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8º A N O
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Em Agen, na Aquitânia, França, São CAPRÁSIO mártir. (303)
SINDOLFO DE AUSSONCE, Santo
Em Aussonce, território de Reims, França, São SINDOLFO eremita que seguiu a vida solitário somente conhecida por Deus. (600)
VITAL DE SALZBURGO, Santo
Em Salzburgo, na Baviera, hoje na Áustria, São VITAL bispo que, originário da Irlanda, foi discípulo de São RUPERTO companheiro nas suas viagens e imitador dos seus trabalhos e vigílias; escolhido por ele como seu sucessor, converteu à fé de Cristo a população de Pinsgau. (730)
ANDRÉ "In Crisi" ou "Calabita", Santo
ADERALDO ou ADELARDO, Santo
Em Troyes, junto ao rio Sena, na França, Santo ADERALDO ou ADELARDO, arcediago, que ilustrou a Regra canonical com as suas palavras e o seu exemplo, mesmo quando era prisioneiro dos Sarracenos na terra Santa. (1002)
ADELINA DE MORTAIN, Santa
Em Savigny, na Normandia, França, Santa ADELINA primeira abadessa do mosteiro de Mortain que fundou com a ajuda de seu irmão São VITAL. (1125)
TIAGO STREPA, Santo
Em L'viv na Roménia, hoje Ucrânia, o Beato TIAGO STREPA bispo de Halic, da Ordem dos menores, ilustre pela sua solicitude pastoral e virtudes apostólicas. (1409)
MARIA BERTILA (Ana Francisca Boscardin), Santa
Em Treviso, na Itália, Santa MARIA BERTILA (Ana Francisca Boscardin) virgem da Congregação das Irmãs de Santa Doroteia dos Sagrados Corações, que num hospital velou solicitamente pela saúde corporal e espiritual dos enfermos. (1922)
TIAGO KERN (Francisco Alexandre Kern), Beato
BERENGARIO ALEMAN DE BELLPUIG, Beato
Originario di Valenza (Spagna), il Beato Berengario Aleman de Bellpuig, cavaliere laico mercedario, onorò l'Ordine con le sue eroiche virtù. Nel 1230 prese parte alla liberazione dell'isola di Maiorca sconfiggendo i mori, riportandola alla fede di Cristo. Nella stessa isola nel convento del Santissimo Salvatore terminò la sua vita accompagnato da prodigiosi miracoli che attestarono la sua santità.
L'Ordine lo festeggia il 20 ottobre.
Sono più d'una, nei calendari, le Sante con il nome di Irene. Nome bello nel suono e nel significato, perché deriva dalla parola greca che significa " pace ". La Santa Irene di oggi è una delle più note, grazie soprattutto a una pittoresca leggenda che ha incontrato grande popolarità in molti paesi, benché abbia ben poco di verosimile. Narra dunque come Irene, nata nel Portogallo sulla metà del VI secolo, fosse religiosa in un monastero di vergini consacrate a Dio. Benché modesta e pudica, ella spiccava tra le consorelle per la sua eccezionale bellezza di lineamenti.
Si innamorò di lei un giovane signore, che più volte la chiese in sposa. Irene gli fece capire come ciò fosse impossibile, e non per sprezzo o antipatia, ma per restare fedele a un impegno più alto. Al rifiuto, il giovane, sinceramente innamorato, si afflisse tanto da ridursi gravemente ammalato. Spronata dalla carità, Irene si recò a visitarlo, e lo consolò con parole così ispirate da far presto guarire l'innamorato giovane.
Ma la storia non finì lì. Un religioso indegno, turbato dalla bellezza di Irene, tentò di corrompere la giovane, sua penitente. Non riuscendovi, egli si vendicò atrocemente. Offrì alla fanciulla una misteriosa bevanda, e poco dopo Irene mostrò i segni di una prossima maternità.
Lo scandalo dilagò. Lo seppe anche il primo pretendente, il quale, giustamente si ritenne odiosamente beffato. Mandò perciò un sicario per punire la donna, da lui ritenuta menzognera e impudica.
Il sicario recise con la spada la testa di Irene, poi ne gettò il corpo nelle acque di un fiume. La corrente portò il corpo di Irene fino al Tago, poi lo fece arenare presso la città di Scallabis; dove viveva un Abate, zio della fanciulla. Avvertito in visione dell'accaduto, l'Abate si recò in processione a raccogliere le spoglie dell'uccisa.
Non fu difficile comprovare l'innocenza della fanciulla, Martire senza colpa. La sua vicenda commosse l'intera città, tanto che da allora venne chiamata, non più Scallabis, ma Santarèm, cioè " Sant'Irene ".
Abbiamo già detto che questa popolarissima leggenda non ha nessun fondamento reale. La Santa di oggi, la Santa Irene di Santarèm, altro non è che l'immaginario " doppione " di un'altra Martire dallo stesso nome.
Sant'Irene, Martire di Tessalonica nei primi secoli, era particolarmente venerata a Scallabis, dove si trovavano alcune sue reliquie. La devozione per l'antica Martire orientale dette corpo alla leggenda della Santa dallo stesso nome, ma con le fattezze di una fanciulla portoghese. Si volle insomma rendere più edificante e commovente un esempio di virtù e di eroismo, non però allo scopo di ingannare i fedeli, ma al contrario per accrescere il loro zelo e ravvivare il loro affetto per la Santa.
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LEOPARDO DE ÓSIMO, Santo
Tra molti Leoni e non pochi Orsi, due o tre Santi di nome Foca e uno addirittura chiamato Tigre, il serraglio del Calendario presenta anche due Santi di nome Leopardo, e accanto a questi un San Leopardino.
Leopardo, non Leonardo: cioè il nome stesso del felino chiamato anche pantera. Il primo Leopardo, ricordato il 30 settembre, fu un Martire romano caduto sotto Giuliano l'Apostata. Sepolto nel cimitero di Sant'Ermete, sarebbe stato poi trasportato ad Otricoli, da dove le sue reliquie emigrarono ad Aquisgrana, la capitale di Carlo Magno. Nella città dei " tepidi lavacri " fiori e sopravvisse il suo culto e la sua memoria.
Il secondo San Leopardo è Patrono della città di Osimo, e a lui è dedicata la bella cattedrale della città, oggi in forme romaniche, ma che risale ad un'epoca ancora più antica, perché sembra che sia stata eretta nell'VIII secolo.
E' probabile, anzi, che il duomo di Osimo, cioè la cattedrale di San Leopardo, occupi il luogo dove era il Campidoglio dell'antica Auximum romana, con le Terme e il tempio dedicato a Igea e ad Esculapio. Queste due divinità pagane, come è noto, presiedevano alla salute dei mortali, e il loro ricordo sembra alludere alla salubrità dell'aria e delle acque di quel ridente angolo di terra marchigiana. Il culto di San Leopardo ad Osimo è antico di almeno mille anni. L probabile che la vita del Santo stesso risalga a diversi secoli più addietro, e non c'è motivo di dubitare dei dati riferiti dalla sua storia leggendaria, per quanto frammentari e incompleti, secondo la quale egli sarebbe vissuto nel V secolo cristiano, al tempo del Papa Innocenzo I e degli Imperatori Valentiniano III e Teodosio.
Gli eventi della vita di San Leopardo sono incerti, e i documenti scritti sul suo conto sono assai posteriori, frutto in gran parte di immaginazione. Ciò non vuol dire, però, che si debba negare il dato tradizionale che fa di lui il primo Vescovo di Osimo, onorato come tale fin dal X secolo, o prima.
Il nome proprio di Leopardo dovette essere abbastanza diffuso nella regione di Osimo, ed è sicuramente dal nome di un medievale Leopardo, secondo una ben nota regola della formazione di moltissimi cognomi italiani, che la sua discendenza ebbe il nome di famiglia dei Leopardi.
MARIA DE JESUS, Beata
Monaca mercedaria nel convento di Vera Cruz di Berriz in Spagna, la Beata Maria di Gesù, fu resa famosa per le rivelazioni divine dello Spirito profetico. Dopo molte fatiche e gravissime pene, decorata di meriti e di miracoli migrò allo Sposo Divino.
L'Ordine la festeggia il 20 ottobre.
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Desde o dia 1 de Janeiro que venho colocando aqui os meus Votos de um Bom Ano de 2016.
Como estamos no último terço do Ano, que se aproxima do seu fim velozmente, passo a desejar
Como estamos no último terço do Ano, que se aproxima do seu fim velozmente, passo a desejar
UM BOM resto do ANO DE 2016
Nº 2913- (294 - 2016)
20 DE OUTUBRO DE 2016
SANTOS DE CADA DIA
8º A N O
LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO
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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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CORNÉLIO o Centurião, Santo
Comemoração de São CORNÉLIO centurião que, em Cesareia da Palestina, foi baptizado por São PEDRO como primícias da Igreja dos gentios.
CAPRÁSIO DE AGEN, Santo
Em Agen, na Aquitânia, França, São CAPRÁSIO mártir. (303)
SINDOLFO DE AUSSONCE, Santo
Em Aussonce, território de Reims, França, São SINDOLFO eremita que seguiu a vida solitário somente conhecida por Deus. (600)
VITAL DE SALZBURGO, Santo
Em Salzburgo, na Baviera, hoje na Áustria, São VITAL bispo que, originário da Irlanda, foi discípulo de São RUPERTO companheiro nas suas viagens e imitador dos seus trabalhos e vigílias; escolhido por ele como seu sucessor, converteu à fé de Cristo a população de Pinsgau. (730)
ANDRÉ "In Crisi" ou "Calabita", Santo
Em Constantinopla, hoje Istambul, na Turquia, Santo ANDRÉ chamado «In Crisi» ou «Calabita» monge e mártir, o qual, nascido na ilha de Creta, por defender o culto das santas imagens, no tempo do imperador Constantino Coprónimo foi repetidamente flagelado e torturado até à morte e finalmente precipitado do alto da muralha da cidade. (767)
ADERALDO ou ADELARDO, Santo
Em Troyes, junto ao rio Sena, na França, Santo ADERALDO ou ADELARDO, arcediago, que ilustrou a Regra canonical com as suas palavras e o seu exemplo, mesmo quando era prisioneiro dos Sarracenos na terra Santa. (1002)
ADELINA DE MORTAIN, Santa
Em Savigny, na Normandia, França, Santa ADELINA primeira abadessa do mosteiro de Mortain que fundou com a ajuda de seu irmão São VITAL. (1125)
TIAGO STREPA, Santo
Em L'viv na Roménia, hoje Ucrânia, o Beato TIAGO STREPA bispo de Halic, da Ordem dos menores, ilustre pela sua solicitude pastoral e virtudes apostólicas. (1409)
MARIA BERTILA (Ana Francisca Boscardin), Santa
Em Treviso, na Itália, Santa MARIA BERTILA (Ana Francisca Boscardin) virgem da Congregação das Irmãs de Santa Doroteia dos Sagrados Corações, que num hospital velou solicitamente pela saúde corporal e espiritual dos enfermos. (1922)
TIAGO KERN (Francisco Alexandre Kern), Beato
Em Viena, na Áustria, o beato TIAGO KERN (Francisco Alexandre Kern) presbitero da Ordem Premonstratense que, ainda aluno seminarista mobilizado durante a primeira guerra mundial, foi ferido em combate; depois entregou-se com grande solicitude ao ministério pastoral que exerceu por breve tempo; efectivamente, afectado por uma longa e penosa enfermidade, suportou-a com grande fortaleza de ânimo, aceitando serenamente a vontade de Deus. (1924)
... E AINDA ...
BERENGARIO ALEMAN DE BELLPUIG, Beato
Originario di Valenza (Spagna), il Beato Berengario Aleman de Bellpuig, cavaliere laico mercedario, onorò l'Ordine con le sue eroiche virtù. Nel 1230 prese parte alla liberazione dell'isola di Maiorca sconfiggendo i mori, riportandola alla fede di Cristo. Nella stessa isola nel convento del Santissimo Salvatore terminò la sua vita accompagnato da prodigiosi miracoli che attestarono la sua santità.
L'Ordine lo festeggia il 20 ottobre.
DIEGO DE CERVANTES, Beato
Inviato come redentore in terra africana, il Beato Diego de Cervantes, religioso dell'Ordine Mercedario, liberò da una dura schiavitù 443 prigionieri dei saraceni.Amato da Dio e dagli uomini, dopo aver accumulato meriti e buone opere si addormentò nel Signore. L'Ordine lo festeggia il 20 ottobre. |
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IRENE DE PORTUGAL, Santa
Sono più d'una, nei calendari, le Sante con il nome di Irene. Nome bello nel suono e nel significato, perché deriva dalla parola greca che significa " pace ". La Santa Irene di oggi è una delle più note, grazie soprattutto a una pittoresca leggenda che ha incontrato grande popolarità in molti paesi, benché abbia ben poco di verosimile. Narra dunque come Irene, nata nel Portogallo sulla metà del VI secolo, fosse religiosa in un monastero di vergini consacrate a Dio. Benché modesta e pudica, ella spiccava tra le consorelle per la sua eccezionale bellezza di lineamenti.
Si innamorò di lei un giovane signore, che più volte la chiese in sposa. Irene gli fece capire come ciò fosse impossibile, e non per sprezzo o antipatia, ma per restare fedele a un impegno più alto. Al rifiuto, il giovane, sinceramente innamorato, si afflisse tanto da ridursi gravemente ammalato. Spronata dalla carità, Irene si recò a visitarlo, e lo consolò con parole così ispirate da far presto guarire l'innamorato giovane.
Ma la storia non finì lì. Un religioso indegno, turbato dalla bellezza di Irene, tentò di corrompere la giovane, sua penitente. Non riuscendovi, egli si vendicò atrocemente. Offrì alla fanciulla una misteriosa bevanda, e poco dopo Irene mostrò i segni di una prossima maternità.
Lo scandalo dilagò. Lo seppe anche il primo pretendente, il quale, giustamente si ritenne odiosamente beffato. Mandò perciò un sicario per punire la donna, da lui ritenuta menzognera e impudica.
Il sicario recise con la spada la testa di Irene, poi ne gettò il corpo nelle acque di un fiume. La corrente portò il corpo di Irene fino al Tago, poi lo fece arenare presso la città di Scallabis; dove viveva un Abate, zio della fanciulla. Avvertito in visione dell'accaduto, l'Abate si recò in processione a raccogliere le spoglie dell'uccisa.
Non fu difficile comprovare l'innocenza della fanciulla, Martire senza colpa. La sua vicenda commosse l'intera città, tanto che da allora venne chiamata, non più Scallabis, ma Santarèm, cioè " Sant'Irene ".
Abbiamo già detto che questa popolarissima leggenda non ha nessun fondamento reale. La Santa di oggi, la Santa Irene di Santarèm, altro non è che l'immaginario " doppione " di un'altra Martire dallo stesso nome.
Sant'Irene, Martire di Tessalonica nei primi secoli, era particolarmente venerata a Scallabis, dove si trovavano alcune sue reliquie. La devozione per l'antica Martire orientale dette corpo alla leggenda della Santa dallo stesso nome, ma con le fattezze di una fanciulla portoghese. Si volle insomma rendere più edificante e commovente un esempio di virtù e di eroismo, non però allo scopo di ingannare i fedeli, ma al contrario per accrescere il loro zelo e ravvivare il loro affetto per la Santa.
.
LEOPARDO DE ÓSIMO, Santo
Tra molti Leoni e non pochi Orsi, due o tre Santi di nome Foca e uno addirittura chiamato Tigre, il serraglio del Calendario presenta anche due Santi di nome Leopardo, e accanto a questi un San Leopardino.
Leopardo, non Leonardo: cioè il nome stesso del felino chiamato anche pantera. Il primo Leopardo, ricordato il 30 settembre, fu un Martire romano caduto sotto Giuliano l'Apostata. Sepolto nel cimitero di Sant'Ermete, sarebbe stato poi trasportato ad Otricoli, da dove le sue reliquie emigrarono ad Aquisgrana, la capitale di Carlo Magno. Nella città dei " tepidi lavacri " fiori e sopravvisse il suo culto e la sua memoria.
Il secondo San Leopardo è Patrono della città di Osimo, e a lui è dedicata la bella cattedrale della città, oggi in forme romaniche, ma che risale ad un'epoca ancora più antica, perché sembra che sia stata eretta nell'VIII secolo.
E' probabile, anzi, che il duomo di Osimo, cioè la cattedrale di San Leopardo, occupi il luogo dove era il Campidoglio dell'antica Auximum romana, con le Terme e il tempio dedicato a Igea e ad Esculapio. Queste due divinità pagane, come è noto, presiedevano alla salute dei mortali, e il loro ricordo sembra alludere alla salubrità dell'aria e delle acque di quel ridente angolo di terra marchigiana. Il culto di San Leopardo ad Osimo è antico di almeno mille anni. L probabile che la vita del Santo stesso risalga a diversi secoli più addietro, e non c'è motivo di dubitare dei dati riferiti dalla sua storia leggendaria, per quanto frammentari e incompleti, secondo la quale egli sarebbe vissuto nel V secolo cristiano, al tempo del Papa Innocenzo I e degli Imperatori Valentiniano III e Teodosio.
Gli eventi della vita di San Leopardo sono incerti, e i documenti scritti sul suo conto sono assai posteriori, frutto in gran parte di immaginazione. Ciò non vuol dire, però, che si debba negare il dato tradizionale che fa di lui il primo Vescovo di Osimo, onorato come tale fin dal X secolo, o prima.
Il nome proprio di Leopardo dovette essere abbastanza diffuso nella regione di Osimo, ed è sicuramente dal nome di un medievale Leopardo, secondo una ben nota regola della formazione di moltissimi cognomi italiani, che la sua discendenza ebbe il nome di famiglia dei Leopardi.
MARIA DE JESUS, Beata
Monaca mercedaria nel convento di Vera Cruz di Berriz in Spagna, la Beata Maria di Gesù, fu resa famosa per le rivelazioni divine dello Spirito profetico. Dopo molte fatiche e gravissime pene, decorata di meriti e di miracoli migrò allo Sposo Divino.
L'Ordine la festeggia il 20 ottobre.
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Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.
Textos recolhidos
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MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII
e
sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros
MARTIROLÓGIO ROMANO
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Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) - http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com
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