terça-feira, 30 de agosto de 2016

Nº 2862 - (243 - 2016) - SANTOS DE CADA DIA - 30 DE AGOSTO DE 2016 - OITAVO ANO

Caros Amigos:




Desejo a todos os meus leitores



UM BOM ANO DE 2016

Nº 2862 -  (243 - 2016) 

30 DE AGOSTO DE 2016

SANTOS DE CADA DIA

8º   A N O



 miscelania 008



LOUVADO SEJA NOSSO SENHOR JESUS CRISTO



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Comemorar e lembrar os
Santos de Cada Dia
é dever de todo o católico,
assim como procurar seguir os seus exemplos
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FÉLIX  e ADAÚTO, Santos


Em Roma, no cemitério de Comodila, junto à Via Ostiense, os santos mártires FÉLIX  e ADAÚTO que juntos deram inquebrantável testemunho da sua fé em Cristo e juntos entraram vitoriosos no Céu. (304)
BASILA DE SIRMION, Santa
 


Em Sirmion, na Panónia, hoje Sremska Motrovica, na Sérvia, Santa BASILA. séc. III)




60 SANTOS MÁRTIRES DE SUFFETULA




Comemoração dos 60 MÁRTIRES  que em Suffetula, na África Bizancena, hoje na Tuinísia, por ter sido destruida uma estátua de Hermes foram mortos pelo furor dos gentios. (399)

 
PAMÁQUIO DE ROMA, Santo

          

Em Roma, a comemoração de São PAMÁQUIO senador, insigne pelas sua firmeza na fé e generosidade para com os pobres, a cuja diligente piedade se deve a constrrução de uma igreja titular no monte Célio. (410)



AGILO de REBAIS, Santo



No mosteiro de Rebais, próximo de Meaux, na Nêustria hoje França, Santo AGILO seu primeiro abade. (650)



FIÁCRIO DE BREUIL, Santo



  
Em Breuil, Meaux, França, São FIÁCRIO eremita, oriundo da Irlanda, que seguiu a vida solitária. (670)


FANTINO o Jovem,  Santo



Em Tessalónica, na Macedónia, hoje Grécia, São FANTINO O JOVEM eremita que passou toda a sua vida em jejuns, vigílias e trabalhos por Cristo. (séc. X)
 
BONÓNIO de Lucédio, Santo


 

Em Lucédio, no Piemonte, Itália, São BONÓNIO abade que seguiu a vida eremítica primeiro no Egipto depois no monte Sinai. (1036)


PEDRO DE TRÉVI, Santo




Em Trévi, no Lácio, Itália, São PEDRO que, embora analfabeto cultivou na solidão a sabedoria do Evangelho. (1050)

MARGARIDA WARD, Santa,
 RICARDO LEIGHT, EDUARDO SHELLEY, RICARDO MARTIN, JOÃO ROCHE e 
RICARDO LLOYD, Beatos

 

Em Londres, Inglaterra, Santa MARGARIDA WARD mártir que, no reinado de Isabel I, por ter ajudado um sacerdote foi condenada à morte e de bom grado recebeu o martírio no patíbulo de Tyburn. Com ela, no mesmo lugar sofreram também, o martírio os beatos RICARDO LEIGHT presbitero e os leigos EDUARDO SHELLEY e RICARDO MARTIN ingleses JOÃO ROCHE irlandês e RICARDO LLOYD galês: o primeiro, porque era sacerdote; os outros, porque acolheram sacerdotes. (1588)

JOÃO JUVENAL ANCINA, Beato


Em Saluzzo, no Piemonte, Itália, o beato JOÃO JUVENAL ANCINA bispo que, anteriormente médico, foi dos primeiros a entrar no Oratório de São FILIPE NÉRI. (1604)

MARIA RÁFOLS, Beata

 


Em Saragoça, Espanha, a Beata MARIA RÁFOLS virgem que superando pacientemente muitas adversidades fundou no hospital desta cidade a Congregação das Irmãs da Caridade de Santa Ana e a dirigiu com suma diligência. (1853)

DIOGO VENTAJA MILÁN e 
MANUEL MEDINA OLMOS, Beatos

 

Em Almeria, Espanha, os beatos mártires DIOGO VENTAJA MILÁN bispo de Almeria e MANUEL MEDINA OLMOS bispo de Guádix que, encarcerados em ódio à fé cristã, suportaram pacientemente os maus tratos e insultos até que, durante a noite, foram fuzilados. (1936)

JOAQUIM DE ALBOCÁCER (José Ferrer Adell), Beato


 
Na estrada de Puebla Tornesa para Villafamés, próximo de Castellón, Espanha, o beato JOAQUIM DE ALBOCÁCER (José Ferrer Adell) presbitero da Ordem dos Frades Menores Capuchinhos que pelo martírio alcançou a recompensa prometida aos que perseveraram na fé,. (1936)
VICENTE CABANES BADENAS, Beato



Em Bilbau, Espanha, o beato VICENTE CABANES BADENAS presbitero da Congregação dos Terciários Capuchinhos de Nossa Senhora das Dores e mártir que, durante a mesma perseguição contra a fé, mereceu entrar no banquete celeste. (1936)

ANTÓNIO MARIA ARRIAGA ANDUIZA e 
NICÁSIO ROMO RÚBIO, Beatos



Em Madrid, Espanha, os beatos mártires ANTÓNIO MARIA ARRIAGA ANDUIZA religioso da Ordem de Santo Agostinho e NICÁSIO ROMO RÚBIO religioso da Ordem dos Pregadores. (1936)

GERMANO MARTIN MARTIN e 
DIONÍSIO ULLIVARRI BARAJUÁN, Beatos

  

Em Atavaca, Madrid, Espanha, os beatos GERMANO MARTIN MARTIN presbitero e DIONÍSIO ULLIVARRI BARAJUÁN religioso ambos da Sociedade Salesiana e mártires. (1936)

ESTÊVÃO NEHMÉ (José Nehmé), Beato


Em Kfiffan, no Líbano, o beato ESTÊVÃO NEHMÉ (José Nehmé) religioso da Ordem Maronita Libanesa. (1938)

EUSTÁQUIO VAN LIESHOUT, Beato


Em Belo Horizonte, Brasil, o beato EUSTÁQUIO VAN LIESHOUT presbitero da Congregação dos Sagrados Corações de Jesus e Maria. (1943)


ALFREDO ILDEFONSO SCHUSTER, Beato


 

Em Venégono, Varese, Itália, o passamento do Beato ALFREDO ILDEFONSO SCHUSTER bispo, que era abade de São Paulo em Roma quando foi nomeado para a sede episcopal de Milão, ministério pastoral que exerceu incansavelmente com admirável sabedoria em favor do seu povo. (1954)



 ... E AINDA  ...

ERO DE ARMENTEIRA, Beato



Fondò verso il 1153 il monastero di Armenteira, nella diocesi di Compostella (Spagna), dandogli la regola benedettina. Nel 1162 vi introdusse la riforma cistercense. Morì nel 1167 ed è commemorato nei menologi dell’Ordine il 30 agosto. Secondo una leggenda di provenienza irlandese avrebbe passato duecento anni ad ascoltare, rapito, il canto di un uccellino in un bosco. E’ raffigurato spesso nelle chiese cistercensi. Dai Bollandisti viene elencato fra i “praetermissi”
FORTUNATO, GAIO ED ANTE, Santos

 

Il Martirologio Romano ricordava al 28 agosto il martirio di questi tre santi, collocandolo in Salerno, durante la persecuzione di Diocleziano e sotto il proconsole Leonzio. Non vi sono altre notizie documentate del loro martirio, né maggior luce ci viene da una passio, redatta non prima del sec. XI. Secondo il Delehaye, Fortunato sarebbe il martire ricordato nel Martirologio Geronimiano il 1° sett. con l'indicazione topografica di Cartagine, mentre Gaio ed Ante sarebbero, il primo un autentico martire di Ancira in Galazia commemorato nello stesso martirologio il 31 agosto, il secondo invece sarebbe da assimilare con «Anthineo», nome corrotto di Ancira e ricordato alla stessa data.
Peraltro il culto di questi tre martiri è antichissimo nella città di Salerno, in cui, già nella prima metà del sec. IX, è ricordata l'esistenza di una chiesa fuori le mura, presso il fiume Irno, luogo del loro martirio. In tale chiesa, che esisteva ancora nel sec. XVI, furono conservate le reliquie dei tre martiri, fin quando le frequenti scorrerie dei Saraceni non indussero il vescovo Bernardo, nella prima metà del sec. X, a trasferirle in città, nella chiesa di S. Giovanni Battista. Quando poi questa venne demolita per dare posto al grandioso tempio eretto dal Guiscardo in onore dell'Apostolo s. Matteo, l'arcivescovo Alfano I, nel marzo 1081, le collocò nella cripta di esso, sotto l'altare, che egli dedicò ai medesimi martiri. Di questa nuova traslazione rimane prezioso documento l'iscrizione originale marmorea, posta a copertura del loculo in cui erano state collocate le reliquie. Tale iscrizione, con le rispettive urne delle reliquie, fu rinvenuta nel 1954, quando d'arcivescovo di Salerno, Demetrio Moscato, per una migliore sistemazione dell'altare, procedette a una ricognizione canonica delle reliquie. Il culto dei tre martiri e la presenza delle loro reliquie in Salerno sono inoltre attestati da documenti del sec. X, dalle Bolle di Leone IX e Alessandro II, dagli inni che Alfano I compose in loro onore e dalla stessa toponomastica medievale, che aveva intitolata una delle porte della città al martire Fortunato.
Il Proprio dei Santi della Chiesa Salernitana li ricorda il 30 agosto con il grado liturgico di 'festa'.

GAUDÊNCIA, Santa



Nel Martirologio Geronimiano il 30 agosto è riportata, dopo alcuni martiri romani, questa lezione: "Gaudentiae virginis et aliorum trium". Questa menzione è l'unica notazione antica che si possiede di Gaudenzia. Alcuni critici ritengono che non si tratti di una martire romana, ma di un'errata trascrizione di copisti per cui Gaudenzia dovrebbe essere identificata con la martire romana Candida, ricordata dal Geronimiano il 29 agosto. Affermazione tuttavia non sufficientemente provata.
 
 
RAIMUNDO DE SANTA GRAZIA, Beato



Rinomato dottore in Sacra Teologia, il Beato Raimondo di Santa Grazia, era mercedario del convento di San Tommaso in Tortosa (Spagna). Governò il convento con saggezza, lo zelo delle virtù, la parola e l'esempio fino alla morte lasciando un vivo ricordo di vita tutta per Cristo.
L'Ordine lo festeggia il 30 agosto


RICARDO, Beato



Originario della Lotaringia e discepolo a Laon del maestro Radolfo, Riccardo, commosso da una predica di s. Norberto sulla vanità delle cose terrene, seguì il fondatore dell’Ordine Premostratense nel monastero di Prémontré, non lungi da Laon. Ivi si distinse per la vita austera e quindi dal b. Ugone, successore di Norberto nella direzione dell’Ordine, fu inviato presso Pont-à-Mousson, nell’abbazia di Ste-Marie-aux-Bois di cui fu il primo priore.
Morì il 30 agosto 1155. Secondo la tradizione era dotato del dono delle profezie e della facoltà di fugare i demoni.
TEODÓSIO DE ORIA, Santo



Nell'ultimo quarto del secolo IX resse la Cattedra di Oria un grande Vescovo, Teodosio. Secondo la tradizione locale egli fu educato in Oria da monaci orientali, meglio da anacoreti e trascorse la sua giovinezza presso la corte di Costantinopoli. Eletto vescovo, Teodosio si distinse per la sua attività pastorale, indicendo pure, attorno all'881, un Sinodo. Egli ebbe anche il merito di conservare la pace tra Bizantini e Longobardi e fare convivere nella diocesi la Chiesa latina e quella greca. Si vuole che Teodosio abbia svolto una missione diplomatica a Costantinopoli per conto del papa Stefano V, da cui nell'886 ricevette in dono per la sua Chiesa le reliquie dei santi martiri romani Crisanto e Daria, che depose nella chiesa ipogea a loro dedicata, posta sull'acropoli cittadina e ancora esistente. Lo stesso vescovo Teodosio accolse in Oria, trasportate dalla Palestina, le reliquie di Barsanufio, santo eremita del V secolo, e le depose in una grotta-chiesa, presso la porta della Città, dove su un'architrave monolitico è incisa l'epigrafe +Theodosius episcopus corpus sci Barsanophii condidit et dicabit. Distrutta Oria dai Saraceni, per lungo tempo si perdette il ricordo del Santo. Ritrovate in seguito, le reliquie di Barsanufio furono trasferite nella Cattedrale, dove sono conservate tuttora. S. Barsanufio è il protettore della Città e della Diocesi, che ne celebrano la memoria il 30 agosto


arono alla luce alcune fondamenta risalenti al 900 ca. e un sarcofago carolingio purtroppo vuoto.
 
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Local onde se processa este blogue, na cidade do Porto


miscelania 003


Os meus cumprimentos e agradecimentos pela atenção que me dispensarem.

Textos recolhidos

In

MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII

e

sites: Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, e outros











Blogue: SÃO PAULO (e Vidas de Santos) -  http://confernciavicentinadesopaulo.blogspot.com

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