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