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8º A N O
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SANTOS MÁRTIRES DE TRÉVERIS
Em Tréveris, na Gália Bélgica, em território da actual Alemanha, a comemoração dos SANTOS MÁRTIRES DE TRÉVERIS que receberam a palma do martírio, segundo a tradição, durante a perseguição no tempo do imperador Diocleciano. (séc. IV)
CARITINA DE CÓRICO, Santa
Em Córico, na Silícia, hoje Gorgos, na Turquia, Santa CARITINA mártir. (séc. IV)
JERÓNIMO DE NEVERS, Santo
Em Nevers, na Nêustria hoje França, São JERÓNIMO bispo que engrandeceu a sua Igreja com a sua munificência e solicitude pastoral. (816)
Em Paderborn, na Saxónia, hoje Alemanha, São MEINULFO diácono que construiu e engrandeceu o mosteiro de Boddeken onde estabeleceu uma comunidade de virgens consagradas. (857)
FROILÃO DE LEÃO, Santo
Em Leon, Espanha, a comemoração de São FROILÃO bispo que, chamado da vida monástica ao ministério episcopal evangelizou as regiões de Espanha libertas do domínio dos Mouros e se dedicou diligentemente à propagação da vida monástica e à beneficência para com os po0bres. (905)
Em Zamora, Espanha, a comemoração de Santo ATILANO bispo procedente da vida monástica, que foi o principal companheiro de São FROILÃO na obra de conduzir a Cristo as regiões devastadas pelos Mouros. (1009)
PEDRO DE ÍMOLA, Beato
Em Florença na Etrúria, hoje na Toscana, Itália, o Beato PEDRO DE ÍMOLA cavalerio da Ordem de São João de Jerusalém que se distinguiu pela sua caridade na assistêcnia aios enfermos. (1320)
FLORA DE BEAULIEU, Santa
Em Beaulieu, no território de Cahors, FRança, a comemoração de Santa FLORA virgem da Ordem de São João de Jerusalém que se dedicou à assistência dos enfermos pobres, num hospital e teve dons místicos de participação na Paixão de Cristo. (1347)
SANTO DE CORI, Beato
Em Cori, no Lácio, Itália, o Beato SANTO presbitero da Ordem dos Eremita de Santo Agostinho a quem seguiam multidões quando pregava a palavra de Deus. (1393)
RAIMUNDO DE CÁPUA, Beato
Em Nuremberga, na Baviera, Alemanha, o Beato RAIMUNDO DE CÁPUA presbitero da Ordem dos Pregadores que foi prudente conselheiro espiritual de Santa CATARINA DE SENA da qual compôs uma memória biográfica. (1390)
MATEUS CARRÉRI (João Francisco Carréri), Beato
Em Vigévanio, na Lombardia, Itália, o Beato MATEUS CARRÉRI (João Francisco Carréri) presbitero da Ordem dos Pregadores que teve no seu tempo enorme êxito como mincisivo e eloquente pregador da palavra de Deus. (1430)
GUILHERME HARTLEY, JOÃO HEWETT e ROBERTO SUTTON, Beatos
Em Londres, Inglaterra, os beatos mártires GUILHERME HARTLEY e JOÃO HEWETT presbiteros e ROBERTO SUTTON que, pela sua constância na fidelidade à Igreja Católica no reinado de Isabel I foram enforcados em diversos lugares perto da cidade. (1588)
ANA SCHAFFER, Santa
Em Mindelstetten, povoação de Ratisbona , na Alemanha, Santa ANA SCHAFFER virgem que aos dezanove anos, quando prestava serviço como doméstica, se queimou com água a ferver e, apesar do agravamento do seu estado de saúde, viveu depois com ânimo sereno em espírito de pobreza e oração, oferecendo a cruz da sua dor pela salvação das almas. (1925)
BARTOLOMEU LONGO, Beato
Em Pompeia, perto de Nápoles, Itália, o beato BARTOLOMEU LONGO advogado, que solícito pelo culto mariano e pela formação cristã dos camponeses e das crianças, fundou o Santuário do Rosário de Pompeia e também a Congregação das Irmãs do Santo Rosário, com a fervorosa ajuda da sua preciosa esposa. (1926)
TRANQUILINO UBIARCO ROBLES, Santo
Em Tepatitlan, México, São TRANQUILINO UBIARCO ROBLES presbitero e mártir, que durante a perseguição contra a Igreja continuou ininterruptamente o seu ministério pastoral; por isso, suspenso de uma árvore, consumou o seu glorioso martírio. (1928)
MARIA FAUSTINA KOWALSKA (Helena Kowalska), Santa
Em Cracóvia, na Polónia, Santa MARIA FAUSTINA KOWALSKA (Helena Kowalska), virgem das Irmãs de Nossa Senhora da Misericórdia ardentemenet solícita em anunciar o mistério da Divina Misericórdia. (1938)
MARIANO SKRZYPCZAK, Beato
Em Plonkowo, Polónia, o Beato MARIANO SKRZYPCZAK, presbitetro e mártir que, durante a ocupação da Polónia por um regime hostil a Deus, fuzilado diante da Igreja do lugar, recebeu pela sua fé inquebrantável a palma do martirio. (1939)
ALBERTO MARVELLI, Beato
DEm Rimíni, nas Marcas, Itália, o Beato ALBERTO MARVELLI. (1946)
ELIANO DE CAGLIARI, Santo
Di s. Eliano vescovo di Cagliari, non ci sono pervenute notizie della sua vita; è un vescovo dei primi secoli del cristianesimo nell’Isola di Sardegna.
Il suo nome non compare oggi nelle celebrazioni della diocesi cagliaritana, probabilmente era inserito nei ‘Messali’ o ‘Proprio’ dei secoli scorsi, poi essendo il culto decaduto, è stato tolto dai libri liturgici.
Le sue reliquie comunque sono nella cripta o Santuario della Cattedrale di Cagliari; questa cripta posta sotto il presbiterio, è divisa in tre cappelle nelle cui pareti, decorate a stucchi, vi sono piccoli loculi, con reliquie di martiri e santi cristiani della Sardegna.
Nel XVII secolo quando la Sardegna era suddita dell’Impero di Spagna, il vescovo di Cagliari di origine spagnola, mons. Franciscus Desquivel, durante i grandi lavori di ristrutturazione della cattedrale, durati dal 1660 al 1702, originariamente in forme romanico-gotiche pisane, e trasformata in forme barocche; raccolse molte reliquie di santi e di martiri, sparse nella zona cagliaritana e le sistemò tumulandole nella cripta o Santuario della ristrutturata Cattedrale.
Fra esse vi sono anche quelle del vescovo s. Eliano la cui festa religiosa era al 5 ottobre, non si sa se fu pure martire, essendo dei primi tempi del cristianesimo
Il Martirologio Geronimiano menziona al 5 ottobre «in Galliis civitate Autisiodere Firmati diaconi et Flavinae virginis Deo sacratae». Il ms. di questo Martirologio, detto Wissemburgense, che fu trascritto al più tardi nel 772, e il Martirologio di Usuardo, precisano che i due santi erano fratello e sorella, e questo è tutto quello che i documenti storici ci riferiscono a loro riguardo.
Ci si può però chiedere se la menzione nello stesso giorno, provenga dalla loro parentela o dal fatto che sono realmente morti lo stesso giorno. L'estrema povertà delle notizie non nuoce, peraltro, alla loro solidità che deriva dall'antichità, dal valore storico del Geronimiano e dall'origine autissiodorense della recensione, da cui derivano tutti i mss. esistenti. Poiché l'archetipo di tali mss. risale alla fine del sec. VI, questa è la data più tardiva che si possa congetturare per la morte dei due santi.
La leggenda del martirio di s. Placido in Sicilia gli associa tra gli altri Flavia et Firmatus, ma si sa che essa è priva di valore storico. Il Martirologio Romano, tributario di questa leggenda, li menziona prima in Sicilia fra i compagni di s. Placido, poi ad Auxerre, sotto la forma Firmatus, Flaviana.
Un testo tardivo, infine, ne fa dei martiri di Eurico, re dei Visigoti (m. 484).
I dati essenziali del suo episcopato si ritrovano nel suo epitafio, a lui coevo o quasi, che si conserva nella chiesa di S. Orso in Aosta:
“Hic requiescit in pace
s[an]c[ta]e memori[ae] Gallus
qui vixit in episcopatu
annos XVII menses II dies XX
d[efunctus] p[ie] d[ie] III nonas octobr[is]
duodecies p[ost] c[onsulatum] Paulini iunior[is] v[iri] c[larissimi]
indictione nona.”
Poiché l’anno duodecimo del consolato di Paolino il Giovane, che ebbe la carica nel 534, corrisponde al 546, anno in cui principiò la nona indizione, consegue che Gallo morì il 5 ottobre del 546 e che era stato consacrato la domenica 15 ottobre 528.
Il mercedario, Beato Giovanni Battista Gonzàlez, l'8 maggio 1603 con l'aiuto economico della marchesa di Castellar, Venerabile Beatrice Ramirez de Mendoza, fondò il ramo dei mercedari scalzi in Spagna. Con l'autorizzazione del Maestro Generale Venerabile Alfonso Monroy, creò una casa di recollezione ed egli prese il nome di Giovanni Battista del Santissimo Sacramento. Altri mercedari seguirono il suo esempio ed accettarono la stretta osservanza così ben presto si poterono fondare altri conventi senza però mai desiderare la separazione dall'Ordine.Grande esempio per la santità dei costumi, l'umiltà e obbedienza, maestro della povertà evangelica, misericordioso verso i poveri nonché promotore del culto verso la Santissima Eucaristia e della Beata Vergine. Fu anche guida spirituale e confessore della Beata Marianna di Gesù.Glorioso per i meriti e miracoli morì nel giorno da lui predetto 5 ottobre 1616.
L'Ordine lo festeggia il 5 ottobre.
RAFAEL ALCOCER MARTINEZ, Beato
TULLIA DE MANOSQUE, Santa
Per quanto si sfoglino i calendari e i Martirologi della Chiesa, o anche i Martirologi nazionali o propri di vari Ordini religiosi, non si riesce a trovare un Santo che ripeta un nome famoso nell'antichità e ancora diffusissimo: quello del grande avvocato d'Irpino, Marco Tullio Cicerone.
Ai nostri giorni, il celebre oratore viene indicato, col nome, universalmente noto, di Cicerone; un tempo però egli veniva indicato volentieri, e altrettanto chiaramente, col solo nome di Tullio; e se egli era il Tullio più famoso, non era stato certamente l'unico di tale nome nel mondo antico.
Per i Romani, Tullio significava " discendente di Tullo ", e Tullo, a sua volta, si chiamò uno dei leggendari sette Re di Roma, Tullo Ostilio, il terzo della serie. Si dice che il nome di Tullio abbia un'origine quanto mai suggestiva. Deriverebbe infatti dal verbo tollere, che significava sollevare e anche allevare, e che era usato per indicare il gesto, comune nell'antichità, con il quale il padre era solito riconoscere il figlio nuovo nato.
Subito dopo la nascita, la levatrice deponeva per terra l'infante. Il padre lo sollevava tra le braccia, riconoscendo in tal modo la sua paternità. Poteva anche non raccoglierlo, negando così la sua legittima discendenza. E chiamare un figlio con nome di Tullo, era come dichiarare ad alta voce che egli era stato " tolto ", cioè raccolto e riconosciuto dal proprio padre.
Ma, come abbiamo detto, nessun Tullio né Tullo è stato raccolto dai calendari. In compenso, in Francia è festeggiata oggi una Santa Tullia, unica di questo nome. Anche di lei il fatto più curioso resta, a prima impressione, la paternità, perché era la figlia del Vescovo di Lione, Eucherio.
Non si pensi a disordini né a unioni irregolari. Nel V secolo, al tempo di Eucherio, nessuna norma vietava infatti ai Vescovi di avere famiglia; o meglio di eleggere Vescovi che avessero già moglie e magari figli.
Al contrario, la consorte e la prole, con la loro condotta e le loro virtù, potevano contribuire a far cadere, sul padre e marito, la scelta della comunità cristiana bisognosa di un Vescovo.
La donna sposata da Eucherio si chiamava Galla. Gli aveva dato due figlie: Tullia e Consorzia. Fanciulle, furono affidate ad un monastero, dove vennero educate accuratamente e santamente allevate. Ad una certa età, d'accordo con la moglie, anche Eucherio si ritirò nel monastero della celebre isola di Lérins. Ne uscì soltanto quando venne chiamato sulla cattedra episcopale di Lione. Esemplare come pastore, ammirato come scrittore, il Vescovo Eucherio, dopo la morte, venne onorato come un Santo. E Sante furono considerate anche le sue due figlie: Tullia, festeggiata oggi, e Consorzia, ricordata il 22 giugno. Esse trascorsero tutta la loro vita nel monastero, santificandosi segretamente, in umiltà e in preghiera.
Perciò, quasi nessuna eco della loro virtù è giunta fino a noi, anche se la loro festa è celebrata in tre diocesi della Francia, e quella di Santa Tullia, in particolare, nella città dei Bassi Pirenei che della Santa figlia di Eucherio ripete il nome: Tulle, cioè Tullia.
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Desde o dia 1 de Janeiro que venho colocando aqui os meus Votos de um Bom Ano de 2016.
Como estamos no último terço do Ano, que se aproxima do seu fim velozmente, passo a desejar
Como estamos no último terço do Ano, que se aproxima do seu fim velozmente, passo a desejar
UM BOM resto do ANO DE 2016
Nº 2898 - (279 - 2016)
5 DE OUTUBRO DE 2016
SANTOS DE CADA DIA
8º A N O
LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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Em Tréveris, na Gália Bélgica, em território da actual Alemanha, a comemoração dos SANTOS MÁRTIRES DE TRÉVERIS que receberam a palma do martírio, segundo a tradição, durante a perseguição no tempo do imperador Diocleciano. (séc. IV)
CARITINA DE CÓRICO, Santa
Em Córico, na Silícia, hoje Gorgos, na Turquia, Santa CARITINA mártir. (séc. IV)
MAMLACA, Santa
Comemoração de Santa MAMLACA virgem e mártir, que sendo natural da região de Bet Garmay se trasladou para a Pérsia, onde foi condenada à morte pelo rei Sapor II. (343)
PLÁCIDO, Santo
PLÁCIDO, Santo
Comemoração de Santo PLÁCIDO monge que desde a adolescência foi discípulo caríssimo de São BENTO. (séc. VI)
JERÓNIMO DE NEVERS, Santo
Em Nevers, na Nêustria hoje França, São JERÓNIMO bispo que engrandeceu a sua Igreja com a sua munificência e solicitude pastoral. (816)
MEINULFO DE PADERBORN, Santo
Em Paderborn, na Saxónia, hoje Alemanha, São MEINULFO diácono que construiu e engrandeceu o mosteiro de Boddeken onde estabeleceu uma comunidade de virgens consagradas. (857)
FROILÃO DE LEÃO, Santo
Em Leon, Espanha, a comemoração de São FROILÃO bispo que, chamado da vida monástica ao ministério episcopal evangelizou as regiões de Espanha libertas do domínio dos Mouros e se dedicou diligentemente à propagação da vida monástica e à beneficência para com os po0bres. (905)
ATILANO DE ZAMORA, Santo
Em Zamora, Espanha, a comemoração de Santo ATILANO bispo procedente da vida monástica, que foi o principal companheiro de São FROILÃO na obra de conduzir a Cristo as regiões devastadas pelos Mouros. (1009)
PEDRO DE ÍMOLA, Beato
Em Florença na Etrúria, hoje na Toscana, Itália, o Beato PEDRO DE ÍMOLA cavalerio da Ordem de São João de Jerusalém que se distinguiu pela sua caridade na assistêcnia aios enfermos. (1320)
FLORA DE BEAULIEU, Santa
Em Beaulieu, no território de Cahors, FRança, a comemoração de Santa FLORA virgem da Ordem de São João de Jerusalém que se dedicou à assistência dos enfermos pobres, num hospital e teve dons místicos de participação na Paixão de Cristo. (1347)
SANTO DE CORI, Beato
Em Cori, no Lácio, Itália, o Beato SANTO presbitero da Ordem dos Eremita de Santo Agostinho a quem seguiam multidões quando pregava a palavra de Deus. (1393)
RAIMUNDO DE CÁPUA, Beato
Em Nuremberga, na Baviera, Alemanha, o Beato RAIMUNDO DE CÁPUA presbitero da Ordem dos Pregadores que foi prudente conselheiro espiritual de Santa CATARINA DE SENA da qual compôs uma memória biográfica. (1390)
MATEUS CARRÉRI (João Francisco Carréri), Beato
Em Vigévanio, na Lombardia, Itália, o Beato MATEUS CARRÉRI (João Francisco Carréri) presbitero da Ordem dos Pregadores que teve no seu tempo enorme êxito como mincisivo e eloquente pregador da palavra de Deus. (1430)
GUILHERME HARTLEY, JOÃO HEWETT e ROBERTO SUTTON, Beatos
Em Londres, Inglaterra, os beatos mártires GUILHERME HARTLEY e JOÃO HEWETT presbiteros e ROBERTO SUTTON que, pela sua constância na fidelidade à Igreja Católica no reinado de Isabel I foram enforcados em diversos lugares perto da cidade. (1588)
ANA SCHAFFER, Santa
Em Mindelstetten, povoação de Ratisbona , na Alemanha, Santa ANA SCHAFFER virgem que aos dezanove anos, quando prestava serviço como doméstica, se queimou com água a ferver e, apesar do agravamento do seu estado de saúde, viveu depois com ânimo sereno em espírito de pobreza e oração, oferecendo a cruz da sua dor pela salvação das almas. (1925)
BARTOLOMEU LONGO, Beato
Em Pompeia, perto de Nápoles, Itália, o beato BARTOLOMEU LONGO advogado, que solícito pelo culto mariano e pela formação cristã dos camponeses e das crianças, fundou o Santuário do Rosário de Pompeia e também a Congregação das Irmãs do Santo Rosário, com a fervorosa ajuda da sua preciosa esposa. (1926)
TRANQUILINO UBIARCO ROBLES, Santo
Em Tepatitlan, México, São TRANQUILINO UBIARCO ROBLES presbitero e mártir, que durante a perseguição contra a Igreja continuou ininterruptamente o seu ministério pastoral; por isso, suspenso de uma árvore, consumou o seu glorioso martírio. (1928)
MARIA FAUSTINA KOWALSKA (Helena Kowalska), Santa
Em Cracóvia, na Polónia, Santa MARIA FAUSTINA KOWALSKA (Helena Kowalska), virgem das Irmãs de Nossa Senhora da Misericórdia ardentemenet solícita em anunciar o mistério da Divina Misericórdia. (1938)
MARIANO SKRZYPCZAK, Beato
Em Plonkowo, Polónia, o Beato MARIANO SKRZYPCZAK, presbitetro e mártir que, durante a ocupação da Polónia por um regime hostil a Deus, fuzilado diante da Igreja do lugar, recebeu pela sua fé inquebrantável a palma do martirio. (1939)
ALBERTO MARVELLI, Beato
DEm Rimíni, nas Marcas, Itália, o Beato ALBERTO MARVELLI. (1946)
... E AINDA ...
ELIANO DE CAGLIARI, Santo
Di s. Eliano vescovo di Cagliari, non ci sono pervenute notizie della sua vita; è un vescovo dei primi secoli del cristianesimo nell’Isola di Sardegna.
Il suo nome non compare oggi nelle celebrazioni della diocesi cagliaritana, probabilmente era inserito nei ‘Messali’ o ‘Proprio’ dei secoli scorsi, poi essendo il culto decaduto, è stato tolto dai libri liturgici.
Le sue reliquie comunque sono nella cripta o Santuario della Cattedrale di Cagliari; questa cripta posta sotto il presbiterio, è divisa in tre cappelle nelle cui pareti, decorate a stucchi, vi sono piccoli loculi, con reliquie di martiri e santi cristiani della Sardegna.
Nel XVII secolo quando la Sardegna era suddita dell’Impero di Spagna, il vescovo di Cagliari di origine spagnola, mons. Franciscus Desquivel, durante i grandi lavori di ristrutturazione della cattedrale, durati dal 1660 al 1702, originariamente in forme romanico-gotiche pisane, e trasformata in forme barocche; raccolse molte reliquie di santi e di martiri, sparse nella zona cagliaritana e le sistemò tumulandole nella cripta o Santuario della ristrutturata Cattedrale.
Fra esse vi sono anche quelle del vescovo s. Eliano la cui festa religiosa era al 5 ottobre, non si sa se fu pure martire, essendo dei primi tempi del cristianesimo
FIRMATO e FLAVINA, Santos
Il Martirologio Geronimiano menziona al 5 ottobre «in Galliis civitate Autisiodere Firmati diaconi et Flavinae virginis Deo sacratae». Il ms. di questo Martirologio, detto Wissemburgense, che fu trascritto al più tardi nel 772, e il Martirologio di Usuardo, precisano che i due santi erano fratello e sorella, e questo è tutto quello che i documenti storici ci riferiscono a loro riguardo.
Ci si può però chiedere se la menzione nello stesso giorno, provenga dalla loro parentela o dal fatto che sono realmente morti lo stesso giorno. L'estrema povertà delle notizie non nuoce, peraltro, alla loro solidità che deriva dall'antichità, dal valore storico del Geronimiano e dall'origine autissiodorense della recensione, da cui derivano tutti i mss. esistenti. Poiché l'archetipo di tali mss. risale alla fine del sec. VI, questa è la data più tardiva che si possa congetturare per la morte dei due santi.
La leggenda del martirio di s. Placido in Sicilia gli associa tra gli altri Flavia et Firmatus, ma si sa che essa è priva di valore storico. Il Martirologio Romano, tributario di questa leggenda, li menziona prima in Sicilia fra i compagni di s. Placido, poi ad Auxerre, sotto la forma Firmatus, Flaviana.
Un testo tardivo, infine, ne fa dei martiri di Eurico, re dei Visigoti (m. 484).
GALLO DE AOSTA, Santo
I dati essenziali del suo episcopato si ritrovano nel suo epitafio, a lui coevo o quasi, che si conserva nella chiesa di S. Orso in Aosta:
“Hic requiescit in pace
s[an]c[ta]e memori[ae] Gallus
qui vixit in episcopatu
annos XVII menses II dies XX
d[efunctus] p[ie] d[ie] III nonas octobr[is]
duodecies p[ost] c[onsulatum] Paulini iunior[is] v[iri] c[larissimi]
indictione nona.”
Poiché l’anno duodecimo del consolato di Paolino il Giovane, che ebbe la carica nel 534, corrisponde al 546, anno in cui principiò la nona indizione, consegue che Gallo morì il 5 ottobre del 546 e che era stato consacrato la domenica 15 ottobre 528.
JOÃO BAPTISTA DO SANTÍSSIMO SACRAMENTO, Santo
Il mercedario, Beato Giovanni Battista Gonzàlez, l'8 maggio 1603 con l'aiuto economico della marchesa di Castellar, Venerabile Beatrice Ramirez de Mendoza, fondò il ramo dei mercedari scalzi in Spagna. Con l'autorizzazione del Maestro Generale Venerabile Alfonso Monroy, creò una casa di recollezione ed egli prese il nome di Giovanni Battista del Santissimo Sacramento. Altri mercedari seguirono il suo esempio ed accettarono la stretta osservanza così ben presto si poterono fondare altri conventi senza però mai desiderare la separazione dall'Ordine.Grande esempio per la santità dei costumi, l'umiltà e obbedienza, maestro della povertà evangelica, misericordioso verso i poveri nonché promotore del culto verso la Santissima Eucaristia e della Beata Vergine. Fu anche guida spirituale e confessore della Beata Marianna di Gesù.Glorioso per i meriti e miracoli morì nel giorno da lui predetto 5 ottobre 1616.
L'Ordine lo festeggia il 5 ottobre.
RAFAEL ALCOCER MARTINEZ, Beato
Madrid, Spagna, 29 ottobre 1889 - La Elipa, Spagna, 5 ottobre 1936
In data 26 aprile 2016 Papa
Francesco ha riconosciuto il martirio di odio alla fede, durante la
persecuzione religiosa al tempo della guerra civile spagnola, di questo
sacerdote benedettino e di altri tre suoi confratelliTULLIA DE MANOSQUE, Santa
Per quanto si sfoglino i calendari e i Martirologi della Chiesa, o anche i Martirologi nazionali o propri di vari Ordini religiosi, non si riesce a trovare un Santo che ripeta un nome famoso nell'antichità e ancora diffusissimo: quello del grande avvocato d'Irpino, Marco Tullio Cicerone.
Ai nostri giorni, il celebre oratore viene indicato, col nome, universalmente noto, di Cicerone; un tempo però egli veniva indicato volentieri, e altrettanto chiaramente, col solo nome di Tullio; e se egli era il Tullio più famoso, non era stato certamente l'unico di tale nome nel mondo antico.
Per i Romani, Tullio significava " discendente di Tullo ", e Tullo, a sua volta, si chiamò uno dei leggendari sette Re di Roma, Tullo Ostilio, il terzo della serie. Si dice che il nome di Tullio abbia un'origine quanto mai suggestiva. Deriverebbe infatti dal verbo tollere, che significava sollevare e anche allevare, e che era usato per indicare il gesto, comune nell'antichità, con il quale il padre era solito riconoscere il figlio nuovo nato.
Subito dopo la nascita, la levatrice deponeva per terra l'infante. Il padre lo sollevava tra le braccia, riconoscendo in tal modo la sua paternità. Poteva anche non raccoglierlo, negando così la sua legittima discendenza. E chiamare un figlio con nome di Tullo, era come dichiarare ad alta voce che egli era stato " tolto ", cioè raccolto e riconosciuto dal proprio padre.
Ma, come abbiamo detto, nessun Tullio né Tullo è stato raccolto dai calendari. In compenso, in Francia è festeggiata oggi una Santa Tullia, unica di questo nome. Anche di lei il fatto più curioso resta, a prima impressione, la paternità, perché era la figlia del Vescovo di Lione, Eucherio.
Non si pensi a disordini né a unioni irregolari. Nel V secolo, al tempo di Eucherio, nessuna norma vietava infatti ai Vescovi di avere famiglia; o meglio di eleggere Vescovi che avessero già moglie e magari figli.
Al contrario, la consorte e la prole, con la loro condotta e le loro virtù, potevano contribuire a far cadere, sul padre e marito, la scelta della comunità cristiana bisognosa di un Vescovo.
La donna sposata da Eucherio si chiamava Galla. Gli aveva dato due figlie: Tullia e Consorzia. Fanciulle, furono affidate ad un monastero, dove vennero educate accuratamente e santamente allevate. Ad una certa età, d'accordo con la moglie, anche Eucherio si ritirò nel monastero della celebre isola di Lérins. Ne uscì soltanto quando venne chiamato sulla cattedra episcopale di Lione. Esemplare come pastore, ammirato come scrittore, il Vescovo Eucherio, dopo la morte, venne onorato come un Santo. E Sante furono considerate anche le sue due figlie: Tullia, festeggiata oggi, e Consorzia, ricordata il 22 giugno. Esse trascorsero tutta la loro vita nel monastero, santificandosi segretamente, in umiltà e in preghiera.
Perciò, quasi nessuna eco della loro virtù è giunta fino a noi, anche se la loro festa è celebrata in tre diocesi della Francia, e quella di Santa Tullia, in particolare, nella città dei Bassi Pirenei che della Santa figlia di Eucherio ripete il nome: Tulle, cioè Tullia.
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Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
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In
MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
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