quarta-feira, 17 de agosto de 2016

Nº 2849 - (230 - 2016) - SANTOS DE CADA DIA - 17 DE AGOSTO DE 2016 - OITAVO ANO

Caros Amigos:




Desejo a todos os meus leitores



UM BOM ANO DE 2016

Nº 2849 -  (230 - 2016) 

17 DE AGOSTO DE 2016

SANTOS DE CADA DIA

8º   A N O



 miscelania 008



LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO



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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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BEATRIZ DA SILVA MENESES, Santa


            
     
Memória de Santa BEATRIZ DA SILVA MENESES virgem que, nascida de uma família nobre em Ceuta, África Setentrional, veio ainda jovem para Campo Maior, Portugal, depois de ter acompanhado seus pais para Ceuta, daqui passou à corte de Castela, Espanha, como dama de honor da sua parente, a infanta Dona ISABEL DE PORTUGAL. Para se dedicar a uma vida cristã mais perfeita, retirou-se para o convento da Ordem de São Domingos em Toledo, onde permaneceu mais de 30 anos, obedecendo religiosa e solícitamente à superiora do convento e submetendo-se fielmente à disciplina regular, especialmente quanto ao silêncio e à celebração diária dos Ofícios Divinos. Nesse convívio de vida consagrada tomou a resolução de instituir uma nova família religiosa consagrada à Santíssima Mãe de Deus. Apoiada no poder da rainha Isabel, a Católica, transferiu-se em 1484 com 12 companheiras para a casa vulgarmente chamada «Palácio do Galiana» na mesma cidade e, assim  começou a fundação da Ordem da Imaculada Conceição de Nossa Senhora; pouco depois de fazer profissão religiosa, faleceu com fama de santidade. (1492)


MÍRON DE CIZÍCO, Santo



Em Cizíco, no Helesponto, hoje Turquia, São MÍRON presbitero e mártir que, segundo a tradição, no tempo do imperador Décio e do governador Antipatro, depois de muitos suplícios foi decapitado. (séc. III)

MAMEDE DE CESAREIA DE CAPADÓCIA, Santo
 

Em Cesareia da Capadócia, hoje Kayseri, Turquia, São MAMEDE presbitero e mártir que, sendo um pastor de condição muito humilde, vivia solitário nas florestas dos montes com rigorosa frugalidade e, por ter professado a sua fé em Cristo, no tempo do imperador Aureliano consumou o martírio. (273)

EUSÉBIO, Santo



Na Sicília, hoje Itália, o dia natal de Santo EUSÉBIO papa valoroso testemunho de Cristo, que foi  deportado pelo imperador Maxêncio para esta ilha e, exilado da pátria terrena, mereceu entrar na pátria celeste; o seu corpo foi trasladado para Roma e depositado no cemitério de Calisto. (310)


JERÃO, Santo




Na Frísia, hoje Holanda, São JERÃO presbitero e mártir, que se narra ter sido morto por uns pagãos normandos. (856)
 
ELIAS (de Enna) o Jovem, Santo



Em Tessalónica, na Macedónia, hoje Grécia, o passamento  de Santo ELIAS o Jovem, monge segundo as regras dos Padres orientais que depois de ter sofrido muito da parte dos Sarracenos por causa da sua fé, com grande fortaleza de ânimo seguiu uma vida de contínua oração e rigorosa austeridade na Calábria e na Sicília. (903)

NICOLAU POLÍTI, Santo



  
Em Arcária, Milazzo, Sicília, Itália, São NICOLAU POLÍTI eremita que passou a vida em suprema austeridade numa caverna. (1107)


ALBERTO DE CHIATINA, Beato


   

Em Colle di Val d'Elsa, próximo de Sena, na Etrúria hoje Toscana, Itália, o Beato ALBERTO presbitero que deu ao povo um egrégio exemplo de virtude. (1202)
 
CLARA DA CRUZ (de Montefalco), Santa
 

Em Montefalco, na Úmbria, Itália, Santa CLARA DA CRUZ virgem da Ordem das Eremitas de Santa Agostinho, que dirigiu o mosteiro de Santa Cruz abrasada do amor à Paixão de Cristo. (1308)

TIAGO KYUHEI GOROBIOYE e 
MIGUEL KUROBIOYE, Santos



Em Nagasáqui, Japão, os santos mártires TIAGO KYUHEI GOROBIOYE presbitero da Ordem dos Pregadores e MIGUEL KUROBIOYE que no tempo do comandante supremo Tukugawa Yemitsu, foram condenados à pena capital e morreram por Cristo. (1633)


JOANA  DA CRUZ DELANOUE, Santa



Em Saumur, perto de Angers, França, Santa JOANA DA CRUZ DELANOUE virgem que totalmente confiada no auxílio da Divina Providência acolheu durante vários  anos na sua casa, órfãs, anciãs, enfermas e mulheres dissolutas e, finalmente fundou com algumas companheiras o Instituto das Irmãs de Santa Ana da Providência. (1736)


NATAL HILÁRIO LE CONTE,  Beato



Num sórdido barco-prisão ancorado ao largo de Rochefort, França, o beato NATAL HILÁRIO CONTE,  mártir que sendo clérigo da catedral de Bourges como mestre-capela, durante a violenta perseguição religiosa foi encerrado na galera, na qual consumido pela enfermidade, morreu por Cristo. (1794)


HENRIQUE CANADEL QUINTANA, Beato



Em Castelfullit de La Roca, Gerona, Espanha, o beato HENRIQUE CANADELL QUINTANA presbitero da Ordem dos Clérigos regrantes das Escolas Pias e mártir, assassinado em ódio à Igreja. (1936)



 ... E AINDA  ...

ANASTÁSIO DE TERNI, Santo


Ignoto fino al sec. IX, le notizie esistenti, purtroppo viziate da un certo spirito campanilistico, sono del sec. XV, a cui risale la più antica copia del testo che ci riferisce l'invenzione e traslazione del suo corpo, avvenuta, pare, al tempo del re Lotario (840).
Una notte il santo sarebbe apparso ad un contadino di Castro S. Geminiano ordinandogli di recarsi a Terni nella chiesa della Vergine e di ricercare il suo corpo sepolto a sinistra dell'ingresso. Il contadino dapprima trascurò l'ordine ricevuto, ma poiché il santo continuava nel suo comando si arrese; purtroppo le sue ricerche rimasero infruttuose. Poco dopo però, dovendosi seppellire un defunto nella stessa chiesa, si trovò occasionalmente il sepolcro di Anastasio Apertolo apparve il corpo rivestito di abiti pontificali preziosi. L'accaduto fu riferito al vescovo di Spoleto, che accorso sul posto e convinto dai miracoli operati dal santo, gli fece erigere un altare.
Se la predetta relazione merita fede almeno per la sostanza del fatto, bisogna ammettere che Anastasio sia vissuto molto tempo prima dell'invenzione del suo corpo, se a Terni se ne era perduta ogni memoria.
Il suo nome fu inserito nel Martirologio Romano nel 1518 e la commemorazione fissata al 1 7 agosto
BARTOLOMEU LAUREL, Beato


Nativo del Messico, aveva vestito l'abito religioso e professato la regola di s. Francesco come fratello laico. Divenne poi il compagno indi­visibile del b. Francesco di S. Maria, dei Minori, col quale passò, nel 1609, a Manila nelle isole Filippine e quindi, nel 1622, al Giappone, lavo­rando come medico e adoperandosi nel disporre i fedeli a ricevere i sacramenti e i pagani a venir alla fede e dando continui esempi di umiltà, di mortifi­cazione, di modestia e di zelo. Insieme col p. Fran­cesco di S. Maria e cinque altri compagni, fu arso vivo in Nagasaki il 17 ag. 1627. Fu beatificato il 6 lugl. 1867
 
 
CARLOS MAGNO, Santo
 
Era il figlio maggiore del Maestro di palazzo di Neustria ed Austrasia, Carlo Martello, e di Rotrude de Tréves (695-724). Nel 741, alla morte del padre ereditò l'Austrasia, la Svevia e la Turingia, che governò come maggiordomo (maestro di palazzo), senza assumere il titolo di re. Fu costantemente in lotta contro il ducato d'Aquitania, gli Alemanni, i Bavari ed i Sassoni, che riuscì sempre a sconfiggere. Fu promotore, sotto l'influsso di San Bonifacio, che era sotto la sua protezione, tra il 742 ed il 744 di una politica di moralizzazione dei costumi dei chierici e di rispetto per i beni della Chiesa e delle sedi vescovili da parte dei laici. Dopo tante battaglie, nel 747, rinunciò al potere e si fece religioso; si incontrò con Papa Zaccaria, affinché sollecitasse il suo passaggio allo stato clericale e si ritirò nell'abbazia di Montecassino, lasciando in mano al fratello Pipino il Breve, tutti i suoi titoli ed i suoi possedimenti. Nel 751 cercò di intervenire, per impedire l'incoronazione del fratello a re dei Franchi, ma il papa riuscì a fermarlo in Provenza e gli impose di rientrare immediatamente a Montecassino. Nel 753, fu inviato in Francia per una missione di pace ma morì a Vienne, nel 754. Fu tumulato nell'abbazia di Montecassino.
 
DONATO (Donatello) de Ripacândida, Santo 


Nasce da gente umile e di semplici e purissimi costumi, salda e profonda la fede. All'età di 14 anni lasciò Ripacandida per ritirarsi nel chiostro Verginiano (Montevergine). Ma la sua ammissione fu rimandata al compimento del quindicesimo anno d'età. Il giovinetto ritornò nel tempo stabilito e fu adibito a lavori materiali come la custodia degli animali e alla guardia delle vigne e dei campi. Ben presto rifulse per le virtù e, le genti che avevano la fortuna di trovarsi nelle vicinanze, sentivano e percepivano che un'anima elettissima si aggirava sulla terra. Nel fiore della giovinezza, a 19 anni, S. Donatello morì. Era il 1198.
I concittadini, desiderosi di recuperare le spoglie, partirono da Ripacandida e ottennero quanto desideravano nel 1202. Il corteo partì dal monastero di Massadiruta, ma attraversando Auletta (Sa), si dovette fermare alle suppliche della popolazione devota e dovette lasciare, tali furono i segni manifesti del Santo, il suo braccio destro. Tale reliquia è conservata tuttora nella Chiesa parrocchiale di Auletta.
In data 25 febbraio 1758 la S. Congregazione dei Riti ne confermava il culto prestato ab immemorabili, con Ufficio proprio, per quel che si riferiva all'orazione e alle lezioni del II Notturno, per Auletta esteso poi a Ripacandida, Melfi e Rapolla. E' festeggiato in dette località e a Montevergine il 17 agosto.
La più antica raffigurazione iconografica l'abbiamo in una campanella del 1501, che si conservava nel monastero di S. Onofrio. In essa il santo è rappresentato avente nella sinistra un giglio, nella destra il breviario, ai piedi una volpe. La rappresentazione più bella del santo è data da una piccola oleografia su rame del sec. XVIII, che si conserva nell'abbazia di Montevergine.


MARIA ISABEL TURGEON, Beata


A Rimouski, in Canada, il cardinale Angelo Amato, a nome del Papa, il 26 prile 2015 ha presieduto la Cerimonia di Beatificazione di Maria Elisabetta Turgeon, religiosa canadese vissuta nella seconda metà del XIX secolo, Fondatrice della Congregazione delle Suore di Notre Dame del Santo Rosario.
Se ti affidi totalmente al Signore, anche con una salute cagionevole potrai compiere grandi opere. E' il messaggio forte che ci consegna la vita e l'azione apostolica di suor Marie-Élisabeth Turgeon, la nuova Beata canadese che nella sua breve vita - morì a 41 anni - riuscì a fondare la Congregazione delle Suore di Notre Dame del Santo Rosario. Una realtà che - un secolo e mezzo dopo l'istituzione - è florida e diffusa oggi in Canada, Stati Uniti, e Centro America.

Al servizio dei bambini poveri

La sua spiritualità era in particolare rivolta all'educazione dei bambini poveri delle campagne della diocesi di Saint-Germain di Rimouski non lontana da quella di Québec. Sempre serena, nonostante le molte sofferenze sopportate a causa della sua fragile salute, suor Marie-Elisabeth era una donna coraggiosa che non si perdeva d'animo dinnanzi alle non poche difficoltà incontrate nel portare avanti le sue "scuole di campagna", un'innovazione che sarà incoraggiata dal vescovo locale del tempo, mons. Langevin. La religiosa aveva una fiducia incrollabile nel Signore e in particolare nella Divina Misericordia. Una volta affermò che "con la protezione di Gesù Cristo, le ragnatele sono più forti delle muraglie, ma senza la sua protezione le più forti muraglie sono fragili come ragnatele". Sul carisma e la testimonianza della neo Beata, la riflessione del cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi:
"Si santificò proprio con la carità verso il prossimo bisognoso di istruzione e di formazione cristiana. Sono quattro gli aspetti più rilevanti della santità di Madre Élisabeth: ricerca e accettazione della volontà di Dio; missione concentrata sull'istruzione e sull'educazione cristiana dei piccoli; vita di fede, speranza e carità; unione con Dio nella preghiera".

Preghiera e carità per fare la volontà di Dio


La carità fu dunque il segno distintivo della vita e della missione educativa di Madre Marie-Élisabeth assieme alla preghiera. Di fronte alle avversità, era solita affermare che "tutto concorre al bene di coloro che cercano la volontà di Dio". E aggiungeva che "il riposo viene dopo il lavoro, la vittoria dopo la battaglia e la gioia dopo la sofferenza". Poco prima di morire, alle sorelle che le stavano vicino, lasciò questo messaggio spirituale: "Mie sorelle, vi incoraggio particolarmente a vivere la comunione, la carità fraterna, giacché quando si è uniti in una comunità, quando la pace regna tra i suoi membri, si vive il cielo già sulla terra".


 HUGO DE TENNENBACH, Beato

Nel Menologio cistercense è ricordato al 17 agosto il beato Hugo (Ugo) monaco cistercense tedesco. Egli nacque nel 1190 e durante la sua giovinezza dimostrò un carattere instabile.
Intraprese la strada del sacerdozio, ma mentre ancora era suddiacono, la sua vocazione venne meno e quindi si lasciò andare verso i piaceri del mondo.
Ma la sua strada era tracciata, cadde gravemente ammalato e pentito della sua scelta, fece di tutto per farsi perdonare, ritirandosi in una stalla per imitare l’umiltà di Cristo. Poi sentì il bisogno di farsi religioso e bussò alla porta dell’abbazia cistercense di Tennenbach vicino Friburgo, nella diocesi di Costanza, dove ritornò alla vita religiosa e intemerata di prima, pur lottando contro grandi tentazioni.
Ebbe in sogno il conforto di un suo fratello defunto, anch’egli monaco e prete nella stessa abbazia e si decise a pronunciare i voti. La sua fu una vita travagliata da molteplici tentazioni, che contrastò con veglie, digiuni e discipline per 40 anni e sebbene molto malato, non volle mai mangiare carne e bere vino.
Fu ordinato sacerdote e celebrava ogni giorno la S. Messa con grande devozione, ebbe incarichi di responsabilità, che espletò con sacrificio al servizio dei fratelli e durante la notte per un certo tempo, era dedito alla contemplazione.
Il 20 agosto 1270, festa di s. Bernardo, celebrò la Messa con maggiore lentezza e fervore del solito, i frati intuirono che la fine era vicina e così dopo aver assistito alle celebrazioni liturgiche della festa del santo fondatore, verso sera chiese l’estrema unzione e raccomandandosi alla SS. Trinità, morì ad 80 anni.


 

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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto


miscelania 003


Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.

Textos recolhidos

In

MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII

e

sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros











Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) -  http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com

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