sábado, 4 de maio de 2019

Nº 3 8 28 - Série de 2019 - (124) - SANTOS DE CADA DIA - 4 DE MAIO DE 2019 - Nº 178 DO 12º ANO

Caros Amigos



Desejo que este Ano de 2019 traga tudo de Bom para toda a Humanidade.
As minhas melhores Saudações de
Amizade e Gratidão
para todos os leitores e/ou simples Visitantes que queiram passar os olhos por este Blogue

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Nº  3 8 2 8


Série - 2019 - (nº 1  2  4)


4 de MAIO de 2019


SANTOS DE CADA DIA

Nº  1 7 8

12º   A N O



 miscelania 008



LOUVADO SEJA PARA SEMPRE 
NOSSO SENHOR JESUS CRISTO 
E SUA MÃE MARIA SANTÍSSIMA



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Todos os Católicos com verdadeira Fé, 
deverão Comemorar e Recordar
os Santos e Beatos de cada dia, além de Procurar seguir os seus exemplos


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MÊS DE MAIO MARIANO E DO ROSÁRIO


Como escreveu PAULO VI, quanto ao mês de MAIO:
MAIO é o mês em que nos templos e nas casas dos Católicos de todo o mundo se deve rezar mais fervorosamente o Rosário e no qual todos os cristãos deverão Venerar a MARIA, Mãe de Deus.


AGÁPIO e SECUNDINO, 
EMILIANO, TERTULA e ANTÓNIA, Santos




Em Cirta, na Numídia, hoje Constantine, na Argélia, a comemoração dos santos mártires AGÁPIO e SECUNDINO, bispos que durante a perseguição do imperador Valeriano, nas qual se incitava mais veemente o furor dos gentios para pôr à prova a fé dos justos, os ilustres sacerdotes, depois de longo exílio nesta cidade, tornaram-se gloriosos mártires. Com eles padeceram os santos EMILIANO, soldado, TERTULA e ANTÓNIA sagradas virgens e uma mulher anónima com seus dois filhos. (258-259)


ANTONINA, Santa


Em Niceia, na Bitínia, hoje Izmit, na Turquia, Santa ANTONINA mártir que torturada barbaramente e atormentada por vários suplícios, depois de três dependurada e ainda dois anos presa no cárcere, finalmente, por ordem do governador Prisciliano foi queimada na fogueira pela sua confissão de fé no Senhor. (séc. III)



FLORIANO, Santo

Em Lorch, no Nórico Ripense, hoje Alemanha, São FLORIANO mártir que, no tempo do imperador Diocleciano, por ordem do prefeito Aquilino, foi lançado da ponte ao rio Enns com uma grande pedra ao pescoço. (304)
SILVANO e 39 companheiros, Santos



Nas minas de Fenon, na Palestina, onde estavam condenados , a paixão dos santos mártires SILVANO , bispo de Gaza e 39 companheiros que, durante a mesma perseguição por ordem do imperador Maximino Daia, foram decapitados e alcançaram o glorioso martírio. 304)



LADISLAU DE GIELNIOW, Santo



Em Varsóvia, na Polónia, o Beato LADISLAU DE GIELNIOW presbitero da Ordem dos Menores que pregou com extraordinário zelo a Paixão do Senhor e a  celebrou com piedosos hinos. (1505)


JOÃO HOUGHTON, ROBERTO LAWRENCE e AGOSTINHO WEBSTER, RICARDO REYNOLDS e 
JOÃO HAILE, Santos

    

  

Em Londres, Inglaterra, os santos presbíteros mártires JOÃO HOUGTON, ROBERTO LAWRENCE e  AGOSTINHO WEBSTER priores das Cartuxas de Londres, Ballavale e Haxholmie, e RICARDO REYNOLDS da Ordem de Santa Brígida que, por professarem intrepidamente a fé recebida dos santos Padres, foram arrastados ao suplício do esquartejamento no patíbulo de Tyburn durante o reinado de Henrique VIII. Com eles também o beato JOÃO HAILE pároco de Islewroth, foi enforcado no mesmo patíbulo. (1535)


JOÃO MARTINHO MOIE, Santo


Em Tréveris, Alemanha, o Beato JOÃO MARTINHO MOYE presbitero da Sociedade das Missões Estrangeiras de Paris, que la Lorena instituiu a Congregação das Irmãs da Providência e na China o Instituto das Virgens Docentes e, expulso da pátria no tempo da Revolução Francesa, trabalhou sempre ardorosamente animado pelo zelo das almas. (1793)


... E AINDA  ...


AFRA DE BRÉSCIA, Santa



Una santa martire di cui si sa poco, a volte secondo alcuni studiosi, viene identificata con s. Afra di Augusta, nonostante ciò è stata molte volte raffigurata nelle opere di pittura, da artisti che operarono nell’ambiente bresciano; sempre in abiti sontuosi e con i simboli del suo martirio: la palma e la lama seghettata


ANGELA ISABELLA e 
ÂNGELA BARTOLOMEIA de RÂNZI, Beatas



Due sorelle vercellesi, che si chiamavano Isabella e Bartolomea, ambedue furonomonache agostiniane con il nome di Angela nel convento agostiniano della BeataMichela.La prima morì nel 1492; la seconda ne scelse per sé il nome in suo ricordo.Costei morì nel 1515, dopo molto soffrire, anche per l’amputazione di un braccio.Erano festeggiate il 4 maggio


CASSIANO DE NOVELLARA, Santo




Em Kasimierz, na Polónia, Santo ESTANISLAU KASIMIERCZYK presbitero, e cónego regular que, movido pela caridade pastoral, foi diligente ministro da palavra de Deus, mestre de vida espiritual e assíduo na audição das confissões. (1489)


CIRÍACO DE JERUSALÉM, Santo


In greco, Ciriaco significa “dedicato al Signore”. Così si chiamano vari santi, e tra essi quello che si ricorda qui, il patrono di Ancona, titolare della cattedrale che dal monte Guasco domina la città e il porto. Qui il culto per lui dura da un millennio e mezzo. Ma non c’è una storia certa della sua vita. Abbiamo solo tradizioni incomplete, discordi, e se ne tenta qui una succinta rassegna. Secondo una di esse, egli era un dotto ebreo di nome Giuda; e si fece poi cristiano (chiamandosi Ciriaco) dopo aver visto disseppellire nella zona del Calvario quella che fu ritenuta la vera Croce di Gesù. (Aveva promosso la ricerca, nella prima metà del IV secolo, Elena, madre dell’imperatore Costantino). Questa tradizione aggiunge che Ciriaco fu poi vescovo di Gerusalemme, e che morì martire sotto l’imperatore Giuliano, detto dai cristiani “l’Apostata” per il suo conflitto con la Chiesa.Una seconda tradizione dice che Ciriaco il convertito venne in Italia, fu vescovo di Ancona, e trovò poi morte violenta in Palestina, dove era tornato in visita


ETELREDO, Santo


Figlio del pagano Penda, re di Mercia, Etelredo succedette a Wulfhere nel 674. Durante la guerra contro il re del Kent, distrusse chiese, monasteri e la città di Rochester, ma in seguito, il leone, divenuto agnello, amaramente si pentì dei suoi eccessi. In seguito alla uccisione della moglie Osthryth, avvenuta nel 697, Etelredo, nel 704, dopo un regno di vent’anni, abdicò in favore del nipote Coenred ed entrò nel monastero di Bardney, dove divenne abate e morì nel 716. E’ ricordato il 4 maggio


FORTUNATO, Santo


Il 24 febbraio del 303, l’imperatore Diocleziano pubblicò un editto che ordinava la distruzione delle chiese e dei libri dei Cristiani, ne scioglieva le comunità, ne confiscava i beni, proibiva le riunioni, escludeva dalle cariche pubbliche e dalla cittadinanza romana i sudditi che appartenevano alla religione di Cristo e rimetteva nella schiavitù i liberti se non ritornavano al paganesimo. Il magistrato di una località non molto lontana da Cartagine, Thibiuca, oggi Zoustina, obbedendo alle disposizioni imperiali, nel giugno del 303, convocò in giudizio il presbitero Afro ed i lettori Cirillo e Vitale



LUCA DE TORO, Beato


Nobile castigliano, il Beato Luca da Toro, entrò nell’Ordine Mercedario, e fu molto più nobile per le virtù della vita. Nominato redentore ed inviato in Marocco nell’anno 1403, liberò 118 schiavi dalle catene degli oppressori e predicò la fede ai mori finché raggiunse il regno celeste.
L’Ordine lo festeggia il 4 maggio

MARCO ÚNGARO DE CONEGLIANO, Beato



(Papa dal 105 al 115).
Nobile romano, ebbe al narra la tradizione al come maestri Plinio il Giovane e Plutarco. Fu eletto successore di Evaristo in giovanissima età, quando non aveva ancora compiuto trent'anni.


SANTOS E BEATOS MÁRTIRES DE 
CERTOSINI DE LONDRES



Nella grande persecuzione contro i cattolici, decretata da Enrico VIII re d’Inghilterra, ogni Ordine religioso dell’epoca, unitamente al clero diocesano, lasciò un tributo di sangue e martirio per la difesa della Chiesa Cattolica. 
Anche i certosini, per quanto benvoluti essendo monaci non dediti a nessuna attività politica, contribuirono a questo martirio; i monaci della Certosa di Londra ricevettero anch’essi la visita dei funzionari del re che in base al decreto emanato, chiedevano a tutti i maggiorenni, religiosi compresi, l'approvazione del ripudio da parte del re, della regina Caterina d'Aragona e quindi l'accettazione come sovrana di Anna Bolena


BEATOS MÁRTIRES DA GRÃ-BRETANHA


La storia delle persecuzioni anticattoliche in Inghilterra, Scozia, Galles, parte dal 1535 e arriva al 1681; il primo a scatenarla fu come è noto il re Enrico VIII, che provocò lo Scisma d’Inghilterra con il distacco della Chiesa Anglicana da Roma.
Artefici più o meno cruenti furono oltre Enrico VIII, i suoi successori Edoardo VI (1547-1553), la terribile Elisabetta I, la “regina vergine” († 1603), Giacomo I Stuart, Carlo I, Oliviero Cromwell, Carlo II Stuart.
Morirono in 150 anni di persecuzione, migliaia di cattolici inglesi appartenenti ad ogni ramo sociale, testimoniando il loro attaccamento alla fede cattolica e al papa e rifiutando i giuramenti di fedeltà al re, nuovo capo della religione di Stato

BEATOS MÁRTIRES INGLESES


Durante il periodo che va dal 1535 al 1681 la persecuzione religiosa fu molta diffusa in Inghilterra, Galles e Scozia. Fin da quel tempo di persecu­zione, i cattolici che diedero la loro vita per la fedeltà a Cristo e alla Chiesa vennero considerati come martiri. Come tali, essi furono venerati segretamen­te nel Regno Unito - ancora in stato di persecuzione - e più apertamente all'estero.
All'origine delle cruente persecuzioni contro i cattolici inglesi del secolo XVI e XVII sta lo scisma d'Inghilterra, provocato da Enrico VIII con l'Atto di supremazia del 3 novembre 1534. Questo solco scavato tra Roma e Lon­dra venne poi approfondito dalle riforme anticattoliche di Edoardo VI (1547-1553) e, dopo un fragile periodo di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor (1553-1558), di Elisabetta (1558-1603), che dimostrò un impla­cabile odio antiromano. Fu proibita la messa con l'Atto di uniformità (1559), furono imposte le idee luterane e calviniste con i 39 articoli del 1563 e la dottrina cattolica fu proclamata un coacervo di superstizioni e di prati­che idolatriche. Furono eseguite altre esecuzioni capitali, specialmente dopo la scomunica del 1570 e le conseguenti leggi di rappresaglia del 1571, che fece numerosissime vittime soprattutto tra i cosiddetti preti seminaristi. Il lo­ro arrivo, infatti, segnò l'immediata ripresa della persecuzione

PAULINO BIGAZZINI, Santo


Paolino della nobile famiglia dei Bigazzini, si fece monaco nel monastero dei Ss. Marco e Lucia del Sambuco, fondato intorno al 1260 nel territorio di Perugia, non lontano dal castello di Coccorano, feudo di famiglia. Fu ricevuto da san Silvestro Guzzolini, abate e fondatore del monastero di Montefano, e raggiunse in breve un alto grado di perfezione monastica, comprovato da vari miracoli. Alla morte di Silvestro, Paolino sentì suonare a distesa la campana maggiore dell’eremo di Montefano. Egli annunciò ai fratelli il transito del padre spirituale; in seguito si ebbe la conferma che ciò era avvenuto precisamente nell’ora da lui indicata. Fu sepolto nella chiesa del monastero di Sambuco, poi fu trasferito nella chiesa di S. Maria Nuova di Perugia. Il suo culto è attestato fin dal sec. XIV a Perugia


SINDONE, Santa



La Sindone è un lino di colore giallino che misura cm 442 per cm 113 e reca impressa l’immagine frontale e dorsale di un uomo che è stato flagellato, coronato di spine, crocifisso e trafitto da una lancia al costato dopo la morte, proprio come descritto nei Vangeli.
Da quando la Sindone è stata fotografata per la prima volta da Secondo Pia, nel 1898, molti scienziati hanno cominciato a interessarsi di questo particolare lenzuolo, che la Chiesa cattolica venera come telo funerario di Gesù. Il negativo fotografico del Pia aveva rivelato il positivo dell’immagine umana impressa sulla stoffa e questo permise ai medici legali di condurre una sorta di autopsia virtuale del cadavere non più presente nel Telo.

TOMÁS (ACERBIS) DE OLERA, Beato


Fra Tommaso da Olera fu un campione della difesa della Fede e della promozione della pietà popolare, nel Tirolo e nel Veneto, nella prima metà del ‘600.
Si chiamava Tommaso Acerbis e nacque nel piccolo paese di Olera, posto nella Val Seriana (Bergamo) nel 1563, fece il pastorello fino ai 17 anni, dividendo con i genitori la povertà dell’epoca, rimanendo nel contempo analfabeta, perché nel suo piccolo paese non vi erano scuole.
Entrò a 17 anni nell’Ordine Francescano dei Cappuccini il 12 settembre 1580 nel convento di Verona, ottenendo di imparare a leggere e scrivere, dimostrandosi subito un giovane novizio colmo di ogni virtù.
Fece la sua professione il 5 luglio 1584 ricevendo l’incarico di addetto alla questua a Verona fino al 1605 e poi a Vicenza fino al 1612 e a Rovereto dal 1613 al 1617. Nel suo giro fuori dal convento fra le popolazioni di allora, operava riappacificazioni e spingeva al perdono; visitava e confortava i malati; ascoltava ed incoraggiava i poveri, denunciava il male e operava molte conversioni



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Localização do Bairro do Viso - Porto 




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Os textos são recolhidos prioritariamente do Livro SANTOS DE CADA DIA, da Editorial de Braga (os mais descritivos, até com imagens) e os restantes do 

MARTIROLÓGIO ROMANO
Ed. Conferência Episcopal Portuguesa - MMXIII

e ainda eventualmente através dos sites:


 Wikipédia.org; Santiebeati.it; es.catholic.net/santoral, 


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Também no que se refere às imagens que aparecem aqui no fim das mensagens diárias, são recolhidas aleatoriamente ou através de fotos próprias que vou obtendo, ou transferindo-as das redes sociais e que creio, serem livres. 
Quanto às de minha autoria, (que serão diferentes e versando diversos temas - diariamente) não 
são colocados quaisquer entraves para quem quiser copiá-las



BOM ANO DE 2019


  









Imagem de 


Nossa Senhora de Fátima


ANTÓNIO FONSECA

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