quarta-feira, 14 de setembro de 2016

Nº 2877 - (258 - 2016) - SANTOS DE CADA DIA - 14 DE SETEMBRO DE 2016 - OITAVO ANO

Caros Amigos:





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Desde o dia 1 de Janeiro que venho colocando aqui os meus Votos de um Bom Ano de 2016.
Como estamos no último terço do Ano, que se aproxima do seu fim velozmente, passo a desejar

UM BOM resto do ANO DE 2016

Nº 2877 -  (258 - 2016) 

14 DE SETEMBRO DE 2016

SANTOS DE CADA DIA

8º   A N O



 miscelania 008



LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO



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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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EXALTAÇÃO DA SANTA CRUZ

 
  

Festa da EXALTAÇÃO DA SANTA CRUZ que, no dia seguinte à DEDICAÇÃO DA BASÍLICA DA RESSURREIÇÃO erigida sobre o sepulcro de Cristo, é exaltada e honrada como o troféu da sua vitória pascal e sinal que há-de aparecer no céu para anunciar a todos a segunda vinda do Senhor. 

Segue-se texto (não traduzido) inserto no site www.santiebeati.it:

 

La festa in onore della Croce venne celebrata la prima volta nel 335, in occasione della “Crucem” sul Golgota, e quella dell'"Anàstasis", cioè della Risurrezione. La dedicazione avvenne il 13 dicembre. Col termine di "esaltazione", che traduce il greco hypsòsis, la festa passò anche in Occidente, e a partire dal secolo VII, essa voleva commemorare il recupero della preziosa reliquia fatto dall'imperatore Eraclio nel 628. Della Croce trafugata quattordici anni prima dal re persiano Cosroe Parviz, durante la conquista della Città santa, si persero definitivamente le tracce nel 1187, quando venne tolta al vescovo di Betlem che l'aveva portata nella battaglia di Hattin.
La celebrazione odierna assume un significato ben più alto del leggendario ritrovamento da parte della pia madre dell'imperatore Costantino, Elena. La glorificazione di Cristo passa attraverso il supplizio della croce e l'antitesi sofferenza-glorificazione diventa fondamentale nella storia della Redenzione: Cristo, incarnato nella sua realtà concreta umano-divina, si sottomette volontariamente all'umiliante condizione di schiavo (la croce, dal latino "crux", cioè tormento, era riservata agli schiavi) e l'infamante supplizio viene tramutato in gloria imperitura. Così la croce diventa il simbolo e il compendio della religione cristiana.
La stessa evangelizzazione, operata dagli apostoli, è la semplice presentazione di "Cristo crocifisso". Il cristiano, accettando questa verità, "è crocifisso con Cristo", cioè deve portare quotidianamente la propria croce, sopportando ingiurie e sofferenze, come Cristo, gravato dal peso del "patibulum" (il braccio trasversale della croce, che il condannato portava sulle spalle fino al luogo del supplizio dov'era conficcato stabilmente il palo verticale), fu costretto a esporsi agli insulti della gente sulla via che conduceva al Golgota. Le sofferenze che riproducono nel corpo mistico della Chiesa lo stato di morte di Cristo, sono un contributo alla redenzione degli uomini, e assicurano la partecipazione alla gloria del Risorto.

 

CORNÉLIO, Santo

 


Em Roma, junto à Via Ápia, na cripta de Lucina do cemitério de Calisto, o sepultamento de São CORNÉLIO papa e mártir, que se opôs tenazmente ao cisma de Novaciano e recebeu com grande caridade na comunhão da Igreja muitos dos que tinham caído no cisma; exilado pelo imperador Galo para Civitavécchia sofreu segundo o testemunho de São CIPRIANO tudo o que se podia sofrer. A sua memória celebra-se depois de amanhã, dia 16.


CIPRIANO, Santo 





Em Cartago, hoje na Tunísia, a paixão de São CIPRIANO bispo admirável pela sua santidade e doutrina, que dirigiu excelentemente a Igreja em tempos muito adversos, encorajou os confessores da fé nas suas tribulações e, no tempo dos imperadores Valeriano e Galieno depois de um atribulado exílio, consumou o seu martírio diante duma grande multidão, morto ao fio da espada por ordem do pró-cônsul. A sua memória celebra-se depois de amanhã, dia 16. ()258)
 
MATERNO DE COLÓNIA, Santo

    

Em Colónia, na Germânia hoje Alemanha, São MATERNO que conduziu à fé de Cristo os habitantes de Tongres, Colónia e Tréveris. (314)
 
JOÃO CRISÓSTOMO, Santo



Em Comana, no Ponto, hoje Gumenek, na Turquia, o dia natal de São JOÃO CRISÓSTOMO cuja memória se celebra no dia 13 de Setembro (ontem) (407)


PEDRO DE BELLEVAUX, Santo



  
No mosteiro de Bellevaux, Besançon, França, o passamento de São PEDRO bispo que, sendo abade cisterciense foi elevado à sede episcopal de Moutiers que dirigiu com ardente zelo, trabalhando também valorosamente pela concórdia entre os povos. (1174)

ALBERTO DE JERUSALÉM, Santo



 Em Akko, na Palestina, Santo ALBERTO bispo que, transferido da igreja de Vercelas para a Igreja de Jerusalém compôs uma regra para os eremitas do monte Carmelo e, quando celebrava a Festa da EXALTAÇÃO DE SANTA CRUZ foi passado à espada por um homem ímpio que ele tinha repreendido. (1215)
 
NOTBURGA DE EBEN, Santa





Em Ében, Tirol, hoje na Áustria, Santa NOTBURGA virgem que, dedicada à vida doméstica, serviu a Cristo nos pobres, dando aos camponeses um admirável exemplo de santidade. (1313)

CLÁUDIO LAPLACE, Beato


 

Num barco-prisão ancorado ao largo de Rochefort, França, o beato CLÁUDIO LAPLACE presbitero e mártir que, durante a revolução francesa encerrado na galera por causa do sacerdócio, morreu contagiado por uma grave enfermidade. (1794)



GABRIEL TAURINO DUFRESSE, Santo

 

Em Chengdu, Sichuan, China, São GABRIEL TAURINO DUFRESSE bispo e mártir que culminou com o martírio por decapitação a intensa actividade apostólica a que se dedicou durante 40 anos. (1815)


SABINO AYASTUY ERRASTI, 
JOAQUIM OCHOA SALAZAR e 
FLORÊNCIO ARNAIZ CEJUDO, Beatos



Em Madrid, Espanha, os beatos SABINO AYASTUY ERRASTI, JOAQUIM OCHOA SALAZAR e FLORÊNCIO ARNAIZ CEJUDO religiosos da Companhia de Maria e mártires. (1936)


MANUEL ÁLVAREZ ÁLVAREZ e 
TEÓFILO MONTES CALVO, Beatos

Em Madrid, Espanha, MANUEL ÁLVAREZ ÁLVAREZ  presbítero e TEÓFILO MONTES CALVO religioso ambos da Ordem dos Pregadores e mártires. (1936)






 ... E AINDA  ...

ANTÓNIO RONDON, Beato 




Secondo provinciale del Cile, il Beato Antonio Rondon, fu uno zelante missionario degli araucani. Famosissimo per la santità della vita e la cultura, predicò la fede ad una moltitudine di pagani che battezzò egli stesso e fu chiamato apostolo degli araucani.Moderatore delle province di Cusco e Cile finché glorioso per le virtù e miracoli morì all'età di 102 anni.
L'Ordine lo festeggia il 14 settembre

CRESCÊNCIO DE ROMA, Santo



La unica fonte biografica di C. è costituita dagli Acta ricevuti dal Baronio ab Ecclesia Perusina, conservati nella Biblioteca Vallicelliana in una copia del 1600 e pubblicati negli Acta Sanctorum. Tali Acta sono tardi e sembrano redatti in Toscana (probabilmente quando avvenne, nel 1058, la traslazione del corpo di Crescenzio a Siena) dove il santo, nel Medio Evo, ebbe grande culto.
Crescenzio, di nobile famiglia romana, fu battezzato con i genitori dal prete Epigmenio (24 marzo). Durante la persecuzione di Diocleziano la famiglia riparò a Perugia, dove morì il padre Eutimio. Ricondotto a Roma, sebbene avesse solo undici anni, per la sua fede cristiana, Crescenzio fu decapitato sulla via Salaria, fuori della porta.
Nel cimitero di Priscilla, sulla via Salaria, è ricordato. dagli itinerari romani medievali un martire Crescenzio (Crescenzione o Crescenziano), della cui venerazione sono state scoperte nel sec. scorso alcune testimonianze graffite. Il corpo, a richiesta del vescovo Antifredo, fu trasportato da Roma a Siena nella metà del sec. XI. Altre reliquie furono traslate a Tortosa nel 1606. La sua festa ricorre il 14 settembre e la memoria della traslazione il 12 ottobre. 
PLACILLA (Aelia Flacilla), Santa
 
Santa Placilla, nome italianizzato dal greco Plakilla, come viene riportata dall’autorevole Bibliotheca Sanctorum, non è altro che quell’imperatrice nota nel mondo latino con il nome di Ælia Flaccilla, prima moglie di San Teodosio I il Grande.
Come il marito anch’essa era di origini spagnole, forse figlia di Claudio Antonio, prefetto di Gaul e console nell’anno 382. Il matrimonio fra Teodosio e Placilla fu celebrato verso il 376, quando venne meno il disappunto da parte del padre dello sposo, che si ritirò presso Cauca in Gallæcia.
Verso la fine dell’anno seguente nacque il loro primo figlio, Sant’Arcadio, che avrebbe ereditato l’impero d’Oriente, e negli anni successivi seguirono altri due figli: Onorio nel 384, poi imperatore d’Occidente, e Pulcheria, deceduta in tenera età. Assai probabilmente prorio per complicazioni seguite a quest’ultimo parto, Placilla morì prematuramente poco dopo nel 385. San Gregorio di Nissa, suo agiografo, dichiarò espressamente che diede a Teodosio solo tre bambini e conseguentemente un certo Graziano, citato da Sant’Ambrogio, non rientrerebbe nella sua prole.
La sua breve esistenza terrena non fu però affatto irrilenvante nella storia della cristianità, in quanto con il benefico influsso della sua personalità fu ispiratrice di moderazione e di clemenza nella politica di suo marito, contribuendo con la promozione della fede cristiana alla distruzione dei culti pagani ancora imperanti. La coppia imperiale divenne così sostenitrice della dottrina cristiana sostenuta dal Concilio di Nicea, avendo impedito Placilla a suo marito di stipulare un ambiguo accordo con l’eretico Ario.



L’operato di questa santa imperatrice non fu però esclusivamente di carattere teologioco e dottrinale: San Gregorio di Nissa la considerò infatti anche modello brillante di virtù cristiane e carità ardente, mentre Sant’Ambrogio, celebre vescovo milanese che battezzò suo marito, la definisce “Fidelis anima Deo”. In un panegerico da lui composto, Gregorio di Nissa celebra la sua virtuosa vita, descrivendo Placilla quale ispiratrice del buon operato di Teodosio suo consorte, ornamento dell’impero, promotrice della giustizia, icona della beneficenza. Fu inoltre secondo il suo autorevole parere piena di zeno per la fede, colonna della Chiesa e madre degli indigenti. Teodoreto in particolare esaltò la sua carità e la sua benevolenza verso i più poveri e bisognosi, concretizzatesi non solamente in donazioni di denaro ma in servizio verso di loro.
Santa Placilla ricevette sepoltura presso Costantinopoli, con orazione funebre officiata da Gregorio di Nissa. Ancora oggi i sinassari della Chiesa Ortodossa Greca la commemorano in data odierna quale “santa”, mentre gli Acta Sanctorum redatti dai Bollandisti di tradizione latina si limitarono a riportarla quale “venerabile”.


 RAIMUNDO DE MONCADA, Beato



Nobile cavaliere e compagno di San Pietro Nolasco dal quale ricevette l'abito mercedario come cavaliere laico, il 10 agosto 1218 stesso giorno della fondazione dell'Ordine, il Beato Raimondo de Mancada fu il terrore dei mori.Più volte sostenne grandi lotte contro i saraceni per la fede di Cristo, tuttavia sempre intento alla meditazione delle cose celesti ed in fretta si avviò verso le delizie del paradiso.
L'Ordine lo festeggia il 14 settembre

 





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miscelania 003


Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.

Textos recolhidos

In

MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII

e

sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros











Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) -  http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com

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