quinta-feira, 11 de agosto de 2016

Nº 2843 - (224 - 2016) - SDANTOS DE CADA DIA - 11 DE AGOSTO DE 2016 - OITAVO ANO

Caros Amigos:




Desejo a todos os meus leitores



UM BOM ANO DE 2016

Nº 2843 -  (224 - 2016) 

11 DE AGOSTO DE 2016

SANTOS DE CADA DIA

8º   A N O



 miscelania 008



LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO



**********************************************************

Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
___________________________________________________________________________
===========================================

===========================================


CLARA DE ASSIS, Santa

          
     
Memória de Santa CLARA virgem a primeira das Damas Pobres da Ordem dos Menores que, seguindo o caminho espiritual de São FRANCISCO abraçou em Assis uma vida austera, mas rica de obras de caridade e piedade. Amou tanto a pobreza que nunca mais quis separar-se dela, nem sequer na extrema indigência e na enfermidade. (1253)


ALEXANDRE o Carvoeiro, Santo

,

Em Comana, no Ponto, hoje Gumenek, na Turquia, Santo ALEXANDRE chamado o Carvoeiro bispo que, passando da sua eminente erudição na filosofia à ciência da humildade cristã, foi elevado por São GREGÓRIO o Taumaturgo à sede episcopal, desta Igreja, que ilustrou não só com a pregação, mas também com o martírio consumado nas chamas da fogueira. (séc. III)

TIBÚRCIO, Santo
 


Em Roma, no cemitério "Ad Duas Lauros" junto à Via Labicana, São TIBÚRCIO mártir cujos louvores foram celebrados pelo papa São DÂMASO. (séc. III)

SUSANA, Santa



 
 
Em Roma, a comemoração de Santa SUSANA a cujo nome celebrado entre os mártires nos antigos memoriais, foi dedicado a Deus no século VI
uma basílica no título de Gaio junto das Termas de Diocleciano. (data incerta)

RUFINO DE ASSIS, Santo




Em Assis, na Úmbria, hoje Toscana, Itália, São RUFINO que é considerado o primeiro bispo desta cidade e mártir. (séc. IV)
 
CASSIANO de Benevento, Santo


Em Benevento na Campânia, Itália, São CASSIANO bispo. (séc. IV)


TAURINO DE ÉVREUX, Santo

 

  
Em Évreux, na Gália, hoje França, São TAURINO que é venerado como primeiro bispo desta cidade. (séc. V)


ATRACTA, Santa

 

Na Irlanda, Santa ATRACTA abadessa que, segundo a tradição recebeu das mãos de São PATRÍCIO o véu das virgens. (séc. V)

EQUÍCIO DE VALÉRIA, Santo
 
 
Em Valéria, hoje na Úmbria, Itália, Santo EQUÍCIO abade que, como escreve o papa São GREGÓRIO MAGNO pela sua santidade foi pai de muitos mosteiros e, onde quer que chegasse, abria a fonte da Sagrada Escritura. (571)
 
 
GAUGERICO de Cambrai, Santo





Em Cambrai, na Austrásia, hoje França, São GAUGERICO bispo, insigne pela sua piedade e caridade para com os pobres, que foi ordenado diácono por Magnerico de Tréveris e, eleito depois para a sede episcopal de Cambrai, exerceu o ministério durante 39 anos. (625)

RUSTÍCOLA de Arles, Santa

Em Arles, na Provença, hoje França, Santa RUSTÍCOLA abadessa que dirigiu santamente as monjas durante quase 60 anos. (632)


JOÃO SANDYS, ESTÊVÃO ROWSHAM e 
GUILHERME LAMPLEY, Beatos

Em Gloucester, na Inglaterra, os beatos JOÃO SANDYS e ESTÊVÃO ROWSHAM presbiteros e GUILHERME LAMPLEY alfaiate, mártires que, no reinado de Isabel I, embora em dias diversos e não conhecidos, sofreram os mesmo suplícios pro Cristo. (1586, 1587 e 1588)


JOÃO (Tiago Jorge Rhem), Beato

Num barco-prisão ancorado ao largo de Rochefort, na França, o Beato JOÃO (Tiago Jorge Rhem) presbitero da Ordem dos Pregadores e mártir, quem, encerrado durante a perseguição contra a fé no sórdido cárcere, exortava à esperança os seus companheiros de cativeiro duramente atribulados até que ele próprio atingido por uma doença incurável, morreu por Cristo. (1794)


LUÍS BIRÁGHI, Beato

Em Milão, Itália, o beato LUÍS BIRÁGHI presbítero da diocese de Milão, fundador da Congregação das Irmãs de Santa Marcelina. (1879)


RAFAEL AFONSO GUTIÉRREZ e CARLOS DIAZ GANDIA, Beatos

 

Em Agullent, Valência, Espanha, o beato RAFAEL AFONSO GUTIÉRREZ mártir, pai de família que, durante a violenta perseguição contra a fé, derramou o seu sangue por Cristo. Com ele comemora-se também o beato mártir CARLOS DIAZ GANDIA que, na mesma ,localidade e no mesmo dia, venceu o combate da fé e alcançou a vida eterna. (1936)


MIGUEL DOMINGOS CENDRA, Beato

 

Em Prat de Compte, Tarragona, Espanha, o Beato MIGUEL DOMINGOS CENDRA religioso da Sociedade Salesiana e mártir, que, na mesma perseguição mereceu receber a sublime palma do martírio. (1936)


MAURÍCIO TORNAY, Beato

 

Nos confins do Tibete, o Beato MAURÍCIO TORNAY presbitero e mártir, cónego regular da Congregação dos Santos Nicolau e Bernardo de Mont-Joux que anunciou ardorosamente o Evangelho na China e no Tibete e foi assassinado pelos inimigos em ódio ao nome de Cristo. (1949)


 


 ... E AINDA  ...


DEGNA DE TÓDI, Santa

Santa Degna Vergine visse nel territorio di Todi nel III° secolo, sempre in totale isolamento e costante preghiera. Non smise mai di predicare la fede per Cristo. Morì santamente nel 303 ed il luogo della sua sepoltura, nei pressi dell’Abbazia di San Faustino, fu a lungo meta di pellegrinaggio fino a quando nel 1301 fu trasferito in San Fortunato. Esistono nel territorio di Todi e nel resto dell’Umbria chiese, ruderi o singoli nomi che richiamano alla memoria la Santa. Nei territori sopra citati ci sono anche località o luoghi di culto dedicati a Santa Romana, che visse più o meno nello stesso periodo
 
 
ELIANO DE FILADÉLFIA, Santo

Ignorato da tutti i libri liturgici bizantini e da quelli delle altre Chiese orientali, il culto di Eliano risulta soltanto da testimonianze georgiane. Infatti, di­versi lezionari georgiani, databili tra il X e l'XI sec, tra i quali il Calendario Palestino-georgiano del Sinaiticus 34, commemorano sia al 10 (11 o 12) ag. sia al 28 nov. il suo martirio, avvenuto a Filadelfia in Arabia (od. Amman).
Sulla base di due mss. di Tiflis e Oxford, la passio di Eliano è stata recentemente pubblicata da G. Garitte. L'editore, nella presentazione del testo, mette in rilievo la differenza che esiste tra la parte narrativa del martirio, un insieme di luoghi comuni destinati a sostituire gli episodi autentici caduti in oblio, e la prima parte introduttiva, molto particolareggiata e ricca di informazioni to­pografiche sulla città di Amman.
Secondo la passio georgiana (la quale proviene certamente da un originale greco, molto proba­bilmente, però, tramite una versione araba), dun­que, sotto il regno di Diocleziano, mentre un cer­to Massimo (che ricorre anche nelle passiones dei martiri di Filadelfia, Zenone e Zenas, Teodoro e i suoi cinque compagni) era governatore della pro­vincia di Arabia, una carestia colpì la regione di Amman. Gli abitanti si recarono incontro al go­vernatore che stava appunto arrivando in città: davanti alla sua indolenza nel porre rimedio a quella situazione, la popolazione infuriata lo prese a sassate. La conseguenza fu immediata: i nota­bili furono incarcerati.
Eliano, un tessitore del luogo che era anche zelante cristiano, riuscì ad introdursi nel carcere per con­fortare i prigionieri ed insegnar loro la parola di­vina. Il governatore, nel frattempo, ordinò di si­stemare un altare davanti alla statua di Cronos che si trovava in mezzo ad una piazza importante della città. I prigionieri vi furono condotti perché sacrificassero agli idoli. Al loro rifiuto vennero fla­gellati, ma grazie alle suppliche dei concittadini furono immediatamente liberati. A sua volta Eliano dovette presentarsi davanti a Massimo, ma resistette alle ingiunzioni di sacrificare. Sottoposto al supplizio, venne liberato da un angelo, quindi fu ricondotto in prigione fino all'indomani, quando, dopo un rinnovato rifiuto, fu condannato a mo­rire sul rogo. Siccome il corpo di Eliano non si consu­mò, i cristiani lo presero segretamente, lo portaro­no fuori della città e lo collocarono in una grotta. Il martirio avvenne un 28 nov., ma la festa di Eliano fu stabilita all'11 (o 10) ag., dopo la traslazione della sua salma in un oratorio costruito in suo onore. Queste due date sono quelle offerte dai lezionari già ricordati.
L'introduzione nella narrazione dei particolari topografici, quali, ad esempio, il luogo della bot­tega di Eliano presso la porta di Gerasa, la piazza do­ve fu giudicato, il luogo del supplizio al di là del­la porta di Madaba, la grotta dove fu deposto prima di essere trasportato nell'oratorio, indicano da parte dell'autore l'intenzione di incorporare nel racconto del martirio, che egli ignora completa­mente, tutti gli elementi della tradizione locale ai quali era rimasta legata la memoria di Eliano.


FILOMENA DE ROMA, Santa


 
 
Santa Filomena di Roma è una santa la cui vita risulta essere ancora misteriosa. I suoi resti vennero ritrovati il 25 maggio 1802 nelle catacombe di Priscilla a Roma, ma l’assenza della scritta martyr fece decadere la possibilità della morte per martirio, come fin ad allora tramandato.
Per questo motivo venne rimossa dal calendario dalla Sacra Congregazione dei Riti nella Riforma Liturgica negli anni Sessanta, nonostante la diffusione del culto e la devozione personale di vari papi e santi. Secondo una narrazione Filomena fu principessa dell’isola di Corfu. Aveva 13 anni quando andò a Roma con i genitori per incontrare l’imperatore Romano Diocleziano.
Lui si invaghì di lei e le offrì il trono di imperatrice di Roma. Filomena però, avendo consacrato la sua verginità a Cristo, rifiutò l’offerta e pertanto venne sottoposta a diversi tormenti, dai quali scampò miracolosamente, per poi venire uccisa con decapitazione. All’interno della tomba fu trovato un vasetto di forma ovale contenente il sangue della santa. Il loculo era chiuso da tre tegole di terracotta, con sopra dipinta la scritta Lumena pax te cum fi. Colui che posizionò e cementò le tegole sbagliò l’ordine di sequenza che, in maniera corretta, sarebbe dovuto essere: Pax tecum Filumena, ovvero «La pace sia con te, Filomena». Le tegole risalgono ad un periodo fra la fine del III e l’inizio del IV secolo dopo Cristo.
Notizie di santa Filomena si possono ricavare dalla rivelazione privata che ebbe, il 3 agosto 1833, la serva di Dio suor Maria Luisa di Gesù (1799-1875), sua fervente devota. La Congregazione della sacra romana ed universale Inquisizione approvò la rivelazione il 21 dicembre del 1833. Don Francesco De Lucia di Mugnano, con l’ausilio del Vescovo di Potenza, monsignor De Cesare, ottenne la salma della martire che fu collocata in una cappella laterale della chiesa Madonna delle Grazie dove, a tutt’oggi, si trova. Celebri devoti della santa furono: Leone XII, Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII, san Pio X, il Curato d’Ars, la serva di Dio Paolina Jaricot, la serva di Dio Maria Cristina di Savoia, il beato Bartolo Longo e padre Pio da Pietrelcina.

Autore: Cristina Siccardi



E’ una delle sante più controverse dell’agiografia cristiana. Si parte dalla scoperta di tre tegole di terracotta con su dipinta la scritta "Pax tecum Filomena", trovate nel cimitero di Priscilla, che ricoprivano i suoi resti mortali affiancati da un’ampolla cimiteriale; e si prosegue con una "Rivelazione" scritta da suor Maria Luisa di Gesù, terziaria domenicana di Napoli (1799-1875) la quale chiese alla santa di rivelare la sua storia e martirio durante le sue visioni. Questa "rivelazione" ebbe l’approvazione della Chiesa (S. Uffizio, 21 dicembre 1833). Secondo questa, Filomena era figlia di un re della Grecia che insieme alla moglie si era convertito al cristianesimo, nacque il 10 gennaio e verso i 13 anni consacrò con voto la sua castità verginale.
In quel periodo l’imperatore Diocleziano dichiarò guerra a suo padre ingiustamente, il quale si portò a Roma con la sua famiglia per trattare una pace. Qui subentra la parte più, diciamo, fantasiosa della "rivelazione".
L’imperatore se ne innamora e al suo rifiuto la sottopone ad una serie di tormenti: flagellazione con guarigione angelica, annegamento con rottura dell’ancora, saettamento con deviazione delle frecce e infine decapitazione finale alle tre del pomeriggio. Due ancore, tre frecce, una palma e un fiore sono simboli che erano raffigurati sulle tegole del cimitero di Priscilla e furono interpretati come simboli del martirio.
Il culto ebbe origine il 25 maggio 1802 con la ricognizione dei resti mortali nel cimitero di Priscilla, l’ampolla con un liquido scuro essiccato creduto sangue, convinse di trattarsi di una martire.
Un secondo fatto avvenne quando il sacerdote nolano Francesco De Lucia accompagnando a Roma il novello vescovo di Potenza mons. De Cesare, chiese a mons. Ponzetti custode delle reliquie, in dono le stesse; ottenutole esse furono trasportate prima a Napoli e poi a Mugnano del Cardinale nella chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, una statua trasudò per tre giorni consecutivi e altri prodigi avvennero, lo stesso mons. De Lucia lo racconta nella sua "Relazione istorica della traslazione del sacro corpo di s. Filomena da Roma a Mugnano del Cardinale".
Il papa Leone XII attirato dai prodigi concesse al Santuario di Mugnano la lapide originaria che Pio VII aveva fatto trasferire nel lapidario Vaticano. Nel 1833 si inserì in questo contesto la "Rivelazione" di suor Maria Luisa di Gesù, il culto si propagò enormemente sia in Italia che in Francia, personaggi noti dell’epoca come Paolina Jaricot, fondatrice dell’Opera della Propagazione della Fede e del Rosario vivente e il santo Curato d’Ars ricevettero la guarigione completa dei loro mali per intercessione della santa.
Mugnano fu preservata dal colera del 1836 e papa Gregorio XVI concesse la celebrazione della Messa per l’11 agosto; papa Pio IX in esilio a Gaeta si recò a venerarla a Mugnano il 7 novembre 1849; predicatori e missionari ne diffusero il culto in Europa, Stati Uniti, Canada, Cina; numerose Congregazioni, arciconfraternite, movimenti cattolici sorsero intestati al suo nome; poesie, inni sacri furono composti per diffonderne ulteriormente il culto.
Nel contempo dopo la pubblicazione delle "Rivelazioni" cominciò a sorgere un movimento critico nei riguardi della sua storia, con lo studio più approfondito dei reperti archeologici i quali non furono ritenuti più certi di appartenere ad una tomba di una martire mancando su di esse la scritta ‘martyr’ e assodando che le tegole erano state riutilizzate successivamente nel sec. IV e in un tempo di pace. Nell’ampolla trovata accanto non vi era sangue ma profumi tipici delle sepolture dei primi cristiani.
In definitiva i resti mortali ritrovati nel loculo nel 1802 erano di una fanciulla morta nel IV secolo sul cui sepolcro erano state utilizzate tegole con iscrizioni di un precedente sepolcro.
Venne così a cadere la certezza del martirio e la Sacra Congregazione dei Riti nella Riforma Liturgica degli anni ’60 tolse dal calendario il nome di Filomena, tenendo presente le conclusioni degli studiosi.
Restano i miracoli avvenuti, i riconoscimenti ufficiali della Chiesa dello scorso secolo, la devozione personale a s. Filomena di papi e futuri santi, il larghissimo e diffuso culto, nonostante tutto mai cessato, in particolare a Mugnano del Cardinale (Diocesi di Nola) dove arrivano di continuo pellegrinaggi da ogni parte del mondo al suo Santuario, dando vita anche a manifestazioni di folklore e intensa devozione popolare.

PRIMO DE CASABASCIANA, Santo

 
 
Difficile stabilire con precisione la famiglia a cui apparteneva. Si ha solo la certezza del nome e dell’età: quattro anni e otto mesi. Si presume che fosse figlio dei santi Claudio e Prepedigna, nipote si San Massimo e fratello di S. Alessandro e Sant’Aguzio, ma non vi sono di prove certe.
Venne martirizzato ai tempi dell’Imperatore Diocleaziano con lo scopo di indurre la famiglia presente al martirio, a rinunciare alla propria fede.

Nel paese di Casabasciana, sulle colline della Val di Lima lucchese, si venerano da ormai 170 anni le spoglie mortali di San Primo Martire. Il Corpo, custodito in un’urna nella Pieve di San Quirico e Giulitta, venne rivenuto il 28 dicembre 1831, a Roma nelle catacombe di S. Ippolito, situate nell’agro di Santa Ciriaca presso il Campo Verano, durante i lavori di sistemazione. In quella circostanza, infatti, si rivenne il corpicciolo di San Primo, martire, e con esso un vaso di vetro che ne contiene il sangue; e inoltre una lapide con il nome e l’età di lui, di anni quattro e otto mesi. Le preziose reliquie sono subito trasportate al Vicariato di Roma, in Sant’Apollinare e qui vengono custodite.
Il Padre gesuita Silvestro Iacopucci, ebbe il desiderio di portare i resti del piccolo martire a Casabasciana, sua terra natale, ed inizia le pratiche burocratiche interrotte dalla sua morte prematura. Suo fratello P. Carlo Antonio anch’egli gesuita, abbraccia il progetto di Padre Silvestro e ottiene il permesso da Papa Gregorio XVI di trasportare le spoglie di San Primo con il vaso del suo sangue nella natia Casabasciana dove giungono il giorno di Pentecoste del 1833.
Papa Gregorio XVI fissò la data della sua festa alla II domenica di agosto.
ROBALDO RAMBAUDI, Beato
 
ella famiglia Rambaudi di Alba, entrò tra i religiosi domenicani. Esercitò a Milano, ove convertì molti eretici catari e vi morì verso la fine del secolo XIII. E’ ritenuto fondatore di un convento domenicano ad Alba e di quello di Sant’Eustorgio a Milano.Fu conosciuto per la sua grande devozione all’Eucaristia. Si racconta che un giorno, mentre stava celebrando la santa messa, vide la Santa Vergine nell’atto di accogliere l’anima di un suo confratello, di nome Lanfranco, per portarla in Paradiso.Il beato Robaldo era ricordato l’11 agosto
TEOBALDO DE INGLATERRA e companheiros, Santa



I Santi mercedari Teobaldo d'Inghilterra e compagno, furono inviati in Africa per redenzione ma vennero presi dai pirati e rinchiusi in un carcere. Dopo vari maltrattamenti San Teobaldo fu bruciato in un rogo mentre il Santo compagno fu trafitto da frecce meritando di ricevere dalle mani del Signore la corona del martirio nell'anno 1499.
L'Ordine li festeggia l'11 agosto. 
 


»»»»»»»»»»»»»»»»
&&&&&&&&&&&
Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto


miscelania 003


Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.

Textos recolhidos

In

MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII

e

sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros











Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) -  http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com

Sem comentários:

Enviar um comentário

Gostei.
Muito interessante.
Medianamente interessante.
Pouco interessante.
Nada interessante.

Igreja da Comunidade de São Paulo do Viso

Nº 5 658 - SÉRIE DE 2024 - Nº (135) - SANTOS DE CADA DIA - 14 DE MAIO DE 2024 - NÚMERO ( 1 9 0 )

Caros Amigos 17º ano com início na edição  Nº 5 469  OBSERVAÇÃO: Hoje inicia-se nova numeração anual Este é, portanto, o 135º  Número da Sér...