segunda-feira, 24 de outubro de 2016

Nº 2917 - (298 - 2016) - SANTOS DE CADA DIA -. 24 DE OUTUBRO DE 2016 - OITAVO ANO

Caros Amigos:





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Desde o dia 1 de Janeiro que venho colocando aqui os meus Votos de um Bom Ano de 2016.
Como estamos no último terço do Ano, que se aproxima do seu fim velozmente, passo a desejar

UM BOM resto do ANO DE 2016

Nº 2917-  (298 - 2016) 

24 DE OUTUBRO DE 2016

SANTOS DE CADA DIA

8º   A N O



 miscelania 008



LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO



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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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ANTÓNIO MARIA CLARET, Santo
        
 

Santo ANTÓNIO MARIA CLARET bispo que, ordenado presbitero durante vários anos pregou ao povo nas terras da Catalunha, Espanha; fundou a Sociedade dos Missionários Filhos do Coração Imaculado da Virgem Maria e, nomeado bispo para Santiago, na ilha de Cuba, trabalhou de modo admirável pela salvação das almas. Depois de regressar a Espanha, ainda teve de suportar muitas privações pela Igreja, morrendo exilado no mosteiro cisterciense de Frontfroide, próximo de Narbonne, na França meridional. (1870)

CIRÍACO e CLAUDIANO, Santos

 

Em Hierápolis, na Frígia hoje Turquia, os santos CIRÍACO e CLAUDIANO, mártires. (data incerta)


PROCLO DE CONSTANTINOPLA, Santo
   
     

Em Constantinopla,. hoje Istambul, Turquia, São PROCLO bispo, que proclamou com firmeza a Bem-Aventurada Virgem Maria como Mãe de Deus, organizou o regresso do corpo de São JOÃO CRISÓSTOMO em, cortejo triunfal, do exílio, para a cidade e, no Concílio Ecuménico da Calcedónia, mereceu o apelido de «Magno». 446)

 
ARESTAS, RUMA sua esposa e mais 340 Companheiros, Santos
 
  

Em Nagran, na Arábia, a paixão dos santos ARETAS, príncipe da cidade, e RUMA sua esposa e mais 340 companheiros no tempo do imperador Justino e de Du Nuwas ou Dun'an, rei dos Homeritas. 523)

SENÓQUIO DE TOURS, Santo



Na região de Tours, na Nêustria hoje França, São SENÓQUIO presbitero que construiu um mosteiro numas ruínas antigas, foi assíduo nas vigílias e na oração e se dedicou à caridade para com os escravos. (576)

MARTINHO DE VERTOU, Santo

 


No mosteiro de Vertou, território de Retz, na Gália hoje França, São Martinho diácono e abade que são FÉLIX bispo de Nantes, enviou para converter os pagãos desta região. (séc. VI).
 

 

EVERGISTO ou EBREGISILO, Santo



Perto de Tongres, no Brabante da Austrásia, hoje na Bélgica, Santo EVERGISTO ou EBREGISILO bispo de Colónia e mártir, que, dirigindo-se para Poitiers no exercício da sua missão pastoral, foi assassinado por salteadores (590)

MAGLÓRIO, Santo



Na Bretanha menor na actual França São MAGLÓRIO que, segundo a tradição, foi discípulo de Santo ILTUTO sucedeu a São SANSÃO como bispo de Dol e depois seguiu a vida solitária na ilha de Sark. (605)

FROMUNDO DE COUTANCES, Santo


Em Coutances na Nêustria, hoje França São FROMUNDO bispo que fundou o mosteiro de monjas de Ham e exerceu o ministério pastoral no amor do Senhor. (séc. VII)
JOSÉ LÊ DANG THI, Santo

 

Em Hué, no Anam, hoje Vietname, São JOSÉ LÊ DANG THI mártir, que sendo militar no tempo do imperador Tu Duc foi encarcerado por ser cristão; no meio dos tormentos nunca vacilou na fé, dando testemunho entre os seus companheiros de cativeiro, e finalmente foi estrangulado. (1860)


LUÍS GUANELLA, Santo



Em Como, na Itália São LUÍS GUANELLA presbitero que fundou a Congregação dos Servos da Caridade e também a das Filhas de Santa Maria da Providência para socorrer as necessidades dos mais indigentes e aflitos e conduzi-los à salvação. (1915)


JOSÉ BALDO, Santo




Em Ronco all'Ádige na província de Verona, Itália, o beato JOSÉ BALDO presbitero que empenhado no ministério pastoral fundou a Congregação das Pequenas Filhas de São José, para a assistência aos idosos e aos enfermos  e para a formação das crianças e dos jovens. (1915)


 ... E AINDA  ...

EXÍMENO DE AYVAR, Beato



Cavaliere laico e commendatore del convento di Santa Maria in Sarrione (Aragona), il Beato Eximeno de Ayvar, fu illustre per lo zelo, l'austerità e la pietà. Con le sue famose gesta rese onore e gloria all'Ordine Mercedario e al Signore ed ora esulta per sempre nella patria del paradiso.
L'Ordine lo festeggia il 24 ottobre


FÉLIX, ADAÚTO E JANUÁRIO, Beatos



Le passiones oggi possedute, dipendenti da una passio di un contemporaneo, sono state interpolate con ogni probabilità da autori dell'Italia meridionale, giacché il luogo del martirio del vescovo africano Felice è trasferito da Cartagine a Venosa nella Puglia od a Nola nella Campania. Queste passiones sono state poi riassunte in vari Martirologi con altre deformazioni od aggiunte. Il Delehaye ha cercato di togliere gli elementi leggendari presentando la probabile redazione primitiva.
Il magistrato di una località non molto distante da Cartagine, Thibiuca, oggi Zoustina (il nome è però trascritto in documenti antichi e recenti in vari modi: Tibiura, Tubioca, Tubzack, ecc.), eseguendo gli ordini imperiali, nel giugno del 303, chiamò in tribunale il prete Afro ed i lettori Cirillo (Giro) e Vitale. Alla richiesta di consegnare i libri sacri, Afro rispose che erano in possesso del vescovo Felice, in quel giorno assente dalla città. Il giorno seguente fu la volta del vescovo, il quale anche lui, alla richiesta del magistrato di consegnare i libri sacri, oppose un netto rifiuto. Furono concessi tre giorni di tempo per riflettere, passati i quali Felice venne inviato a Cartagine al proconsole Anulino. Dopo quindici giorni di permanenza in carcere fu sottoposto ad interrogatorio: gli furono nuovamente richiesti i libri sacri che il vescovo non volle consegnare, e per conseguenza fu condannato alla decapitazione. Aveva allora cinquantasei anni. La sentenza fu eseguita il 15 luglio; fu sepolto nella basilica di Fausto, celebre per i molti corpi di martiri ivi sepolti (cf. Mansi, VIII, col. 808). In alcuni martirologi è menzionato il 30 agosto (forse perché ci fu confusione con i martiri romani Felice ed Adautto commemorati nella stessa giornata). In altri Martirologi la festa è al 24 ottobre.
Meritano segnalazione le aggiunte leggendarie, perché denotano l'estensione del culto di Felice nell'Italia meridionale. Nella prima parte queste passiones riferiscono l'interrogatorio e gli episodi sopraddetti, differendo specialmente nella parte finale. Infatti il proconsole Anulino non avrebbe impartito l'ordine di decapitazione bensì quello di inviare Felice in Italia. La descrizione del viaggio presenta notevoli differenze da testo a testo; secondo una narrazione Felice transitò per Agrigento, Taormina, Catania, Messina ed infine giunse a Venosa ove il prefetto lo fece decapitare (30 agosto). Mentre un'altra versione riferisce che Felice fu inviato a Roma e quivi condannato a seguire gli imperatori, per cui giunse a Nola ove venne ucciso il 29 luglio (in altro testo c'è la data del 15 gennaio). Le reliquie furono poi trasferite a Cartagine. Secondo il primo racconto a Venosa furono martirizzati i compagni di Felice il prete Gennaro ed i lettori Fortunanzio e Settimio. Il Martirologio Romano, copiando da quelli di Usuardo ed Adone, nomina invece, come compagno di Felice, Adautto. L'aggiunta di questo nome è facilmente spiegabile: a Roma erano venerati il 30 agosto Felice ed Adautto, per cui i compilatori confusero il Felice romano con il Felice cartaginese.
Resta la questione di Felice venerato nell'Italia meridionale ed in particoiar modo a Venosa. Si tratta indubbiamente del santo di Thibiuca: lo affermano le stesse passiones leggendarie. Il fatto del culto, assai antico, può essere dipeso dalla presenza di reliquie del martire africano. Agli agiografi italiani non fu poi difficile spiegare la venerazione descrivendo il martirio come avvenuto a Venosa od a Nola. Nella leggenda di Venosa sono menzionati i martiri compagni di Felice, Gennaro, Fortunaziano, Settimino. Si tratta probabilmente di santi africani (cf. Lanzoni, pp. 286-87) facenti parte di una complessa leggendaria vicenda riguardante altre città dell'Italia meridionale. Con ogni probabilità il compilatore italiano ha sostituito ad Afro e compagni, menzionati negli Atti autentici, altri martiri venerati a Venosa ed in altre località della zona..
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GUGLIELMO DE ANGLESI, Beato

Dopo la riconquista di Maiorca (Spagna), nel 1230 da parte del Beato Giacomo l°, Re d'Aragona, i cavalieri laici mercedari ritornarono sull'isola. Il Beato Guglielmo de Anglesi faceva parte appunto del convento del Santissimo Salvatore in Maiorca dove fu esempio di eroiche virtù e riportò gli isolani alla fede cattolica. Cavaliere insigne meritò dopo la morte il titolo di Beato.
L'Ordine lo festeggia il 24 ottobre
 
 
MARCO, SOTERICO e VALENTINA, Santos
 
I sinassari bizantini commemorano abitualmente al 24 ottobre (altri al 26 dello stesso mese) il gruppo di Marco, Soterico e Valentina. Nella notizia che è loro dedicata, oltre al troppo generico "in Asia" (nel senso della diocesi che aveva Efeso come capitale), non sono fornite altre precisazioni topografiche sui luoghi della loro esistenza. Essi morirono lapidati a causa della loro fede in Cristo. Le loro reliquie furono trasportate dall'Asia nell'isola di Tasos.
 
PETRONILLA e PONZIA, Santas
 
 
 
 

Gilberto, nobile di Alvernia, prese parte alla crociata organizzata dal re francese Luigi VII nel 1146. Tornato nel paese natio, dopo l’infelice esito della spedizione, decise insieme a sua moglie Petronilla ed alla figlia Ponzia di abbracciare la vita religiosa. Fondarono dunque un monastero di donne ad Aubeterre, di cui Petronilla fu badessa sina alla morte. In seguito le succedette proprio sua figlia Ponzia. Terminano qui le notizie in nostro possesso circa l’esistenza di queste due sante donne.
Gilberto, loro congiunto, dopo aver vissuto un periodo di tempo come eremita a Neuffonts, eresse un monastero maschile ed un ospedale, ove poté dedicarsi alla cura degli ammalati. Nel 1151 vestì l’abito premostratense nel monastero di Dilo e poco dopo fece ritorno a Neuffonts con molti conffratelli, che lo elessero loro abate. Morì il 6 giugno 1152 e da allora operò parecchi miracoli. Nel 1615 una parte delle sue reliquie fu traslata nel collegio dei Premostratensi a Parigi.La memoria comune di questa santa famiglia è al 24 ottobre, mentre Gilberto è singolarmente commemorato dal Martirologio Romano nell’anniversario della morte.



 


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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto


miscelania 003


Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.

Textos recolhidos

In

MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII

e

sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros











Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) -  http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com

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