Desejo a todos os meus leitores
UM BOM ANO DE 2016
8º A N O
LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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SERAPIÃO, Santo
No Egipto, São SERAPIÃO anacoreta. (data incerta)
MÁRTIRES DE ALEXANDRIA, Santos
Comemoração dos santos MÁRTIRES DE ALEXANDRIA que, no tempo do imperador Constâncio e do prefeito Filágrio, dentro das igrejas invadidas por arianos e pagãos, foram mortos na Sexta-feira da Paixão do Senhor. 8339)
LUPICINO, Santo
Em Lauconne, na Gália Lionense, hoje França, o dia natal de São LUPICINO abade que com o seu irmão São ROMÃO seguiu a observância da vida monástica nos montes Jura. (480)
ENDEU, Santo
Na Irlanda, Santo ENDEU abade que fundou na Ilha de Aran um cenóbio tão célebre que, pela sua fama, era chamada ilha dos Santos. (542)
BENTO, Santo
Em Montecassino, Itália, o dia natal de São BENTO abade, cuja memória é celebrada no dia 11 de Julho. (547)
TIAGO CONFESSOR, Santo
Em Constantinopla, hoje Istambul, Turquia, a paixão de São TIAGO CONFESSOR que lutou arduamente pelo culto das sagradas imagens e terminou a sua vida com um glorioso martírio. (824)
JOÃO, Santo
Em Valence no território de Vienne, França, São JOÃO bispo anteriormente abade de Bonnevaux que sofreu muitas adversidades pela defesa da justiça e ajudou com exímia caridade os camponeses, os pobres e os mercadores arruinados pelas dívidas. (1145)
NICOLAU DE FLUE, Santo
Na região montanhosa de Ranft, perto de Sachseln, Suiça, São NICOLAU DE FLUE que, chamado por inspiração celeste a uma condição de vida mais perfeita se separou da esposa e dos dez filhos e foi viver num monte como anacoreta. Famosos pela duríssima penitência e isolamento do mundo, apenas uma vez saiu da solidão, quando, perante a ameaça da guerra civil, com uma breve exortação concluiu os adversários. (1487)
TOMÁS PILCHARD e GUILHERME PIKE, Beato
Em Dorchester, na Inglaterra, o Beato TOMÁS PILCHARD presbitero e mártir, homem culto e afável, que no reinado de Isabel I foi condenado ao suplício da forca em ódio ao sacerdócio. Com ele comemora-se também GUILHERME PIKE mártir, um carpinteiro, que no mesmo lugar e em dia desconhecido, por ordem da mesma rainha, foi crudelissimamente dissecado por se ter reconciliado com a Igreja Romana. (1591)
MATEUS FLATHERS, Beato
Em York, Inglaterra, o Beato MATEUS FLATHERS presbitero e mártir, que tendo sido aluno do Colégio dos Ingleses de Douai no reinado de Jaime I foi dilacerado vivo pela sua fidelidade a Cristo. (1608)
AGOSTINHO ZHAO RONG, Santo
Em Sichuan, China, a comemoração de Santo AGOSTINHO ZHAO RONG presbítero e mártir que durante a perseguição foi preso e morto pelo nome de Cristo num dia incerto de primavera. (1815)
BENEDITA CAMBIÁGIO FRASSINELLO, Santa
Em Ronco Serívia na Ligúria, Itália, Santa BENEDITA CAMBIÁGIO FRASSINELLO que de acordo com o esposo renunciou à vida conjugal e fundou o Instituto das Irmãs Beneditinas da Providência para a formação das jovens pobres e abandonadas. (1858)
MIGUEL GOMÉZ LOZA, Beato
Em Atotonilco, perto de Guadalajara, Jalisco, México, o Beato MIGUEL GOMÉZ LOZA pai de família e mártir. (1928)
...e AINDA ...
BERILO DE CATÂNIA, Santo
Secondo la tradizione della Chiesa di Catania, Berillo, originario di Antiochia, sarebbe stato ordinato vescovo da san Pietro apostolo. Inviato in Sicilia divenne il primo vescovo della città di Sant'Agata
COMENDADORES DE SEVILHA E DE CÓRDOVA, Beatos
Questi due Beati mercedari, uno commendatore di Siviglia, l’altro commendatore di Cordova, diedero esempio di vita giusta confessando la fede cristiana. Predicarono il vangelo di Cristo in Marocco e liberarono 215 schiavi dalla dura prigionia dei saraceni. Anche se si ignorano i loro nomi, tuttavia essi sono scritti nel libro della vita. L’Ordine li festeggia il 21 marzo.
ELIAS, Santo
Sant’Elia è ritenuto dalla tradizione locale novarese il successore di San Giulio nell’opera di evangelizzazione delle terre cusiane. Secondo la Vita di San Giulio egli avrebbe dato sepoltura al giovane senatore Audenzio, che i famigliari vollero deposto presso la tomba del santo, e si dedicò alla cura della chiesa edificata da Giulio stesso. In seguito, Elia fu ritenuto il secondo vescovo di Sion vissuto agli inizi del secolo V che, per ignoti motivi, lasciata la sua sede episcopale, si sarebbe recato a soggiornare come sacerdote o eremita presso l’isola di Orta. Non è possibile stabilire su quali basi è stata proposta una simile identificazione, non presente nelle più antiche recensioni del racconto della vita di Giulio e per ora non suffragata da alcuna testimonianza storica attendibile. Elia è raffigurato nell’arte locale con abiti marroni, quasi monacali, simili a quelli con cui è ritratto San Giulio, come nell’affresco del XV secolo, visibile sulla parete sinistra della basilica dell’isola, che ricorda l’incontro tra i due santi. Unico riferimento alla sua presunta esperienza episcopale è la mitria, recata da un angelo, accanto al busto reliquiario settecentesco posto in una nicchia del coro. I presunti resti del santo, rinvenuti nel 1697 in una sepoltura individuata sul pavimento della chiesa, vennero successivamente collocati all’interno dell’altare marmoreo della cripta, accanto a quelli degli altri santi dell’isola, ove tutt’ora riposano. Il giorno per il ricordo di Elia era diversamente assegnato dagli antichi calendari al 21 marzo o al 13 aprile
FILEMÓN e DONINO DE ROMA, Santos
Nativi, secondo i menologi greci, di Roma, ai tempi delle persecuzioni si diedero a percorrere l'Italia predicando il Vangelo e battezzando gli infedeli che, alla loro infiammata parola, si convertivano in gran numero. Tutto ciò, come era naturale, suscitò l'ira dei culti degli idoli, i quali li presero, li legarono e li consegnarono al preside della provincia. Questi tentò dapprima di indurli a negare Cristo con promesse di onori e doni, indi, non essendosi quelli piegati, li fece distendere nudi in terra e battere ferocemente da quattro littori. Vennero, quindi, chiusi in carcere, poi di nuovo sottoposti a duri tormenti, e infine decapitati un 21 marzo, data alla quale sono ricordati nei sinassari greci e nel Martirologio Romano.
Queste notizie sono, come avvertono i Bollandisti nel Commento al Martirologio Romano, il compendio di una più antica passio perduta. Si trattava, in ogni modo, di un documento apocrifo, di nessun valore storico. Infatti, le notizie nebulose e generiche e i due personaggi, non hanno alcuna connessione reale con Roma, per cui è lecito dubitare della loro stessa esistenza
Queste notizie sono, come avvertono i Bollandisti nel Commento al Martirologio Romano, il compendio di una più antica passio perduta. Si trattava, in ogni modo, di un documento apocrifo, di nessun valore storico. Infatti, le notizie nebulose e generiche e i due personaggi, non hanno alcuna connessione reale con Roma, per cui è lecito dubitare della loro stessa esistenza
JUSTINIANO DE VERCELLI, Santo
Il rito eusebiano commemorava s. Giustiniano il 21 marzo e lo invocava nelle proprie litanie. Nella serie iconografica dei primi quaranta vescovi di Vercelli, che era dipinta nell'antica basilica cattedrale, ora scomparsa, egli figurava come quarto successore del protovescovo s. Eusebio, ma il nome si leggeva sincopato in Iustianus, come nell'epistola sinòdale del 451, con la quale i vescovi della provincia milanese aderivano alla dottrina cattolica contro l'eresia di Eutiche, in cui tra le firme dei suffraganei, al terz'ultimo posto, è quella di Iustianus, vescovo di Vercelli. Il nome vero era peraltro Iustinianus, come si legge nella sua iscrizione sepolcralè, composta di dieci esametri celebranti con enfasi la santità di vita, la fedeltà alla giustizia e la gloria celeste del mistico antistite, padre della Chiesa vercellese e partecipe della schiera apostolica, che resse la diocesi sedici anni, sei mesi e alcuni giorni
LÚCIA DE VERONA, Beata
Nell’antichissima Fraternità del Terz’Ordine dei Servi di Maria in Verona si iscrive molto giovane una ragazza nata nella stessa città circa l’anno 1514, il suo nome è Lucia. Dimostra seppure giovanissima una grande carità e una coerente fede; rivestita dell’abito di Terziaria vive nella sua casa come se vivesse in monastero, consacrando a Dio nel mondo la sua verginità. Profondamente devota della Passione di Gesù e della Vergine Compassionevole, ha avuto sempre grande attenzione verso quelli che soffrono.
Si fa forte nel suo cuore la parola di Gesù: "… ero infermo e mi avete visitato". Nessun ammalato resta estraneo alla sua carità, sempre disponibile a visitare, consolare, curare, ogni giorno si reca all’ospedale della Misericordia, dove passava molte ore tra quegli ammalati, preferendo i più gravi e riluttanti.
Nel pulire le piaghe, nel lenire il dolore, nell’abbracciare i morenti ella si sente fortemente unita allo Sposo Crocifisso, così da farsi come Maria Desolata continuamente presente accanto alle croci del suo tempo.
Compagna fedele della sua opera è anche sua sorella Barbara, anch’ella Terziaria Servita, ed insieme diventano per tutta Verona un punto di riferimento per gli ammalati, specialmente lei che dimostra un eroismo instancabil
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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto
Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
In
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
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Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) - http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com
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